Tecnologie Alimentari 7 Ottobre 2018

editoriale
Eeditoriale
|di Francesco Goi
La ripresa italiana non è stata particolarmente brillante, neppure in questi ultimi mesi; in qualche caso più
che un trend di crescita si è registrata una certa stagnazione, se non un leggero calo.
Il food ha rappresentato ancora una volta una positiva eccezione con una sostanziale tenuta della produzione,
contro un calo dell’1,3% dell’andamento generale.
L’export è cresciuto un pò meno (+4,2%) rispetto al 2017, ma sempre sopra la media dell’industria in generale
(+3,8%).
Per rafforzare ulteriormente l’export, il Presidente di Federalimentare Scordamaglia ha auspicato ancora una
volta che vengano rimosse le sanzioni contro la Russia, che sottraggono all’industria agroalimentare italiana
oltre un miliardo di Euro.
Resta critica la situazione del mercato interno, che ha fatto registrare un lieve incremento dello 0,2%: commentando
questo dato il Presidente ha auspicato ancora una volta l’introduzione di misure in grado di rafforzare
il potere d’acquisto degli italiani e di ridurre la pressione fiscale.
L’INDUSTRIA ALIMENTARE
ANCORA TRAINANTE
L’eccessiva pressione fiscale e le sanzioni contro la Russia mettono in difficoltà le PMI, che hanno significativamente
contribuito alla crescita dell’export.
Al Sial di Parigi, una delle fiere di riferimento dell’agro-alimentare le PMI hanno fatto ricoperto un ruolo significativo,
nell’ambito di una partecipazione italiana molto importante (700 imprese su 7000 presenti).
Questo risultato acquista un’importanza particolare, nel momento in cui il commercio mondiale e la maggiore
concorrenza internazionale sembrano perdere slancio.
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TECNOLOGIE ALIMENTARI N.7 2018
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