Rivista "Agricoltura" Regione Piemonte - n.95 dicembre 2018
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
I TEMI DELLA LEGGE<br />
PRODUZIONI VEGETALI E ANIMALI<br />
Razionalizzate le norme<br />
per i diversi settori<br />
A cura di Moreno Soster<br />
<strong>Regione</strong> <strong>Piemonte</strong> – Direzione Agricoltura<br />
Per quanto concerne le produzioni agricole,<br />
il Testo Unico si inserisce in un<br />
ampio contesto di norme comunitarie<br />
e nazionali specifiche e dettagliate per<br />
le diverse filiere. Pertanto, oltre a prevedere<br />
gli aiuti rivolti ai sistemi agrari<br />
e zootecnici nell’ambito del Programma<br />
regionale degli interventi, agisce in<br />
due direzioni: da una parte integrando<br />
in un testo organico alcune tematiche<br />
già presenti in precedenti interventi<br />
normativi regionali erratici, dall’altra<br />
introducendo nuovi temi che non erano<br />
stati finora oggetto di norma regionale.<br />
Relativamente alle produzioni vegetali,<br />
si evidenzia l’importanza di mantenere<br />
un efficiente sistema vivaistico viticolo<br />
attraverso il riconoscimento del<br />
ruolo del CE.PRE.MA.VI (Centro di Premoltiplicazione<br />
del materiale vivaistico<br />
viticolo del <strong>Piemonte</strong>). Garantire una filiera<br />
certificata di produzione del materiale<br />
vivaistico di base, assicurando che<br />
sia selezionato, sano e di identità certa, è<br />
infatti un anello fondamentale per l’intero<br />
settore viticolo, in quanto costituisce<br />
il materiale originario dal quale le aziende<br />
producono i nuovi impianti.<br />
Analogamente, data la rilevanza delle<br />
superfici prato-pascolive regionali, riconosciute<br />
come bene per la collettività, si<br />
forniscono gli orientamenti per una disciplina<br />
omogenea per l’affitto o la concessione<br />
delle malghe di proprietà<br />
pubblica, anche prevedendo il corretto<br />
utilizzo delle produzioni foraggere mediante<br />
la definizione dei carichi di bestiame<br />
e di periodi di pascolamento adeguati<br />
alla conservazione delle cotiche.<br />
Elementi di novità sono la possibilità<br />
per le aziende agricole e agrituristiche<br />
di coltivare piante officinali e<br />
di raccogliere piante spontanee ad uso<br />
alimentare (prerogativa finora formalmente<br />
esclusa), aprendo nuove prospettive<br />
di mercato a prodotti specifici<br />
del nostro territorio e della cultura<br />
rurale, in un’ottica di diversificazione,<br />
ma anche di garanzia di qualità del<br />
prodotto fornito alle imprese erboristiche<br />
di trasformazione. Tra le attività<br />
riconosciute in termini di diversificazione<br />
vi è anche la birra agricola<br />
piemontese, individuata come un prodotto<br />
da valorizzare.<br />
Per quanto concerne il comparto zootecnico,<br />
ampio spazio si è dato all’apicoltura,<br />
un settore multifunzionale<br />
in costante crescita produttiva e<br />
di grande rilevanza ambientale per le<br />
produzioni agricole e forestali. Tra gli<br />
obiettivi, vi sono la disciplina igienico<br />
sanitaria del settore, la tutela dell’allevamento,<br />
il miglioramento della produzione<br />
di miele.<br />
Una novità normativa per il <strong>Piemonte</strong><br />
è il riconoscimento dell’importanza<br />
della biodiversità di interesse agricolo<br />
ed alimentare (varietà vegetali e<br />
razze animali locali), non soltanto per<br />
le sue potenzialità economiche e produttive,<br />
ma anche per la salvaguardia<br />
di un patrimonio genetico e culturale<br />
specifico della nostra regione.<br />
Il Testo unico contiene infine alcune<br />
indicazioni circa gli obblighi, la vigilanza<br />
e le sanzioni in materia viticola e<br />
apicola, ad integrazione e complemento<br />
con quanto previsto a livello nazionale<br />
e comunitario.<br />
20<br />
Agricoltura 95