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syndicom rivista N.20

Da molto tempo ci impegniamo per i diritti dei lavoratori della logistica, delle telecomunicazioni e dei media. Le buone condizioni di lavoro sono, e sono sempre state, il risultato di successi raggiunti insieme. Entra anche tu nel nostro movimento e crea il tuo futuro insieme a noi. L''unione fa la forza!

Da molto tempo ci impegniamo per i diritti dei lavoratori della logistica, delle telecomunicazioni e dei media. Le buone condizioni di lavoro sono, e sono sempre state, il risultato di successi raggiunti insieme. Entra anche tu nel nostro movimento e crea il tuo futuro insieme a noi. L''unione fa la forza!

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«Se si vuole che qualcosa cambi, non si può semplicemente<br />

stare a guardare, ma bisogna essere attivi» Simon Kiener<br />

17<br />

Illustratori al nastro di partenza<br />

Con un’assemblea online, è stata celebrata ufficialmente la fondazione<br />

della nuova categoria professionale. Con le voci, le idee,<br />

l’entusiasmo e le preoccupazioni dei professionisti del settore.<br />

Sinergie con il sindacato<br />

È pertanto possibile approfittare delle<br />

conoscenze e dell’esperienza di <strong>syndicom</strong>,<br />

che si impegna ad esempio nel<br />

settore della stampa per un contratto<br />

collettivo di lavoro e per il rafforzamento<br />

degli operatori dei media freelance.<br />

Inoltre, grazie a <strong>syndicom</strong> si ottiene<br />

un’importanza politica, ha<br />

affermato Nadja Baltensweiler, che fa<br />

parte del team ristretto della categoria<br />

professionale delle illustratrici e degli<br />

illustratori. «Se ci riuniamo sotto questo<br />

nome, potremo far sentire la nostra<br />

voce» .<br />

Tutto ha avuto inizio con un manifesto<br />

sottoscritto da otto persone (come abbiamo<br />

raccontato sul numero 18). Ora<br />

le illustratrici e gli illustratori fanno<br />

ufficialmente parte del sindacato <strong>syndicom</strong>:<br />

il 13 novembre la nuova categoria<br />

professionale ha celebrato, in<br />

occasione di un evento virtuale, la sua<br />

fondazione all’interno del settore Comunicazione<br />

visiva di <strong>syndicom</strong>. Circa<br />

50 persone interessate hanno assistito<br />

all’evento online confrontandosi assiduamente.<br />

Si è parlato ad esempio dei<br />

servizi di <strong>syndicom</strong> dedicati ai membri<br />

(dalla consulenza alla rappresentanza<br />

degli interessi passando per la<br />

protezione giuridica ), ma anche degli<br />

obiettivi e delle esigenze che le illustratrici<br />

e gli illustratori intendono affrontare<br />

in futuro.<br />

Le esigenze della nuova categoria<br />

Il gruppo può già poggiare su una solida<br />

base: il sito web «How the f*ck do I<br />

survive?» fornisce informazioni sul lavoro<br />

autonomo, lo «Starter-Kit» elaborato<br />

dal gruppo ristretto contiene diversi<br />

documenti per l’organizzazione<br />

del lavoro, come ad esempio dei modelli<br />

per i preventivi, le fatture o la contabilità.<br />

«Voi avete posto le fondamenta,<br />

ora possiamo vedere quali sono i<br />

temi più urgenti da affrontare insieme»,<br />

ha affermato Michael Moser, segretario<br />

centrale di <strong>syndicom</strong>.<br />

Era chiaro sin dall’inizio che ci fosse<br />

una grande esigenza di confronto e<br />

Ad agosto si erano incontrati 8 illustratori, ora il<br />

gruppo della categoria è una realtà. (© <strong>syndicom</strong>)<br />

di collegamento in rete. Ciò sarebbe<br />

potuto avvenire attraverso incontri, forum,<br />

