Il cinema di Cronenberg

semplice spettatore, ma come attivo creatore di immagini:
“È stato solo nel preciso momento in cui ho visto Winter
Kept Us Warm che è cominciato tutto. Io mi sono detto: devo
assolutamente provare! In quel momento è cominciata la
mia consapevolezza del cinema come qualcosa che potevo
fare, come qualcosa a cui potevo accedere” 3 .
Comincia a comprare riviste tecniche di cinema, a frequentare
un noleggio di macchine da presa, ad apprendere i
segreti del mestiere: quando si sente pronto, gira i sue due
primi cortometraggi in 16 mm, Transfer e From The Drain.
Transfer è un piccolo film di 7 minuti, incentrato sulle
peripezie di uno psichiatra costantemente inseguito da uno dei
suoi pazienti, convinto che la loro relazione sia più significativa
della sua vita.
From The Drain ha una durata di 14 minuti. Cronenberg
stesso lo descrive in questo modo:
“Due uomini completamente vestiti sono seduti in una
vasca da bagno vuota e discutono. Dalle loro parole si
capisce che sono veterani di una guerra di cui non si sa
nulla. È una guerra in cui sono state usate armi chimiche e
biologiche. Una pianta sbuca fuori dal tubo di scarico della
vasca e strangola uno dei due personaggi, mentre l’altro gli
leva una scarpa e la getta in un armadio già pieno di altre
calzature. Diventa allora evidente che esiste un complotto
per sbarazzarsi di tutti i veterani di quella guerra in modo
che non possano parlare 4 ”.
Cronenberg, il suo amico Ivan Reitman e altri formano
una società, la Toronto Film Co-op, al fine di organizzare
produzione e distribuzione dei propri film. Stabiliscono il
proprio quartier generale nelle strutture della cosiddetta
Cinecity, un vecchio ufficio postale che un avvocato cinefilo
di nome Willem Poolman aveva trasformato in una sala di
proiezione.
Cronenberg, alla ricerca di fondi per realizzare un progetto
all’altezza delle sue ambizioni, chiede un finanziamento al
Canada Council presentando una bozza di un copione scritto
sullo stile di Nabokov. Ottiene tremilacinquecento dollari: una
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