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DOSSIER<br />
LIDI in fase 2<br />
di Giulia Sciola<br />
SANIFICAZIONE E<br />
DISTANZIAMENTO<br />
IMPORRANNO UN CALO<br />
FINO AL 60% DELLA<br />
CAPACITÀ RICETTIVA<br />
DEGLI STABILIMENTI<br />
BALNEARI, CHE<br />
VEDRANNO UNA<br />
DECIMAZIONE DELLE<br />
PRESENZE STRANIERE<br />
TRAINANTI PER IL LUSSO.<br />
MA L’OFFERTA NON SI<br />
ABBASSA, PERCHÉ SI<br />
GUARDA AL FUTURO<br />
dei lidi si apre all’insegna dell’adattamento dell’attività<br />
alle nuove norme igienico sanitarie che tentano di arginare<br />
la diffusione del Covid-19. Impossibile, concordano i player<br />
L’estate<br />
intervistati da <strong>Pambianco</strong> Magazine <strong>Wine</strong> & <strong>Food</strong>, tracciare<br />
stime sull’andamento dei prossimi mesi e su una stagione accorciata,<br />
che non ingranerà prima di metà luglio e dovrà fare a meno dei turisti<br />
stranieri. A emergere, però, è la volontà delle più note realtà italiane<br />
di confermare la qualità delle proposte di hospitality e di ristorazione.<br />
Una strategia di coerenza che guarda al futuro, a una normalizzazione<br />
stimata per il 2021. “È difficile fare previsioni – ha raccontato Antonio<br />
Capacchione, presidente Sindacato Italiano Balneari aderente a<br />
Confcommercio – ma da più parti si concorda che per tornare alla<br />
normalità sarà necessario attendere molti mesi e, soprattutto, che il<br />
vaccino sia pronto e disponibile. In particolare, la crisi sanitaria ed<br />
economica ha condizionato pesantemente il settore turismo. Nel<br />
<strong>2020</strong> in Italia assisteremo prevalentemente a un fenomeno domestico,<br />
38 PAMBIANCO WINE&FOOD Giugno/Luglio <strong>2020</strong>