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Eventi in<br />
<strong>Toscana</strong><br />
Ex Manifattura Tabacchi<br />
Dopo decenni di abbandono torna a <strong>nuova</strong> vita come<br />
centro per l’arte e la cultura contemporanea a Firenze<br />
di Barbara Santoro / foto Niccolò Vonci<br />
Panoramica del B9, una delle aree dell’ex Manifattura già recuperate<br />
Molte volte passando da via<br />
delle Cascine mi sono soffermata<br />
a guardare la Manifattura<br />
Tabacchi e a riflettere su come quel<br />
grandioso spazio potesse essere riutilizzato<br />
a favore della città. In occasione<br />
della recente conferenza stampa per<br />
l’undicesima edizione di Firenze Suona<br />
Contemporanea, il festival internazionale<br />
dedicato alla musica del Novecento<br />
e alle arti visive svoltosi quest’anno<br />
all’interno della Manifattura, ho potuto<br />
finalmente accedere a questi spazi e<br />
scoprirne più a fondo la storia. <strong>La</strong> Manifattura<br />
Tabacchi soprende anzitutto per<br />
le monumentali dimensioni: si tratta, infatti,<br />
di un complesso di circa 100.000<br />
metri quadri suddivisi in 16 fabbricati<br />
al cui interno lavorano un tempo oltre<br />
1400 dipendenti. Fu progettato negli<br />
anni in cui l’architettura razionalista italiana<br />
era caratterizzata dalla ricerca di<br />
modernità e dinamicità, spesso declinate<br />
con un’austera semplicità delle<br />
forme. <strong>La</strong> paternità del progetto è dei<br />
tecnici del Monopolio, anche se l’ele-<br />
ganza e la modernità delle linee architettoniche,<br />
che ricordano quelle dello<br />
stadio Artemio Franchi di Pier Luigi Nervi,<br />
fanno ipotizzare la mano dell’illustre<br />
architetto lombardo, titolare dell’impresa<br />
incaricata di costruire la struttura.<br />
I lavori furono avviati nel 1933: il primo<br />
edificio fu quello destinato alla lavorazione<br />
dei sigari che si trova sul lato<br />
nord dell’area. L’intera opera fu completata<br />
in ogni sua parte nel 1940 e venne<br />
ufficialmente inaugurata il 4 novembre<br />
dello stesso anno alla presenza dell’allora<br />
ministro delle Finanze Paolo Thaon<br />
di Ravel. Nel 1999, l’Ente Tabacchi Italiani,<br />
dopo oltre sessant’anni di attività,<br />
ne decise la dismissione produttiva e il<br />
16 marzo 2001 la Manifattura fu chiusa<br />
definitivamente. Lo schema originario<br />
della fabbrica si articola in tre aree<br />
principali: ad ovest, gli edifici destinati<br />
ai magazzini dei “materiali greggi”;<br />
al centro i due edifici adibiti alle lavorazioni<br />
che formano una corte aperta<br />
con l’edificio dei servizi generali; ad est,<br />
il grande corpo curvilineo che ospitava<br />
gli uffici, la direzione<br />
e le sale di maternità<br />
per le maestranze<br />
femminili. Nel giugno<br />
2016 la Aermont<br />
Capital LLP, multinazionale<br />
degli investimenti<br />
immobiliari<br />
con sede a Londra, in<br />
accordo con il Gruppo<br />
Cassa Depositi e<br />
Prestiti, ha avviato un<br />
processo di riqualificazione<br />
della struttura<br />
con l’obiettivo di<br />
realizzare un centro<br />
per l’arte, la moda e<br />
la cultura contemporanea<br />
aperto a tutti e<br />
che guarda verso il mondo. Dal 2018,<br />
l’ex Manifattura promuove un intenso<br />
programma di attività in spazi recuperati<br />
in attesa di una definitiva destinazione<br />
d’uso. I segni del tempo sono stati<br />
volutamente mantenuti per ricordare la<br />
storia dell’edificio: le pareti con i vecchi<br />
intonaci, i pavimenti con le mattonelle<br />
in klinker e le bellissime finestre recuperate<br />
da un altro fabbricato e ora diventate<br />
porte a bilico che delimitano i<br />
box commerciali. I vecchi pozzetti sono<br />
diventati lavabi dei bagni e sono stati riutilizzati<br />
molti elementi in ferro. All’interno<br />
si trovano ora laboratori, atelier,<br />
realtà commerciali, un bistrot, spazi di<br />
coworking, un orto, un giardino, un palco<br />
per eventi ed un’area degustazioni.<br />
Tutto ciò fa capire come si punti ad un<br />
polo diurno e notturno che insieme a<br />
molte altre realtà includerà un altro The<br />
Student hotel, il secondo dopo quello<br />
già inaugurato in viale Spartaco <strong>La</strong>vagnini,<br />
e una sede del Polimoda.<br />
www.manifatturatabacchi.com<br />
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EX MANIFATTURA TABACCHI