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Storia delle<br />
Religioni<br />
Origine e significato del Rosario, antico<br />
simbolo della preghiera cristiana<br />
di Valter Quagliarotti<br />
1^ parte<br />
Dopo la parentesi estiva riprendiamo<br />
i nostri incontri<br />
esponendo, in modo del tutto<br />
semplice, la storia del Santo Rosario.<br />
Innanzitutto domandiamoci cosa<br />
sia il Rosario e come e quando sia entrato<br />
in uso. <strong>La</strong> tradizione del rosario<br />
inizia nel III-IV secolo quando era ancora<br />
una semplice ripetizione numerica<br />
di formule di preghiera. All’origine del<br />
Rosario vi sono i 150 Salmi di Davide<br />
che i consacrati recitavano quotidianamente.<br />
Ma poiché nel primo Medioevo<br />
la maggioranza dei laici non sapeva<br />
leggere o non aveva una sufficiente conoscenza<br />
della lingua latina, il termine<br />
“salterio” assunse, con l’andar del tempo,<br />
un’ampiezza di significato sempre<br />
maggiore. Per ovviare alla difficoltà di<br />
imparare a memoria tutti i Salmi, verso<br />
l’850 il monaco benedettino San Beda<br />
il Venerabile (672-735) suggerì di recitare,<br />
al posto dei Salmi, 150 volte<br />
il Padre Nostro. Per contare le preghiere,<br />
i fedeli avevano vari metodi,<br />
tra cui quello di portare con sé<br />
150 sassolini, sostituiti dall’uso di<br />
cordicelle con 150 o 50 nodi. Poco<br />
tempo dopo, come forma ripetitiva,<br />
s’iniziò ad utilizzare anche il<br />
Saluto dell’Angelo a Maria, che costituiva<br />
allora la prima parte dell’Ave<br />
Maria. Nel XIII secolo, i monaci<br />
cistercensi svilupparono una <strong>nuova</strong><br />
forma di preghiera che chiamarono<br />
Rosario, perchè la comparavano<br />
ad una corona di rose mistiche<br />
donate alla Madonna. Il Rosario è<br />
la preghiera dei semplici, dei piccoli,<br />
di coloro che si rivolgono a Maria<br />
sicuri di trovare in lei l’aiuto e la<br />
protezione che una madre non nega<br />
ai suoi figli. E’ senza dubbio la preghiera<br />
amata dai santi, una preghiera<br />
che insegna a meditare in modo<br />
profondo tutto il mistero della vita<br />
di Cristo. Primo scopo per cui si<br />
prega il Rosario è contemplare il volto<br />
di Cristo attraverso gli occhi di Maria:<br />
«Con esso il popolo si mette alla scuola<br />
di Maria, per lasciarsi introdurre alla<br />
contemplazione della bellezza del volto<br />
di Cristo e all’esperienza della profondità<br />
del suo amore» (Giovanni Paolo<br />
II, Rosarium Virginis Mariæ). <strong>La</strong> nostra<br />
contemplazione del volto di Cristo trova<br />
in Maria un modello insuperabile; anzi,<br />
è con i suoi occhi che siamo invitati a<br />
contemplare Cristo, suo Figlio, perché:<br />
«Alla contemplazione del volto di Cristo<br />
nessuno si è dedicato con altrettanta<br />
assiduità di Maria» (Giovanni Paolo<br />
II, Rosarium Virginis Mariæ). San Luigi<br />
Maria Grignion da Montfort nel suo<br />
Trattato della vera devozione alla Santa<br />
Vergine afferma: «Ogni volta che tu<br />
pensi a Maria, Maria pensa per te a Dio.<br />
Ogni volta che tu dai lode e onore a Maria,<br />
Maria con te loda e onora Dio. Se<br />
Caravaggio, Madonna del Rosario (1607), olio su tela,<br />
Kunsthistorisches Museum, Vienna<br />
www.paolopenko.it<br />
info@paolopenko.com<br />
+ 39 055. 2052577<br />
tu dici “Maria”, ella ripete “Dio”». Uno<br />
speciale carisma ebbe il beato Bartolomeo<br />
Longo, il cui cammino di santità<br />
poggia su un’ispirazione profonda:<br />
«Chi propaga il Rosario è salvo!». E’ su<br />
questa base che egli si sentì chiamato a<br />
costruire a Pompei un tempio dedicato<br />
alla Vergine del Santo Rosario. Il beato<br />
Giovanni Paolo II, nell’Udienza generale<br />
del 29 <strong>ottobre</strong> 2003, affermava: «Il Rosario<br />
costituisce la “via di Maria”, ossia<br />
un percorso privilegiato per raggiungere<br />
un duplice obiettivo: primo, che i cristiani<br />
crescano come contempltori del<br />
volto di Cristo; secondo, che le comunità<br />
ecclesiali diventino autentiche<br />
scuole di preghiera». E ancora: «Il<br />
Rosario, proprio a partire dall’esperienza<br />
di Maria, è una preghiera<br />
spiccatamente contemplativa. Privato<br />
di questa dimensione, ne uscirebbe<br />
snaturato». Purtroppo, oggi,<br />
il Rosario viene talvolta contestato<br />
e definito una preghiera infantile,<br />
meccanica, superstiziosa, che si<br />
riduce a una ripetizione frettolosa<br />
di Ave Maria, una preghiera adatta<br />
ad altri tempi, mentre oggi è preferibile<br />
– si dice- la lettura della Bibbia.<br />
Ma il Rosario fu definito da Pio<br />
XII “il compendio di tutto quanto il<br />
Vangelo”. Oggi c’è una grande crisi<br />
della preghiera in generale. <strong>La</strong> gente<br />
è tutta presa dagli interessi materiali<br />
e all’anima pensa poco o nulla.<br />
Non si può essere cristiani senza<br />
preghiera, essa è fondamentale,<br />
perchè solo da essa possiamo trarre<br />
la forza per vivere e avere chiara<br />
la mèta verso cui andare.<br />
SIGNIFICATO DEL ROSARIO<br />
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