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INCHIESTA<br />
Da sinistra, Antinori nel Chianti Classico,<br />
Il Bruciato (Guado al Tasso) e Stefano Leone<br />
ANTINORI<br />
FIDUCIA ai clienti fedeli<br />
Più Paesi, meno rischi. La presenza<br />
in 160 mercati mondiali<br />
ha inizialmente permesso al<br />
gruppo Antinori di superare, anche<br />
attraverso la distribuzione in gdo,<br />
la dipendenza da quelle che vengono<br />
considerate le zone cruciali per<br />
l’export. “Senza avere quella ‘urgenza’<br />
di dover vendere che rischia di<br />
essere controproducente”, precisa<br />
il direttore commerciale mondo<br />
Stefano Leone. “Il nostro interesse<br />
– aggiunge – si rivolgerà quindi<br />
verso tutti i Paesi dove oggi già lavoriamo<br />
e che vedono momentaneamente<br />
prevalere quei mercati dove il<br />
sistema di distribuzione è controllato<br />
dai monopoli di Stato, dalla presenza<br />
di gruppi della distribuzione<br />
moderna interessati a offrire prodotti<br />
di qualità ai propri clienti, e<br />
quei Paesi che permettono un’offerta<br />
online più sviluppata e usufruibile<br />
da parte dei consumatori. Questi,<br />
se la situazione complessiva dovesse<br />
perdurare, sembrano essere i mercati<br />
che potranno dare una risposta più<br />
immediata”. I primi mesi dell’estate<br />
vedranno una contrazione certa<br />
per i vini bianchi e rosati, prodotti<br />
che ancora oggi godono, o in questo<br />
caso soffrono, di consumi fortemente<br />
stagionalizzati e particolarmente<br />
alti nel canale horeca. Come<br />
reagire? “Pensare a qualche azione<br />
per recuperare le vendite di queste<br />
“Azioni mirate<br />
per bianchi e rosati,<br />
i vini dell’estate”<br />
due tipologie di vino è obbligatorio<br />
– afferma Leone – ma devono essere<br />
azioni mirate, limitate nel tempo e<br />
soprattutto proposte a chi veramente<br />
si voglia e si possa impegnare a<br />
lavorare con noi. Si deve stare anche<br />
attenti a non forzare troppo; trasferire<br />
gli stock dal proprio magazzino<br />
a quello dei nostri importatori o<br />
clienti sarebbe un errore grandissimo”.<br />
In Antinori affermano che verrà<br />
fatto tutto il possibile per aiutare<br />
i ristoranti e che “la vera cosa di cui<br />
si dovranno riempire i locali sono i<br />
clienti”, non certo i vini. Quanto<br />
ai singoli clienti, il gruppo tenderà<br />
a presidiare quelli più consolidati<br />
perché, precisa Leone: “Se non si è<br />
già presenti, difficilmente si avrà la<br />
possibilità di poterci arrivare oggi<br />
in certi mercati e da certi clienti.<br />
Solo chi ha lavorato bene negli anni<br />
precedenti riuscirà a passare questo<br />
momento in modo meno complicato<br />
ma pur sempre difficile”. Sarà<br />
quindi un anno difficile, e l’errore<br />
più grave che si può fare nell’affrontarlo<br />
sarà quello di lavorare pensando<br />
solamente al risultato del <strong>2020</strong>.<br />
Previsioni a fine anno? L’incertezza<br />
è troppo grande per poter esprimere,<br />
da parte del gruppo, una stima<br />
reale.<br />
12 PAMBIANCO WINE&FOOD Giugno/Luglio <strong>2020</strong>