eventi online oppure laboratori,<br />

queste solo alcune delle idee proposte.<br />

Un’ulteriore esigenza era quella di<br />

chiarire e rafforzare la posizione della<br />

categoria: molti membri auspicavano<br />

migliori informazioni in materia di tariffe,<br />

diritti d’uso e contratti quadro,<br />

in modo da non essere messi gli uni<br />

contro gli altri nell’assegnazione degli<br />

incarichi, e affinché i newcomer della<br />

professione non abbiano un influsso<br />

negativo sul mercato o non vengano<br />

sfruttati.<br />

Una bella energia positiva<br />

È inoltre emerso il desiderio di un perfezionamento<br />

a livello di contenuti,<br />

non solo per illustratori all’inizio della<br />

carriera, ma anche per professionisti<br />

con esperienza. «Tutti i membri devono<br />

poterne beneficiare, anche le persone<br />

già affermate nel settore», ha affermato<br />

Rina Jost del gruppo ristretto<br />

dei primi otto ad aver sottoscritto il<br />

manifesto. Si è parlato di temi come la<br />

protezione giuridica professionale, la<br />

cassa pensioni e le assicurazioni collettive,<br />

ma non da ultimo si sono tenute<br />

anche discussioni concettuali,<br />

come ad esempio la riflessione critica<br />

relativa alla parità dei sessi o al razzismo<br />

nelle illustrazioni.<br />

«Il sindacato è in definitiva ciò che<br />

ne fanno le persone», ha affermato Simon<br />

Kiener, anch’egli appartenente al<br />

gruppo ristretto. «Se si vuole che qualcosa<br />

cambi, non si può semplicemente<br />

stare a guardare, ma bisogna essere<br />

attivi». Come dimostrato dall’evento<br />

di fondazione, la motivazione e l’interesse<br />

non mancano.<br />

Eva Hirschi<br />

L’evento si può vedere online:<br />

<strong>syndicom</strong>.ch/illumitglieder<br />

Più violenza domestica<br />

dovuta al lockdown<br />

Patrizia Mordini è responsabile per le pari opportunità<br />

e membro del Comitato Direttivo<br />

Quando in primavera è iniziato il lockdown,<br />

gli esperti hanno messo in guardia<br />

che il confinamento avrebbe potuto<br />

provocare un aumento della<br />

violenza domestica, che rappresenta<br />

già una triste realtà quotidiana. Nel<br />

2019 sono stati segnalati dalla polizia<br />

19’669 reati, di cui 79 tra omicidi o tentati<br />

omicidi. Circa la metà dei reati si è<br />

verificata in unioni domestiche esistenti.<br />

I tre quarti delle vittime sono<br />

donne. A giugno, la task force della<br />

Confederazione ha riferito che il temuto<br />

aumento non si è verificato. È<br />

stata però ignorata la segnalazione dei<br />

centri per l’aiuto alle vittime secondo<br />

cui in alcuni Cantoni si è registrato un<br />

aumento delle consulenze, come<br />

emerge dalle segnalazioni della polizia.<br />

Ad esempio, la polizia cantonale<br />

di Zurigo riferisce di circa il 10% di casi<br />

in più rispetto all’anno precedente e<br />

anche a Berna si segnala una tendenza<br />

in netta crescita. Gli esperti presumono<br />

che questo aumento sia collegato<br />

alla crisi da coronavirus: l’incertezza,<br />

la paura di perdere il posto di lavoro, il<br />

telelavoro o la quarantena in piccole<br />

abitazioni sono alcuni dei fattori. <strong>syndicom</strong><br />

lotta per buone condizioni di<br />

lavoro e sostiene l’attuale campagna<br />

«16 giorni contro la violenza sulle donne»<br />

dell’ONG cfd. La task force deve<br />

agire rapidamente e adottare le misure<br />

necessarie. Poiché ogni atto di violenza<br />

domestica è un atto di troppo.

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