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La Toscana nuova ottobre 2019

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Mostre in<br />

Italia<br />

Tre mostre a Fano, Pesaro e Urbino per celebrare<br />

Leonardo, Vitruvio, Raffaello e Raffaellino del Colle<br />

di Elena Maria Petrini / foto Elena Maria Petrini, Luigi Angelucci e courtesy Alessandra Zanchi<br />

(ufficio stampa Sistema Museo)<br />

Dopo il successo delle mostre<br />

Rinascimento Segreto (2017)<br />

e Rossini 150 (2018) e in occasione<br />

dei 500 anni dalla scomparsa<br />

di Leonardo da Vinci e Raffaello Sanzio<br />

(nel 2020), i Comuni di Fano, Pesaro<br />

e Urbino hanno condiviso di concerto<br />

tre mostre con il contributo della Regione<br />

Marche, dei comitati nazionali<br />

per la celebrazione dei 500 anni dalla<br />

morte di Leonardo da Vinci e Raffaello<br />

Sanzio, del Centro Studi Vitruviani<br />

di Fano, dell’Ente Olivieri - Biblioteca<br />

e Musei Oliveriani e dell’organizzazione<br />

curata da Sistema Museo. <strong>La</strong> mostra<br />

di Fano, nel Museo del Palazzo Malatestiano,<br />

è dedicata a Leonardo e Vitruvio:<br />

oltre il cerchio e il quadrato ed<br />

affronta il polimorfo rapporto fra Leonardo<br />

(1452-1519) e il De Architectura<br />

di Vitruvio (I secolo a.C.), proprio a<br />

Fano, luogo dell’unica basilica realizzata<br />

dall’architetto romano (o forse fanese)<br />

Marco Vitruvio Pollione nel centro<br />

storico, sotto le fondamenta dell’attuale<br />

Chiesa di Sant’Agostino. Oltre<br />

ai cinque manoscritti del Codice Atlantico<br />

in cui viene nominato Vitruvio, in<br />

Il professor Vittorio Sgarbi<br />

questa mostra è possibile ammirare<br />

la ricostruzione virtuale<br />

della Basilica vitruviana e delle<br />

macchine Leonardiane come la<br />

balestra gigante interattiva, l’odometro<br />

e l’orologio ad acqua.<br />

L’evento espositivo è a cura di<br />

Francesca Borgo, docente alla<br />

St. Andrews University (la<br />

più antica università scozzese),<br />

Guido Beltramini, docente<br />

e direttore del Centro Internazionale<br />

di Studi di Architettura<br />

Andrea Palladio di Vicenza,<br />

e Paolo Clini, ordinario all’Università<br />

Politecnica delle Marche<br />

(Dipartimento di Ingegneria Civile,<br />

Edile e Architettura di Ancona).<br />

<strong>La</strong> mostra al Palazzo<br />

Mosca di Pesaro, intitolata<br />

Agostino Iacurci. Tracing Vitruvio.<br />

Viaggio onirico tra le pagine<br />

del De Architectura e curata<br />

dal direttore artistico Marcello<br />

Smarrelli con la consulenza scientifica<br />

di Brunella Paolini, vede l’artista<br />

contemporaneo Agostino Iacurci impegnato<br />

a rivisitare il De Architectura<br />

Il professore Paolo Clini insieme al vicepresidente del Centro<br />

Studi Vitruviani di Fano Dino Zacchilli all’interno del chiostro<br />

della Chiesa di Sant’Agostino<br />

di Vitruvio con installazioni policrome<br />

ed elementi architettonici dai forti effetti<br />

chiaroscurali. Infine, quella al Palazzo<br />

Ducale di Urbino, intitolata Da Raffaello.<br />

Raffaellino del Colle con la curatela<br />

di Vittorio Sgarbi, approfondisce l’attività<br />

dell’artista biturgense discepolo<br />

del grande Raffaello Sanzio, restituendogli<br />

la giusta importanza nella storia<br />

dell’arte. Spiega a questo proposito il<br />

professor Sgarbi:«Abbiamo concepito<br />

una mostra monografica come quelle<br />

di <strong>nuova</strong> invenzione, dedicata a un intellettuale,<br />

scrittore, amico di Raffaello:<br />

Raffaellino del Colle, pittore nato a Sansepolcro,<br />

ma pronto, già giovanissimo,<br />

a sentire lo spirito di Raffaello trovandosi<br />

con lui a lavorare nelle stanze vaticane<br />

nel 1517. Spero sia l’occasione<br />

per mostrare un grande artista marchigiano,<br />

pittore inedito, bello e luminoso,<br />

come all’inizio del secolo avvenne per<br />

Lotto». Le tre mostre rimarranno aperte<br />

fino al 13 <strong>ottobre</strong> prossimo.<br />

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LEONARDO, VITRUVIO E RAFFAELLINO

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