Rivista "Agricoltura" Regione Piemonte - n.95 dicembre 2018

Prosegue la serie di schede e interviste sugli Istituti Agrari del Piemonte,
che partecipano alle attività del piano di comunicazione PSR.
ISTITUTO “GIOLITTI BELLISARIO
PAIRE” MONDOVÌ
INTERVISTA AL PROF. TESTA
A cura di
Rossella Foriero
CSI Piemonte/Regione Piemonte
L’Istituto Professionale di Stato per i Servizi Alberghieri e della Ristorazione “Giovanni Giolitti”
nasce nel 1972 per rispondere ad una richiesta di personale di ristorazione da parte delle aziende
locali e da quel momento conosce una costante espansione che lo porta ben presto a saturare i
suoi spazi nella sede di via delle Scuole 29.
L’Istituto Tecnico Agrario di Mondovì nasce nel 1973 come sezione associata e per 20 anni forma
periti agrari con una sperimentazione autonoma. Dal 1994 al 2000 è aggregato all’Istituto Tecnico
di Alba quindi, fino al 2010, all’Istituto di Istruzione Superiore “Cigna” di Mondovì e attualmente
all’Istituto Giolitti Bellisario.
La scuola è situata in via Nino Manera 13, adiacente alla stazione ferroviaria, in un’ampia area verde
adibita in parte ad azienda agraria-laboratorio con campi sperimentali di melo, pesco, nocciolo.
Sul sito sussiste una capannina meteorologica che trasmette ogni mezz’ora i dati al Centro meteo
idrografico della Regione Piemonte.
In quale contesto opera l’istituto?
L’Istituto opera su un territorio collocato in posizione strategica per i rapporti tra le valli montane
del Monregalese, fascia pedecollinare del Cuneese, e l’arco più specificamente monregalese della
Langa e dell’Alta Langa. Zona strategica per confluenza di territori con vocazioni economiche
distinte ma complementari che avevano subito nei decenni postbellici un progressivo degrado
occupazionale ed un’emigrazione urbana devastante con, tuttavia, un successivo ricambio ed integrazione-recupero
di attività, iniziato a partire dagli ultimi venti anni.
Il Monregalese presenta geograficamente, territori che vanno dalle Alpi alla pianura, pertanto la
sua economia spazia dai settori industriale, artigianale a quello del turismo e dell’agricoltura, che
riveste un’importanza rilevante e che si differenzia notevolmente da zona a zona.
Si ricorda a questo proposito l’allevamento diffuso della razza bovina piemontese (che alimenta
la produzione di rinomati formaggi d’alpeggio come il Raschera DOP) e della pecora Frabosana.
La viticoltura, diffusa nella zona collinare produce Dolcetto e altre varietà autoctone.
Nella zona collinare sono rilevanti la frutticoltura e la coltivazione del nocciolo.
Com’è organizzata l’azienda agraria?
L’azienda agraria annessa all’Istituto rappresenta una piccola realtà economica produttiva, funzionale
alle esigenze disciplinari. Essa consente lo svolgimento di esercitazioni per tutte le discipline
tecnico professionali per consolidare negli allievi le conoscenze tecniche agrarie anche a fini orientativi.
L’azienda si estende su una superficie di 2 ha circa, così ripartiti secondo la SAU:
• meleto ha 0,5
• noccioleto ha 0,80
• frutteto misto ha 0,5
• deposito macchinari, serra e pertinenze ha 0,2.
Il noccioleto è stato realizzato nel 1987 con 220 piante della varietà “Tonda gentile delle Langhe”,
allevate a cespuglio, che hanno una produzione di 7-8 q.
Il meleto ha diverse varietà e quella più diffusa è la Spindle. Una parte delle mele raccolte viene
trasformata in succo.
Oltre al noccioleto e al meleto si coltivano numerose specie di piante da frutto nelle varie forme di
allevamento e viti in collezioni di uve da vino e da tavola.
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