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MERCATO<br />
In alto, da sinistra: Birra Nazionale di Baladin, la lager di New Yorker,<br />
Audace di 32 Via dei Birrai. In basso, linea di imbottigliamento di Collesi<br />
euro”. Bar e ristoranti sono letteralmente in<br />
ginocchio. Il mercato del fuori casa italiano,<br />
che a fine 2019 ha sviluppato un giro di affari<br />
complessivo di 86 miliardi, è uno degli assi<br />
portanti dell’economia, un emblema del made<br />
in Italy. È un dovere proteggerlo e rilanciarlo”.<br />
Per questo Birra Peroni, che aveva chiuso il<br />
2019 con ricavi netti per 445 milioni di euro<br />
(+6%), ha accordato agevolazioni finanziarie<br />
per 20 milioni di euro ai distributori del<br />
canale horeca. L’azienda osserva invece il trend<br />
positivo di gdo e negozi di vicinato: “Hanno<br />
registrato un iniziale +20% legato alle scorte,<br />
poi si sono stabilizzati su valori in linea con lo<br />
storico”. L’export sta invece subendo perdite<br />
significative. Heineken (24 miliardi di ricavi<br />
globali per una produzione di 240 milioni<br />
di ettolitri nel 2019) ha osservato una lieve<br />
crescita dall’inizio del lockdown nella grande<br />
distribuzione, non in grado di compensare il<br />
calo nell’horeca. Nella distribuzione moderna<br />
“stanno cambiando il carrello e i luoghi<br />
di approvvigionamento – specificano da<br />
Heineken Italia – e i centri studi attribuiscono<br />
al mercato della birra un aumento di circa<br />
il 10% a valore, con la crescita guidata dalle<br />
specialità. L’horeca è invece uno dei mercati<br />
più colpiti in seguito alle restrizioni imposte;<br />
vale il 40% del mercato in termini di volumi,<br />
ma porta molto più valore”.<br />
Giugno/Luglio <strong>2020</strong> PAMBIANCO WINE&FOOD 73