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Accento sull'Italia - Accenture

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con strumenti adatti, con cultura. Come dire<br />

che gli italiani sono portatori di qualità delle<br />

quali neppure loro sono consapevoli fino in<br />

fondo.<br />

Qualcosa però sta cambiando. È in atto<br />

una trasformazione che anche in Italia<br />

aziende, acquirenti, manager iniziano a<br />

percepire. È evidente infatti che negli ultimi<br />

tempi abbiano guadagnato una nuova<br />

accezione di valore alcuni fattori, come la<br />

personalizzazione e pragmatismo, ma anche<br />

la specificità e la rilevanza (caratteristiche<br />

minimali, utili per i propri specifici bisogni).<br />

A questi valori si aggiungono un’innovazione<br />

diffusa e accessibile a tutti che fa il paio<br />

(e da contraltare) a una riscoperta della<br />

propria identità, delle proprie origini.<br />

Sembra incredibile, ma in un’epoca di grandi<br />

cambiamenti si tendono a riscoprire le<br />

caratteristiche locali, quelle particolarità<br />

che valorizzano le proprie identità, origini e<br />

tradizioni all’insegna dell’utilità.<br />

La percezione di questi nuovi valori porta<br />

alla sostituzione di trend del nostro recente<br />

passato. Sarebbe poco realistico associare ad<br />

esempio il fenomeno della globalizzazione<br />

come standardizzazione e uniformità. In<br />

secondo luogo, pensiamo al riconoscimento<br />

dello status symbol: oggi acquistare un capo<br />

di abbigliamento, un’auto, un gioiello di un<br />

certo brand può perdere progressivamente<br />

60 I <strong>Accento</strong> <strong>sull'Italia</strong> • I nuovi paradigmi del cambiamento<br />

il valore che aveva nel passato, a causa<br />

di un processo di democratizzazione<br />

dell’innovazione che si traduce in benefici<br />

allargati e non più riservati a pochi. Non<br />

si può ignorare la crescente richiesta<br />

dell’essenziale e rilevante soprattutto per<br />

l’accesso a prodotti/servizi premium, ovvero,<br />

parafrasando un proverbio del passato,<br />

“meglio poco ma buono”. Di conseguenza,<br />

la sfida più grande portata da quest’ultimo<br />

paradigma è la capacità di sviluppare beni<br />

e servizi tagliati su misura per ciascuno e in<br />

grado di massimizzare il ritorno personale del<br />

Cliente, con la conseguenza di una profonda<br />

revisione della catena del valore frutto di<br />

modelli di business a costi sostenibili e senza<br />

“banalizzare” il prodotto.<br />

Un ultimo aspetto caratterizzante il<br />

cambiamento legato al paradigma<br />

Unique&Universal riguarda la valorizzazione<br />

delle realtà locali: le particolarità che ci<br />

distinguono, le piccole divisioni che fanno<br />

dell’Italia un luogo unico e inimitabile<br />

rappresentano un punto di forza che da solo<br />

contraddistingue il nostro mercato e lo rende<br />

unico al mondo. Ecco, puntare sul valore<br />

della localizzazione è fattore di crescita<br />

e consolidamento per il futuro dell’Italia,<br />

anche a livello internazionale.<br />

3.4.1 Dai precursori agli innovatori del<br />

paradigma<br />

Riferito all’Italia, “Unico e Universale” ci fa<br />

pensare immediatamente al cibo, ai suoi<br />

presidi, alle centinaia di prodotti Dop, Doc e<br />

così via. In realtà gli impatti del paradigma<br />

emergono anche in altri settori, come ad<br />

esempio il mercato delle assicurazioni per<br />

arrivare fino a quello delle banche.<br />

Prima però è interessante fare una<br />

veloce digressione su come la cultura per<br />

l’alimentazione sia cambiata e come l’Italia<br />

sia tornata a essere un Paese di riferimento a<br />

livello internazionale.<br />

Una riconquista raggiunta anche grazie<br />

al lavoro di Slow Food che ha saputo<br />

riproporre in ogni angolo del globo alimenti<br />

unici, prodotti in presidi certificati, capaci<br />

di coniugare l’universalità del Made<br />

in Italy con la sua unicità. Se quella di<br />

Carlin Petrini è stata un’idea vincente per<br />

rilanciare un movimento in sofferenza,<br />

lo sviluppo di Eataly ha saputo cavalcare<br />

una precisa richiesta del pubblico con la<br />

nascita di supermercati che distribuissero<br />

esclusivamente prodotti Dop e Doc di alta<br />

qualità e provenienti da realtà regionali<br />

italiane di dimensioni non industriali. Un<br />

esperimento partito da Torino nel 2007 e<br />

accolto subito con grande entusiasmo. Al

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