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Mostre in<br />
Italia<br />
Tre mostre a Fano, Pesaro e Urbino per celebrare<br />
Leonardo, Vitruvio, Raffaello e Raffaellino del Colle<br />
di Elena Maria Petrini / foto Elena Maria Petrini, Luigi Angelucci e courtesy Alessandra Zanchi<br />
(ufficio stampa Sistema Museo)<br />
Dopo il successo delle mostre<br />
Rinascimento Segreto (2017)<br />
e Rossini 150 (2018) e in occasione<br />
dei 500 anni dalla scomparsa<br />
di Leonardo da Vinci e Raffaello Sanzio<br />
(nel 2020), i Comuni di Fano, Pesaro<br />
e Urbino hanno condiviso di concerto<br />
tre mostre con il contributo della Regione<br />
Marche, dei comitati nazionali<br />
per la celebrazione dei 500 anni dalla<br />
morte di Leonardo da Vinci e Raffaello<br />
Sanzio, del Centro Studi Vitruviani<br />
di Fano, dell’Ente Olivieri - Biblioteca<br />
e Musei Oliveriani e dell’organizzazione<br />
curata da Sistema Museo. <strong>La</strong> mostra<br />
di Fano, nel Museo del Palazzo Malatestiano,<br />
è dedicata a Leonardo e Vitruvio:<br />
oltre il cerchio e il quadrato ed<br />
affronta il polimorfo rapporto fra Leonardo<br />
(1452-1519) e il De Architectura<br />
di Vitruvio (I secolo a.C.), proprio a<br />
Fano, luogo dell’unica basilica realizzata<br />
dall’architetto romano (o forse fanese)<br />
Marco Vitruvio Pollione nel centro<br />
storico, sotto le fondamenta dell’attuale<br />
Chiesa di Sant’Agostino. Oltre<br />
ai cinque manoscritti del Codice Atlantico<br />
in cui viene nominato Vitruvio, in<br />
Il professor Vittorio Sgarbi<br />
questa mostra è possibile ammirare<br />
la ricostruzione virtuale<br />
della Basilica vitruviana e delle<br />
macchine Leonardiane come la<br />
balestra gigante interattiva, l’odometro<br />
e l’orologio ad acqua.<br />
L’evento espositivo è a cura di<br />
Francesca Borgo, docente alla<br />
St. Andrews University (la<br />
più antica università scozzese),<br />
Guido Beltramini, docente<br />
e direttore del Centro Internazionale<br />
di Studi di Architettura<br />
Andrea Palladio di Vicenza,<br />
e Paolo Clini, ordinario all’Università<br />
Politecnica delle Marche<br />
(Dipartimento di Ingegneria Civile,<br />
Edile e Architettura di Ancona).<br />
<strong>La</strong> mostra al Palazzo<br />
Mosca di Pesaro, intitolata<br />
Agostino Iacurci. Tracing Vitruvio.<br />
Viaggio onirico tra le pagine<br />
del De Architectura e curata<br />
dal direttore artistico Marcello<br />
Smarrelli con la consulenza scientifica<br />
di Brunella Paolini, vede l’artista<br />
contemporaneo Agostino Iacurci impegnato<br />
a rivisitare il De Architectura<br />
Il professore Paolo Clini insieme al vicepresidente del Centro<br />
Studi Vitruviani di Fano Dino Zacchilli all’interno del chiostro<br />
della Chiesa di Sant’Agostino<br />
di Vitruvio con installazioni policrome<br />
ed elementi architettonici dai forti effetti<br />
chiaroscurali. Infine, quella al Palazzo<br />
Ducale di Urbino, intitolata Da Raffaello.<br />
Raffaellino del Colle con la curatela<br />
di Vittorio Sgarbi, approfondisce l’attività<br />
dell’artista biturgense discepolo<br />
del grande Raffaello Sanzio, restituendogli<br />
la giusta importanza nella storia<br />
dell’arte. Spiega a questo proposito il<br />
professor Sgarbi:«Abbiamo concepito<br />
una mostra monografica come quelle<br />
di <strong>nuova</strong> invenzione, dedicata a un intellettuale,<br />
scrittore, amico di Raffaello:<br />
Raffaellino del Colle, pittore nato a Sansepolcro,<br />
ma pronto, già giovanissimo,<br />
a sentire lo spirito di Raffaello trovandosi<br />
con lui a lavorare nelle stanze vaticane<br />
nel 1517. Spero sia l’occasione<br />
per mostrare un grande artista marchigiano,<br />
pittore inedito, bello e luminoso,<br />
come all’inizio del secolo avvenne per<br />
Lotto». Le tre mostre rimarranno aperte<br />
fino al 13 <strong>ottobre</strong> prossimo.<br />
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LEONARDO, VITRUVIO E RAFFAELLINO