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FuoriAsse #17

Officina della cultura

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oppure onirico. Tinte come suoni, e spazi<br />

come parole che si intrecciano per<br />

sciogliersi in musica (questo fumetto ha<br />

anche una preziosa colonna sonora:<br />

undici tracce di Stefano Risso che perfettamente<br />

accompagnano la lettura e<br />

l’emozione, senza mai sostituirsi o anticipare).<br />

Portare una storia di crescita e resistenza(e)<br />

sulla pagina è tutt’altro che<br />

semplice, ma Lorena Canottiere lo fa<br />

molto bene, in purezza. Con verdad.<br />

*****<br />

FS: Quanto il nome della tua protagonista<br />

rappresenta un destino oltre che le<br />

sue radici?<br />

LC: Tutto quel che rimane a Verdad di<br />

sua madre è il nome che porta. In omaggio<br />

a Monte Verità, la comune libertaria<br />

in cui la madre Inés visse per un poco,<br />

scappando al gretto e timorato paesino<br />

di montagna da cui poi dovrà liberarsi<br />

anche Verdad.<br />

Per la madre forse ha significato lasciare<br />

un messaggio ad una figlia che stava per<br />

mettere al mondo nel posto sbagliato,<br />

un messaggio di speranza ma anche un<br />

marchio di differenza di cui andare fieri.<br />

E Verdad lo legge in questo modo, come<br />

un forte affetto, una vicinanza, una com<br />

plicità da parte di una madre che non<br />

ha mai conosciuto e di cui sopporta<br />

tutte le dicerie che circolano in paese<br />

proprio grazie a quel nome, a quella<br />

distanza che pone tra lei e le “prede”<br />

(come poi si risolvono gli abitanti del<br />

paese nella leggenda della Volpe Vecchia).<br />

È buffo che Verdad si chiami così<br />

– Verità – perchè è un personaggio che si<br />

pone continuamente dei dubbi, che non<br />

accetta mai scorciatoie, è in continua<br />

evoluzione.<br />

Nella storia effettivamente si parla anche<br />

della verità, di quanto sia una falsa<br />

dimensione, una dimensione di potere,<br />

da rifuggire per restar vivi. È come se<br />

Verdad incarnasse il fatto che la Verità<br />

stia nel porsi sempre delle domande e<br />

non avere mai risposte esaurienti. Il suo<br />

stesso nome le si contrappone.<br />

Verdad comunque è un personaggio<br />

estremamente reale e umano, una persona<br />

vera, immensa e sfaccettata per<br />

cui il suo nome in questo senso le calza<br />

a pennello.<br />

FS: Quando ti è apparsa per la prima<br />

volta questa storia e quando il desiderio<br />

di rappresentarla?<br />

LC: Ho iniziato a pensare ad una nuova<br />

storia quattro anni e mezzo fa. All’inizio<br />

volevo raccontare un’altra vicenda, ma il<br />

personaggio principale, realmente esistito,<br />

mi era sempre più antipatico: più<br />

notizie trovavo su di lui più mi risultava<br />

scostante, freddo… Per cui ho lasciato<br />

perdere quella storia, ma la documentazione<br />

mi aveva portato a conoscere Otto<br />

Gross e Muhsam, Gusto Graser e Monte<br />

Verità.<br />

Non so come sono poi approdata a parlare<br />

della guerra di Spagna, di una miliziana<br />

che rifiuta di smettere di combat-<br />

FUOR ASSE<br />

65<br />

Fumetto d’Autore

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