Curiosità popolari tradizionali

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presa allora dal Mirchio per profezia, e niente curando,
} che avea restato malconcio da quel alta caduta, corse
( verso il suo profeta chiamandolo, ed appressandolo che
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lo aspettasse. Giunto che egli fu al luogo del giojosano,
poco mancò che non l'adorasse per nume; indi gli disse:
Già mi insirtastivu '^ la mia caduta; mi aviti a fari sta
gra:(ia di 'n:(irlaruni la mia morti. Il contadino per torselo
dinnanzi gli disse: Tu non vai a travagbiari cu Vasineddu ?
E quello: Gnorsì. — Ora quandu ddarmalu:(^u si pidita "
tri voti a la fila tu sarai mortu. Addiu. Ecco il Mirchio si
inghiottì zenza masticarla questa burla, per altro pro-
fezia; torna al suo Livore, riduce in fasce le troncate l
legna, ne carica l'asino, e s'avvia per Patti; nel salirvi
l'asino quella montata ben carico, eccolo scorreggiare )
per la prima volta. Il Mirchio si mise in timore; la
saHta seguitava più austera, i viottoli erano più stretti;
l'asino che faceva più di forza, scorreggiò per la se-
conda volta, ed il Mirchio impaUidl; era già l'asinellc»
arrivato alla cima della montuosa salita più aspra, ebbe
a far l'asinelio gl'ultimi sforzi; ed ecco l'ultima orri-
bile scorregia , che fece gittare a terra il Mirchio , il
quale veramente credette esser morto , sol perchè il
giojosano gl'avea detto, che allora doveva morire. L'a-
sinelio prosegui il suo viaggio : come
prattico della
via, se ne andò da se in città. Passavano per quelle
campagne varie persone , e vedendo quel poveraccio
prosteso a terra senza alcun moto, e che mostrava aver
perduto i senzi, dandone in città l'avviso, e facendolo
apprendere se non morto, almen moribondo, manda-
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