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Rivista "Agricoltura" Regione Piemonte - n.95 dicembre 2018

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trano nel compost più stabile, perché la<br />

mineralizzazione della sostanza organica<br />

è più lenta;<br />

• l’integrazione con il concime minerale<br />

consente di aumentare l’efficienza<br />

dell’N già dal primo anno, eliminando<br />

il fenomeno dell’immobilizzazione.<br />

IL POTERE AMMENDANTE<br />

DEL COMPOST<br />

Il potere ammendante del compost è determinato<br />

misurando l’incremento di carbonio<br />

organico nel suolo. Tutti i compost<br />

testati hanno aumentato il C organico del<br />

terreno (Fig. 2); incrementi maggiori si sono<br />

verificati in corrispondenza dei maggiori apporti<br />

di C, valutabili sulla base delle quantità<br />

distribuita e del rapporto C/N del compost<br />

impiegato.<br />

Anche il tipo di suolo ha influenzato i risultati:<br />

suoli con scarse dotazioni iniziali di C<br />

hanno la tendenza a mineralizzare la sostanza<br />

organica, anziché accumularla.<br />

GLI EFFETTI AMBIENTALI<br />

DELL’USO DI COMPOST<br />

Le attività agricole e zootecniche sono fonte<br />

di gas potenzialmente nocivi. Tra questi, i<br />

gas ad effetto serra sono una delle cause<br />

del riscaldamento globale; il protossido<br />

d’azoto (N2O) è particolarmente<br />

impattante, avendo un potenziale<br />

riscaldante ben 265 volte<br />

superiore rispetto all’anidride<br />

carbonica. Tra gli altri gas,<br />

l’ammoniaca (NH3) ha molti<br />

effetti ambientali negativi,<br />

in primis la formazione<br />

di polveri sottili, di cui è tra<br />

i principali precursori.<br />

Per verificare l’effetto<br />

ambientale dell’uso di compost,<br />

è stata misurata l’emissione<br />

di protossido di azoto<br />

(N2O): nei sistemi fertilizzati<br />

con compost il suolo ha emesso<br />

molto meno N2O rispetto ai<br />

sistemi concimati con fertilizzante<br />

di sintesi, perché questo tipo di emissione<br />

è favorito dalla presenza di azoto in<br />

forma minerale.<br />

IN CONCLUSIONE<br />

Il compost è efficace nel migliorare la<br />

dotazione di sostanza organica del suolo,<br />

nel contenere le perdite di protossido di<br />

azoto e nel sostenere le produzioni delle<br />

colture non troppo esigenti in azoto. Per<br />

di più, il compost permette di valorizzare<br />

scarti e residui, nel pieno rispetto dei principi<br />

dell’economia circolare, e non spende<br />

energia per fissare l’azoto come i prodotti<br />

di sintesi, pertanto la sua sostenibilità<br />

complessiva è molto alta.<br />

È possibile ovviare alla scarsa efficienza<br />

del compost nei sistemi ad alto asporto<br />

azotato come quelli maidicoli combinandolo<br />

con opportune integrazioni di concimi<br />

minerali, che nelle aziende biologiche<br />

possono essere sostituiti con borlande o<br />

derivati del sangue. Non è comunque mai<br />

opportuno aumentare troppo le dosi del<br />

compost per aumentare l’apporto di azoto<br />

alla coltura, perché i compost hanno<br />

elevati tenori di altri elementi, ad es. il fosforo:<br />

si rischiano perdite nell’ambiente e<br />

problemi di fitotossicità.<br />

Il compost<br />

permette di<br />

valorizzare scarti e<br />

residui, nel pieno<br />

rispetto dei principi<br />

dell’economia<br />

circolare, e offre<br />

una sostenibilità<br />

complessiva molto<br />

alta<br />

Cos’è l’economia circolare?<br />

Nell’Unione europea si producono ogni anno più di 2,5 miliardi di tonnellate<br />

di rifiuti. L’UE promuove in tutti i settori produttivi la transizione verso un’economia<br />

circolare, cioè un modello di produzione e consumo che implica riutilizzo e riciclo<br />

dei materiali il più a lungo possibile. Il tradizionale modello economico lineare, fondato<br />

sullo schema “estrarre – produrre - utilizzare - gettare”, si basa invece sulla disponibilità di<br />

grandi quantità di materie prime ed energia a basso prezzo, oggi non più sostenibile né dal<br />

punto di vista economico, né da quello ambientale. In ambito agricolo, l’economia circolare<br />

promuove la chiusura dei cicli degli elementi nutritivi, della sostanza organica e dell’acqua.<br />

Il sostegno del PSR all’uso dei compost<br />

Il Programma di Sviluppo Rurale del <strong>Piemonte</strong> sostiene l’utilizzo di compost in agricoltura sin<br />

dal 2007. Nell’attuale programmazione 2014-2020, è attiva l’Operazione 10.1.3 azione 3: sulle superfici<br />

sotto impegno, per cinque anni la concimazione minerale viene parzialmente sostituita<br />

con apporti di matrici organiche palabili (letami, digestati, separati solidi, compost) di origine<br />

extra-aziendale, distribuendo in campo un quantitativo minimo annuo pari almeno a 4 t s.s./<br />

ettaro alle colture arboree da frutto, 6 t s.s./ettaro alle colture erbacee di pieno campo. Il<br />

premio varia da 180 a 300 euro/ettaro, in funzione della coltura e della matrice distribuita.<br />

Con i due bandi del 2016 e <strong>2018</strong>, in <strong>Piemonte</strong> sono stati attivati impegni quinquennali su circa<br />

6.500 ettari: circa il 65% riceve compost, e quasi il 75% dei terreni è in area risicola. Complessivamente,<br />

il PSR promuove e sostiene l’utilizzo in agricoltura di circa 40.000 t di<br />

compost tal quale all’anno.<br />

Agricoltura 95<br />

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