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Firenze<br />
Mostre<br />
Biennale Internazionale dell’Etruria<br />
A Palazzo Bastogi una collettiva dedicata a Firenze e<br />
alla sua anima etrusca<br />
di Fabrizio Borghini / foto Rosanna Ossola<br />
Nelle prestigiose sale di Palazzo<br />
Bastogi, col patrocinio e la<br />
collaborazione della presidenza<br />
del Consiglio Regionale della <strong>Toscana</strong>,<br />
si è svolta dall’11 al 26 settembre<br />
la mostra dal titolo Firenze e la sua anima<br />
etrusca. Dopo la prima presentazione<br />
del progetto tenutasi lo scorso mese<br />
di marzo a Roma con un’esposizione e<br />
un convegno nelle sale del Primo Municipio,<br />
la Biennale Internazionale dell’Etruria<br />
(BIE), ideata e organizzata da<br />
Quirino Martellini, ha fatto tappa a Firenze<br />
con una mostra che ha visto armoniosamente<br />
raggruppati artisti di<br />
area toscana e di altri territori, anche<br />
internazionali. Nomi di rilievo ed opere<br />
di alta qualità che hanno sintetizzato<br />
efficacemente quanto le radici<br />
storiche siano determinanti<br />
nel linguaggio artistico. <strong>La</strong><br />
mostra suggeriva un percorso<br />
nel tempo, partendo da un richiamo<br />
all’antico e procedendo<br />
con una progressione verso<br />
una visione contemporanea<br />
e futuristica. E’ stata messa<br />
in prima luce la scultura, con<br />
opere di artisti che hanno sottolineato<br />
il legame con il territorio<br />
e con la cultura etrusca,<br />
a cominciare da Claudio Capotondi,<br />
nativo di Tarquinia, che<br />
in età giovanile venne incaricato<br />
di eseguire una copia dei Cavalli<br />
Alati conservati al Museo<br />
Un'opera di Matteo Baroni<br />
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BIENNALE INTERNAZIONALE