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syndicom rivista N.20

Da molto tempo ci impegniamo per i diritti dei lavoratori della logistica, delle telecomunicazioni e dei media. Le buone condizioni di lavoro sono, e sono sempre state, il risultato di successi raggiunti insieme. Entra anche tu nel nostro movimento e crea il tuo futuro insieme a noi. L''unione fa la forza!

Da molto tempo ci impegniamo per i diritti dei lavoratori della logistica, delle telecomunicazioni e dei media. Le buone condizioni di lavoro sono, e sono sempre state, il risultato di successi raggiunti insieme. Entra anche tu nel nostro movimento e crea il tuo futuro insieme a noi. L''unione fa la forza!

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22 Politica<br />

Lavorare in home office,<br />

che cosa dice la legge<br />

Il telelavoro solleva molte<br />

questioni giuridiche. Kurt<br />

Pärli, specialista di diritto<br />

del lavoro all’Università di<br />

Basilea, prende posizione.<br />

Testo: Miriam Berger<br />

Foto: Nicolas Gysin<br />

Il nostro studio sul telelavoro condotto<br />

da gfs.bern ha dimostrato che<br />

molti lavoratori vedono positivamente<br />

questa forma di lavoro. Presso<br />

Swisscom più dell’80% degli intervistati<br />

desidera svolgere almeno<br />

il 50% del proprio carico di lavoro da<br />

casa. I lavoratori possono far valere<br />

un diritto generale al telelavoro?<br />

Lo abbiamo chiesto al prof. Pärli:<br />

«Né dalla legge sul lavoro né dal<br />

diritto contrattuale è possibile<br />

desumere un diritto generale al telelavoro,<br />

che può tuttavia essere concordato<br />

contrattualmente. Al di là<br />

del singolo rapporto di lavoro, i diritti<br />

al telelavoro possono essere ancorati<br />

anche nei contratti collettivi<br />

di lavoro. Nell’attuale crisi da coronavirus<br />

il Consiglio federale consiglia<br />

vivamente di lavorare, laddove<br />

possibile, in home office. Anche<br />

questo non comporta un diritto individuale<br />

al telelavoro».<br />

Chi deve sostenere i costi per il<br />

materiale, gli strumenti di lavoro e<br />

altre spese per l’home office?<br />

Secondo l’art. 327 cpv. 1 del CO i datori<br />

di lavoro devono dotare i lavoratori<br />

degli strumenti e del materiale<br />

necessari per svolgere il loro lavoro,<br />

salvo disposizioni o consuetudini<br />

contrarie. L’art. 327 cpv. 2 del CO<br />

stabilisce un adeguato diritto di risarcimento<br />

qualora i lavoratori si<br />

procurino autonomamente gli strumenti<br />

di lavoro. Rientrano<br />

nell’art. 327 del CO in particolare<br />

l’acquisto e l’ammortamento di PC/<br />

notebook, stampante e telefono cellulare.<br />

L’art. 327a del CO regola il<br />

rimborso spese. Secondo l’art. 327a<br />

cpv. 1 del CO i datori di lavoro sono<br />

tenuti a rimborsare ai lavoratori tutte<br />

le spese necessarie allo svolgimento<br />

del loro lavoro. L’art. 327a<br />

cpv. 2 del CO consente una compensazione<br />

forfettaria. Rientrano tra le<br />

«spese» ai sensi dell’art. 327a del<br />

CO, le spese per il locale di lavoro, la<br />

corrente, il riscaldamento, l’abbonamento<br />

e le spese di collegamento<br />

a Internet e la telefonia nonché le<br />

spese per la manutenzione e la riparazione<br />

degli strumenti di lavoro.<br />

Qualora in caso di un accordo parziale<br />

di telelavoro il datore di lavoro<br />

mettesse a disposizione in ufficio<br />

un PC, una stampante e anche un telefono<br />

cellulare, per l’utilizzo di tali<br />

dispositivi in telelavoro vale quanto<br />

segue: se il lavoratore ha a disposizione<br />

un portatile e il lavoratore lavora<br />

da casa (seppure con autorizzazione)<br />

su un dispositivo privato, non<br />

sussiste alcun diritto al rimborso<br />

spese da parte dei datori di lavoro.<br />

Ma se in ufficio esiste solo un PC fisso,<br />

i datori di lavoro devono mettere<br />

a disposizione del lavoratore un dispositivo<br />

da usare in telelavoro oppure<br />

partecipare alle spese (ai sensi<br />

dell’art. 327 cpv. 1 e 2 CO). Questo<br />

vale anche nel caso in cui i lavoratori<br />

in ufficio abbiano solo un telefono<br />

fisso. Per quanto riguarda la partecipazione<br />

dei lavoratori, ad aprile<br />

2019 il Tribunale federale ha adottato<br />

un’importante decisione: se non<br />

viene messa a disposizione alcuna<br />

postazione di lavoro idonea e permanente,<br />

esiste un diritto alla partecipazione<br />

finanziaria alle spese di<br />

affitto da parte del datore di lavoro.<br />

È dubbio, invece, l’obbligo di rimborso<br />

qualora il datore di lavoro<br />

accetti il telelavoro su richiesta del<br />

lavoratore. Se i lavoratori hanno a<br />

disposizione in qualsiasi momento<br />

una postazione in azienda, i datori<br />

di lavoro non sono tenuti ad alcun<br />

rimborso nei confronti dei lavoratori.<br />

A risentirne sono i contatti sociali e<br />

l’ergonomia, inoltre i lavoratori in<br />

home office fanno fatica a staccare<br />

la spina e a riposarsi. Chi è responsabile<br />

della protezione della salute?<br />

In linea di principio, il telelavoro<br />

non cambia nulla dei doveri del da-

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