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Accento sull'Italia - Accenture

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spingere il mercato. Il fatturato di settore<br />

è, infatti, cresciuto del 2%, ma a parità di<br />

perimetro (ovvero punti vendita) sarebbe<br />

calato lo scorso anno dell’1% 66 .<br />

Per uscire dall’impasse i big del settore<br />

dovrebbero cogliere opportunità di fusioni<br />

e acquisizioni, magari sfruttando anche il<br />

contesto economico. Si può pensare almeno<br />

a nuove strategie di alleanza, o partnership,<br />

migliorando contestualmente anche i piani<br />

di fidelizzazione clienti. Il grande passo,<br />

però, non può prescindere da una nuova<br />

concezione del punto vendita. Sfruttando<br />

il nuovo bisogno di rapidità e semplicità, lo<br />

store dovrebbe diventare il punto centrale<br />

dell’incontro tra la domanda e l’offerta.<br />

Il luogo dove il cliente possa trovare<br />

immediatamente tutto ciò di cui ha bisogno:<br />

dalla semplicità d’acquisto, grazie alle nuove<br />

innovazioni tecnologiche, alla tradizionale<br />

competenza degli assistenti di vendita.<br />

Senza fatica e senza doversi spostare<br />

altrove, ritrovando anche un’offerta di<br />

servizi a valore aggiunto.<br />

Gli scenari sopra descritti possono essere<br />

letti anche e soprattutto attraverso la lente<br />

dei nuovi paradigmi del cambiamento.<br />

In questo senso la spinta più forte arriva<br />

da Quick&Deep. Dal bisogno, cioè, di<br />

fare la spesa in velocità e senza difficoltà,<br />

ottimizzando i tempi di acquisto attraverso<br />

una maggiore e facile fruibilità dei servizi,<br />

sfruttando tutti i canali della modernità,<br />

dal web al mobile. Come già succede<br />

all’Esselunga: faccio la spesa online, pago<br />

e i miei prodotti arrivano a casa nella<br />

fascia oraria da me indicata. Oppure da<br />

Auchan che ha importato il "drive through":<br />

ordino via internet e quando ho tempo<br />

passo con la macchina a ritirare i prodotti<br />

scelti e pagati online, sperimentando al<br />

tempo stesso un modo completamente<br />

nuovo di fare la spesa! Ma sfruttare i<br />

canali digitali vuol dire pensare non solo<br />

a nuove modalità interattive ma anche a<br />

nuovi sistemi di pagamento, attraverso<br />

l’utilizzo dell’innovativo shop o personal<br />

pod: lo strumento capace di coinvolgere il<br />

consumatore che sperimenta lo shopping<br />

interattivo attraverso semplici gesti fin<br />

dall’ingresso nel punto vendita. Con<br />

questo nuovo pod il consumatore riceve<br />

immediatamente le notizie relative alle<br />

promozioni in corso nel punto vendita o<br />

alle caratteristiche del prodotto, leggendo<br />

il codice a barre dei prodotti mantiene<br />

costantemente aggiornato il valore dello<br />

scontrino finale, imbusta la merce mano<br />

a mano che la seleziona dallo scaffale<br />

e arriva alla cassa senza necessità di<br />

distribuirla sul nastro poiché, consegnando<br />

lo shop pod all’assistente, lo scontrino<br />

viene emesso automaticamente: una spesa<br />

consapevole e veloce.<br />

Quick&Deep però vuol dire anche migliorare<br />

l’esperienza di acquisto attraverso una<br />

“teatralizzazione” del punto vendita con<br />

eventi in loco (promozioni ed eventi a tema<br />

come gli incontri con i grandi chef per<br />

sperimentare nuovi prodotti e abbinamenti<br />

culinari) e con una maggior attenzione<br />

all’architettura della distribuzione e ai<br />

contenuti informativi dei prodotti.<br />

Resta il fatto che il mercato della grande<br />

distribuzione non è forse attrattivo come un<br />

auto di lusso e l’appeal sul grande pubblico<br />

non è così forte come quello di altri settori,<br />

ma proprio per questo Trust&Sharing è<br />

ancora più importante.<br />

Lo sforzo di creare una community di<br />

consumatori viene ricercato con la solita<br />

ricetta delle formule di fidelizzazione, dalla<br />

carta Fidaty di Esselunga alla Nectar che<br />

raggruppa differenti operatori. L’obiettivo è<br />

sempre lo stesso: conquistare la fiducia dei<br />

consumatori per poi vendere e distribuire<br />

marchi privati (come i farmaci generici<br />

di Coop). Ma in cambio i clienti chiedono<br />

più attenzione, dalla corporate social<br />

responsibility, alla disponibilità di nuovi<br />

formati: le monoporzioni per i single e<br />

62 Fonte: Planet Retail, 2010<br />

63 Fonte: Business Monitor, 2010<br />

64 Fonte: Ibidem<br />

65 Fonte: Federconsumatori, 2009<br />

66 Fonte: Ibidem<br />

L'evoluzione dei principali settori • <strong>Accento</strong> <strong>sull'Italia</strong> I 103

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