05.12.2020 Views

Dicembre+inserto Pola

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al mio caro letto. È stata una giornata

piuttosto faticosa, ce ne sono stati

tanti di giorni faticosi in questo 2020,

ma il regalo che mi ha fatto Mara, devo

ammettere, mi ha restituito un po’

di serenità. Sono molto stanca, forse

sarà più facile entrare nel mondo dei

sogni...Cos’è questo bussare delicato

alla porta? È aperta… Forse sto già

dormendo. Voglio rannicchiarmi ancora

di più sotto le coperte… Ma chi è

che continua a bussare con così tanta

insistenza? Vorrei quasi fare finta di

non sentire ma istintivamente

volto la testa seguendo il

rumore. Non riesco a capire

cosa mi stia capitando.

Sto diventando matta? Eh,

penso proprio di sì. Ho sentito

spesso parlare della sindrome

di Stendhal… ma via,

non è possibile, devo fermare

la mente e aprire molto bene

gli occhi, ecco, sì, proprio

così… «Oh! Brava, finalmente

gli hai aperti gli occhi! Sono

proprio io. Quest’anno non mi

aspettavi vero?». Il Babbo Natale

che mi ha dipinto Mara?

Come può essersi materializzato

in questo modo? «La tua

amica ha insistito molto perché

venissi a portarti un dono

speciale». Cosa? Ma... «Guarda...».

Guardare? No, no, non

voglio più guardare, anzi li voglio

proprio richiudere gli occhi...

Testa mia aiutami, tutto

questo non può essere reale,

non ci credo, no, non ci credo.

«Mammina? Su, svegliati.

Ma quante volte hai gridato

che ti manchiamo da morire e

allora siamo venute. Ti sentivi

sola vero? Siamo tornate per

ricordarti che non ti abbiamo

dimenticata, come puoi avere

pensato una cosa simile?

Ci siamo e ci saremo sempre

per te. Sempre. Devi crederlo,

mamma. Credilo, e non scordarlo

mai. Prometticelo...».

«Sono così serene, non le fare

soffrire, svelta, asciugati le lacrime,

e guardale: lo vedi come

sono belle?». Ma che cosa

mi sta capitando? Non posso

parlare e vorrei gridare: «Ve lo

prometto, ve lo prometto!». Non riesco

a muovermi e non le posso toccare,

non le posso abbracciare... Mi

asciugo in fretta le lacrime e, con tutta

la forza che mi resta mi alzo dal letto,

mi dirigo velocemente verso la camera

delle mie ragazze, entro… e vedo

quel meraviglioso dipinto di Babbo

Natale, appeso al muro, che mi sorride,

sornione, con gli occhi che gli brillano

come due diamanti e con la mano

sinistra inguantata, con un candido

guanto bianco, semichiusa, ma con il

Mara Faggioli, Cartolina di Natale, olio su tela

dito indice allungato, appoggiato verticalmente

sull’ampia bocca, ornata da

bellissimi baffi anch’essi bianchi, talmente

diretto verso l’alto, da impormi,

dolcemente, di fare “silenzio”. Così, in

punta di piedi, rasserenata, mentre la

testa mi volteggia leggera, torno lentamente

nel mio caldo letto e... in questa

inaspettata, artistica, magica notte

di Natale, sogno. Sogno uno straordinario

cielo stellato, così affascinante,

così luminoso, così infinito, da colmare

in un unico sogno, tutti i miei sogni.

RACCONTI DI NATALE

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