Rivista "Agricoltura" Regione Piemonte - n.95 dicembre 2018
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Sono circa 5.500<br />
i giovani che<br />
partecipando ai<br />
bandi PSR sono<br />
diventati conduttori<br />
di un’azienda<br />
agricola nel territorio<br />
piemontese<br />
to. La strategia operata è molto spesso indirizzata<br />
verso produzioni di qualità, nicchie<br />
di mercato o attività di diversificazione. Ne<br />
emerge un fabbisogno molto forte in tema<br />
di formazione con esigenze però diversificate<br />
a seconda del profilo.<br />
CHI SONO<br />
I GIOVANI AGRICOLTORI?<br />
Secondo i dati dell’Anagrafe Agricola<br />
Unica, nel 2017 in <strong>Piemonte</strong> i giovani fino<br />
a 40 anni di età titolari di aziende agricole<br />
erano 6.750, con un’incidenza particolarmente<br />
elevata nelle aree montane (16%<br />
del totale dei titolari a fronte di un valore<br />
medio dell’11,5% nelle aree PSR di tipo D).<br />
La maggior parte di essi, tuttavia, ricade in<br />
area collinare (il 40% nelle zone PSR di tipo<br />
C), dato che si riflette anche sulla suddivisione<br />
settoriale con una preferenza per le<br />
coltivazioni permanenti (vite e frutta, circa<br />
il 30%) e per gli allevamenti erbivori (bovini<br />
e ovicaprini, circa il 22%). In un’ottica di<br />
genere prevale ancora nettamente la componente<br />
maschile con il 78%.<br />
Di notevole interesse sono anche le informazioni<br />
sul grado di istruzione dei giovani<br />
agricoltori presenti nel Censimento dell’Agricoltura<br />
del 2010. Si tratta di dati che non<br />
riguardano direttamente i beneficiari delle<br />
misure di insediamento, bensì i giovani<br />
agricoltori nel loro complesso. Tra i conduttori<br />
giovani il livello di scolarità è molto<br />
più elevato rispetto alla media generale. La<br />
percentuale di laureati nella fascia sotto i<br />
40 anni è del 9,3% rispetto al 4,4% del totale,<br />
mentre per i diplomati si sale al 46%<br />
contro il dato medio del 25%. Osservando<br />
i dati sul percorso formativo si trova, invece,<br />
conferma della minore specializzazione<br />
dei giovani rispetto al passato. Tra i minori<br />
di 40 anni, infatti, soltanto il 16% possiede<br />
una formazione di tipo agrario (laurea, diploma<br />
o qualifica professionale).<br />
Inoltre, concentrando l’attenzione su diplomati<br />
e laureati, si osserva che più del<br />
70% dei giovani agricoltori proviene da un<br />
percorso di istruzione non legato all’agricoltura.<br />
Questi dati ancora una volta sottolineano<br />
il ruolo cruciale che le misure di<br />
consulenza, di formazione e trasferimento<br />
di conoscenze del PSR possono rivestire<br />
per i giovani neo insediati.<br />
LE MISURE DI<br />
INSEDIAMENTO<br />
A CONFRONTO<br />
Nel corso dei tre cicli di programmazione<br />
la misura di insediamento giovani<br />
ha subito diverse modifiche a seguito dei<br />
cambiamenti nella regolamentazione europea<br />
e di un processo di concertazione<br />
con i portatori di interesse e con la Commissione<br />
Europea. In particolare si è data<br />
sempre maggiore importanza alla sinergia<br />
con le altre misure del PSR con la finalità<br />
di estendere gli aiuti sui diversi ambiti di<br />
intervento e rendere gli investimenti più<br />
efficaci e duraturi nel tempo.<br />
Nel PSR 2000-2006 la misura di insediamento<br />
giovani (denominata misura B)<br />
richiedeva di dimostrare la redditività e<br />
rispettare i requisiti minimi in materia di<br />
ambiente, igiene e benessere degli animali,<br />
distinguendo i beneficiari tra i creatori<br />
di nuove aziende e i subentranti in aziende<br />
precedentemente gestite da un altro titolare.<br />
Il premio era costituito da un’erogazione<br />
massima di 25.000 € senza che vi<br />
fossero distinzioni tra le diverse aree territoriali.<br />
Erano tuttavia presenti delle priorità<br />
per aziende appartenenti ad alcune<br />
categorie (ricadenti in aree svantaggiate,<br />
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