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INCHIESTA<br />
Da sinistra, Marco Gobbi, i terrazzamenti in Valtellina di Nino Negri e l’Amarone Proemio di Santi<br />
GRUPPO ITALIANO VINI<br />
DIFESA nei mercati top5<br />
Lo scenario per Gruppo Italiano<br />
Vini, leader nazionale<br />
del settore con 406 milioni di<br />
ricavi nel 2019 (che diventano 624<br />
considerando anche il fatturato della<br />
controllante Cantine Riunite &<br />
Civ), si basa su pochi dati certi ed è<br />
fortemente ipotetico, perché a maggio<br />
non esistevano ancora elementi<br />
sufficienti per fare previsioni. Se tutto<br />
dovesse andar bene, senza seconde<br />
ondate di contagio, il direttore<br />
commerciale Marco Gobbi vede da<br />
un lato la continuità nelle vendite in<br />
gdo e una ripartenza molto complessa<br />
per l’horeca, che rappresenta un<br />
terzo del business complessivo per<br />
il gruppo di Calmasino (Verona).<br />
“Ma in termini di incasso – precisa<br />
Gobbi – un crollo dell’horeca non si<br />
può compensare con la crescita della<br />
gdo, perché parliamo di vini che<br />
possono uscire in carta a 100 dollari<br />
e oltre”. I mesi più critici saranno<br />
maggio e giugno, mentre da luglio<br />
potrebbe iniziare lentamente il recupero<br />
e l’ultimo quarter <strong>2020</strong> è dato<br />
in netta ripresa, pur rimanendo negativo<br />
nel confronto con il 2019. Risultato<br />
finale? “Voglio pensare a un<br />
calo double digit non troppo alto,<br />
avendo chiuso piuttosto bene il primo<br />
trimestre dell’anno”. Intanto le<br />
azioni più importanti saranno rivolte<br />
ai cinque mercati che, messi assieme,<br />
rappresentano l’80% del business<br />
complessivo ovvero Stati Uniti, Canada,<br />
Gran Bretagna, Germania e<br />
Italia. “Attendersi riprese consistenti<br />
nei Paesi per noi secondari, in questo<br />
“La rivelazione<br />
dell’anno?<br />
Sarà la Germania”<br />
momento, non sarebbe realistico”,<br />
precisa il direttore commerciale. I<br />
vini di fascia alta saranno i più penalizzati,<br />
quelli di prezzo accessibile<br />
venduti in gdo daranno soddisfazione.<br />
Tra i marchi, le migliori performance<br />
dovrebbero riguardare Bolla<br />
e Cavicchioli per l’Italia, Folonari e<br />
Bolla per gli Stati Uniti, Lamberti in<br />
Germania. Nel mercato tedesco si attende<br />
inoltre un buon risultato per i<br />
marchi top di gamma (Nino Negri,<br />
Monaci, Santi, Re Manfredi, Rapitalà)<br />
a seguito di un nuovo accordo di<br />
distribuzione per l’horeca che tornerà<br />
a dare frutti nel secondo semestre. E<br />
da settembre, si prepara un forte lancio<br />
in Italia e all’estero per il brand<br />
Nino Negri, ma anche per Santi negli<br />
Usa con volumi significativi in<br />
horeca. Gli Stati Uniti sono il primo<br />
mercato estero di Giv con una quota<br />
del 18%, seguiti a ruota dal Canada,<br />
ma nel <strong>2020</strong> la rivelazione in termini<br />
di vendite potrebbe essere l’area tedesca.<br />
“In sostanza – conclude Gobbi<br />
– quel che di positivo sta avvenendo<br />
in Germania, così come in Canada<br />
e nella gdo italiana, verrà offuscato<br />
dai risultati negativi emersi altrove.<br />
La nostra risposta è: quando il forte<br />
è sotto attacco, si difende il forte e<br />
non si mandano le truppe altrove.<br />
Guardiamo quindi al blockbuster del<br />
nostro business”.<br />
16 PAMBIANCO WINE&FOOD Giugno/Luglio <strong>2020</strong>