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La Toscana nuova ottobre 2019

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Storia delle<br />

Religioni<br />

Origine e significato del Rosario, antico<br />

simbolo della preghiera cristiana<br />

di Valter Quagliarotti<br />

1^ parte<br />

Dopo la parentesi estiva riprendiamo<br />

i nostri incontri<br />

esponendo, in modo del tutto<br />

semplice, la storia del Santo Rosario.<br />

Innanzitutto domandiamoci cosa<br />

sia il Rosario e come e quando sia entrato<br />

in uso. <strong>La</strong> tradizione del rosario<br />

inizia nel III-IV secolo quando era ancora<br />

una semplice ripetizione numerica<br />

di formule di preghiera. All’origine del<br />

Rosario vi sono i 150 Salmi di Davide<br />

che i consacrati recitavano quotidianamente.<br />

Ma poiché nel primo Medioevo<br />

la maggioranza dei laici non sapeva<br />

leggere o non aveva una sufficiente conoscenza<br />

della lingua latina, il termine<br />

“salterio” assunse, con l’andar del tempo,<br />

un’ampiezza di significato sempre<br />

maggiore. Per ovviare alla difficoltà di<br />

imparare a memoria tutti i Salmi, verso<br />

l’850 il monaco benedettino San Beda<br />

il Venerabile (672-735) suggerì di recitare,<br />

al posto dei Salmi, 150 volte<br />

il Padre Nostro. Per contare le preghiere,<br />

i fedeli avevano vari metodi,<br />

tra cui quello di portare con sé<br />

150 sassolini, sostituiti dall’uso di<br />

cordicelle con 150 o 50 nodi. Poco<br />

tempo dopo, come forma ripetitiva,<br />

s’iniziò ad utilizzare anche il<br />

Saluto dell’Angelo a Maria, che costituiva<br />

allora la prima parte dell’Ave<br />

Maria. Nel XIII secolo, i monaci<br />

cistercensi svilupparono una <strong>nuova</strong><br />

forma di preghiera che chiamarono<br />

Rosario, perchè la comparavano<br />

ad una corona di rose mistiche<br />

donate alla Madonna. Il Rosario è<br />

la preghiera dei semplici, dei piccoli,<br />

di coloro che si rivolgono a Maria<br />

sicuri di trovare in lei l’aiuto e la<br />

protezione che una madre non nega<br />

ai suoi figli. E’ senza dubbio la preghiera<br />

amata dai santi, una preghiera<br />

che insegna a meditare in modo<br />

profondo tutto il mistero della vita<br />

di Cristo. Primo scopo per cui si<br />

prega il Rosario è contemplare il volto<br />

di Cristo attraverso gli occhi di Maria:<br />

«Con esso il popolo si mette alla scuola<br />

di Maria, per lasciarsi introdurre alla<br />

contemplazione della bellezza del volto<br />

di Cristo e all’esperienza della profondità<br />

del suo amore» (Giovanni Paolo<br />

II, Rosarium Virginis Mariæ). <strong>La</strong> nostra<br />

contemplazione del volto di Cristo trova<br />

in Maria un modello insuperabile; anzi,<br />

è con i suoi occhi che siamo invitati a<br />

contemplare Cristo, suo Figlio, perché:<br />

«Alla contemplazione del volto di Cristo<br />

nessuno si è dedicato con altrettanta<br />

assiduità di Maria» (Giovanni Paolo<br />

II, Rosarium Virginis Mariæ). San Luigi<br />

Maria Grignion da Montfort nel suo<br />

Trattato della vera devozione alla Santa<br />

Vergine afferma: «Ogni volta che tu<br />

pensi a Maria, Maria pensa per te a Dio.<br />

Ogni volta che tu dai lode e onore a Maria,<br />

Maria con te loda e onora Dio. Se<br />

Caravaggio, Madonna del Rosario (1607), olio su tela,<br />

Kunsthistorisches Museum, Vienna<br />

www.paolopenko.it<br />

info@paolopenko.com<br />

+ 39 055. 2052577<br />

tu dici “Maria”, ella ripete “Dio”». Uno<br />

speciale carisma ebbe il beato Bartolomeo<br />

Longo, il cui cammino di santità<br />

poggia su un’ispirazione profonda:<br />

«Chi propaga il Rosario è salvo!». E’ su<br />

questa base che egli si sentì chiamato a<br />

costruire a Pompei un tempio dedicato<br />

alla Vergine del Santo Rosario. Il beato<br />

Giovanni Paolo II, nell’Udienza generale<br />

del 29 <strong>ottobre</strong> 2003, affermava: «Il Rosario<br />

costituisce la “via di Maria”, ossia<br />

un percorso privilegiato per raggiungere<br />

un duplice obiettivo: primo, che i cristiani<br />

crescano come contempltori del<br />

volto di Cristo; secondo, che le comunità<br />

ecclesiali diventino autentiche<br />

scuole di preghiera». E ancora: «Il<br />

Rosario, proprio a partire dall’esperienza<br />

di Maria, è una preghiera<br />

spiccatamente contemplativa. Privato<br />

di questa dimensione, ne uscirebbe<br />

snaturato». Purtroppo, oggi,<br />

il Rosario viene talvolta contestato<br />

e definito una preghiera infantile,<br />

meccanica, superstiziosa, che si<br />

riduce a una ripetizione frettolosa<br />

di Ave Maria, una preghiera adatta<br />

ad altri tempi, mentre oggi è preferibile<br />

– si dice- la lettura della Bibbia.<br />

Ma il Rosario fu definito da Pio<br />

XII “il compendio di tutto quanto il<br />

Vangelo”. Oggi c’è una grande crisi<br />

della preghiera in generale. <strong>La</strong> gente<br />

è tutta presa dagli interessi materiali<br />

e all’anima pensa poco o nulla.<br />

Non si può essere cristiani senza<br />

preghiera, essa è fondamentale,<br />

perchè solo da essa possiamo trarre<br />

la forza per vivere e avere chiara<br />

la mèta verso cui andare.<br />

SIGNIFICATO DEL ROSARIO<br />

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