Curiosità popolari tradizionali

volea godere della batteria del gioco di foco ^°, gli disse: \
Chi fretta aviti ? stati naiitra picca ^'. La contadina : Kon
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Signura, chi aju di fari. L'altra proseguiva a trattenerla; l
ma di già cominciò lo sparo dell'artiglieria, motivo alla {
povera contadinella di rompere ogni ceremonia, e par-
tirsene; ma che ? dava due passi, ma erano accompa-
gnate da quattro salve; il viaggio fu di un miglio e
mezzo, fino che arrivò alla propria casa, che era nella
campagna. Trovasi per sua disgrazia il marito, e ode
darsi il saluto dalla moglie in quella guisa che le navi
salutano le fortezze reali; s^imbestiali, e le rispose da
prima con parole confacenti ad un rustico ; ma ella \
mentre procurava di giustificarsi diveniva più rea col \
non voluto suo strepito. Finalmente impazientato quel >
villano con un bastone accompagnò quel sono con tal
concertata battuta , che poco mancò a far morire la
povera moglie che tonava insieme, e riceveva su la /
schiena i fulmini delle non meritate percosse. \
Tanto a me il sudetto padre D. Antonio Caruso. >
54. Motivo di pazienza insegnato da un padre Gap- ]
puccino. [
Faceva il suo Quaresimale nella chiesa del casino del •
principe di Butera nella Bagaria '' un padre cappuccino, J
il frate Giuseppe Enna, che avea la cura del podere dei
padri Gesuiti nella medema Bagaria. Li un giorno di )
festa, unito al fratto della Gannita *^, si portò al Gasino ?
per udirvi la parola di Dio, ed appunto trovò il padre $
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