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Novembre

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Personaggi

Tiziano Panconi

Una vita fra i Macchiaioli e Boldini

Il 5 dicembre apre al Mart di Rovereto la grande mostra Boldini, il piacere

di Daniela Pronestì

Tiziano Panconi, storico dell’arte

ottocentista, una vita dedicata

allo studio dei macchiaioli e

di Giovanni Boldini, dei quali è ritenuto

la massima autorità, è in procinto di

inaugurare la sua quinta grande mostra

dedicata al più internazionale fra

i pittori italiani dell’Ottocento: Boldini.

La mostra, la cui inaugurazione è stata

posticipata dal 14 novembre al 5 dicembre

per via delle recenti chiusure

dovute all’emergenza sanitaria, presenta

una ricchissima selezione di opere, quasi

centosettanta, provenienti dalle maggiori

collezioni private e musei, fra i quali la

Galleria degli Uffizi, Palazzo Pitti, il Museo

Boldini di Ferrara, Capodimonte e

molti altri, e si pone fra le esposizioni italiane

di punta del 2020-21.

Credevamo che il successo della mostra

su Boldini a Roma e Venaria Reale

nel 2017-18, con i suoi 220.000 visitatori,

avesse creato in lei un senso di appagamento

e invece la ritroviamo dove

ci eravamo lasciati, cioè sullo stesso

terreno ma ad affrontare una nuova

sfida…

Questo evento nasce dal concorso di diverse

circostanze. In primo luogo “il popolo

delle mostre” reclama a gran voce

Boldini e si fa sentire scrivendo costantemente

lettere ed email di esortazione per

poter tornare ad ammirarlo in un periodo

in cui, fra l’altro, il Museo Boldini di Ferrara

è chiuso per restauri. L’altro è la ricorrenza,

nel 2021, del novantesimo anno dalla morte

(1931) del grande maestro italo-francese

che non poteva che essere sottolineata

con un evento dedicato che fra l’altro ne

precede un altro, cioè la mostra al Petit Palais

di Parigi (30 marzo - 30 giugno 2021),

perché anche la Francia ha voluto onorare

uno dei più grandi artisti del XIX secolo che

proprio oltralpe fece la sua fortuna.

Questa mostra nasce da un’idea di Vittorio

Sgarbi, che l’ha voluta, insieme a

quella di Caravaggio, per inaugurare la

sua stagione di presidenza del Mart.

Quali sono le novità rispetto al passato?

Questa mostra nasce in effetti dall’incontro

fra me e Vittorio ed è la risposta italiana alla

mostra di Parigi che nel titolo associa il

nome di Boldini a quello di Marcel Proust,

Tiziano Panconi con il ritratto scultoreo di Boldini

opera di Vincenzo Gemito

mentre in quella del Mart è legato a Gabriele

d’Annunzio. Ovvero abbiamo voluto

evidenziare come Boldini, al suo arrivo

in terra francese, fosse già un grande maestro

internazionale, avendo portato con sé

un bagaglio culturale solido e ben strutturato

e soprattutto quasi impermeabile alle

coeve spinte impressioniste. Ci è parso

insomma che il confronto letterario con

D’Annunzio, appartenente fra l’altro alla generazione

precedente di Proust, questi nato

nel 1871, cioè l’anno di arrivo a Parigi di

Boldini, fosse più calzante, soprattutto per

la definizione di quel clima decadentista nel

quale Boldini fu non soltanto un maestro

ma un antesignano. D’Annunzio fu autore

di un romanzo in questo senso emblematico,

Il piacere, nel quale narra gli intrighi e la

vita lasciva degli ambienti dell’alta società.

Gli stessi dove vivevano le donne sensuali

di Boldini.

Una grande mostra e quindi un grande

investimento economico in periodo di

Covid. Come mai?

La tenda rossa

Questa è la vera scommessa del Mart di

Sgarbi che ha reagito tenendo alto il vessillo

identitario della cultura anche nelle

difficoltà. Quindi in questa occasione

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TIZIANO PANCONI

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