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syndicom rivista N.20

Da molto tempo ci impegniamo per i diritti dei lavoratori della logistica, delle telecomunicazioni e dei media. Le buone condizioni di lavoro sono, e sono sempre state, il risultato di successi raggiunti insieme. Entra anche tu nel nostro movimento e crea il tuo futuro insieme a noi. L''unione fa la forza!

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«Le soluzioni di partenariato sociale consentono di gestire i risvolti negativi del telelavoro, come<br />

l’isolamento sociale e lo sconfinamento tra lavoro e tempo libero. Anche questioni come la sorveglianza<br />

e la protezione della salute possono essere trattate a livello di Contratto collettivo»<br />

23<br />

tore di lavoro in merito al rispetto<br />

delle disposizioni della legge sul lavoro<br />

in materia di protezione della<br />

salute. Anche il dovere contrattuale<br />

di protezione della personalità<br />

(art. 328 CO) e di protezione dei dati<br />

(art. 328b CO) si applica parimenti<br />

al telelavoro.<br />

Ma come è possibile controllare la<br />

protezione della salute durante il<br />

telelavoro? Il datore di lavoro deve<br />

venire a casa mia a controllare?<br />

Questa è una bella sfida. Relativamente<br />

semplice è il controllo del rispetto<br />

degli orari di lavoro massimi<br />

previsti dalla legge nonché dei divieti<br />

del lavoro notturno e domenicale.<br />

Il lavoro al computer lascia tracce<br />

anche nel telelavoro. Dato che il datore<br />

di lavoro ha l’obbligo di garantire<br />

che queste disposizioni vengano<br />

rispettate, può e deve effettuare i rispettivi<br />

controlli. Questi controlli<br />

del datore di lavoro (come pure delle<br />

autorità) a casa falliscono però al cospetto<br />

della tutela della sfera privata.<br />

Ma anche i lavoratori sono tenuti<br />

a dare seguito alle istruzioni del datore<br />

di lavoro in materia di protezione<br />

della salute, sia in azienda che in<br />

home office.<br />

Nel telelavoro vita privata e lavorativa<br />

non sono chiaramente separabili.<br />

Questo, a lungo andare, è stressante<br />

e può avere conseguenze sulla salute<br />

e causare inadempimenti. Cosa<br />

prevede la legge a proposito della<br />

protezione dei lavoratori? L’orario<br />

di lavoro deve essere registrato?<br />

Il trasferimento del luogo di lavoro<br />

dall’azienda all’abitazione privata<br />

non cambia nulla in termini di validità<br />

delle disposizioni sull’orario di<br />

lavoro; il lavoro notturno e il lavoro<br />

domenicale sono vietati oppure<br />

soggetti ad autorizzazione e gli orari<br />

di lavoro massimi nonché i riposi si<br />

applicano pienamente. L’orario va<br />

registrato anche in home office e il<br />

datore di lavoro ha il diritto e il dovere<br />

di disporlo e controllarlo di<br />

conseguenza.<br />

Secondo lei, servono adattamenti<br />

legislativi nell’ambito dell’orario di<br />

lavoro per tutelare meglio i lavoratori<br />

in telelavoro oppure per farli lavorare<br />

in modo più flessibile?<br />

La legge sul lavoro offre già oggi spazio<br />

per trovare soluzioni adeguate<br />

per settori, professioni e funzioni<br />

speciali; rimando alle deroghe<br />

all’ambito di validità personale e<br />

aziendale nonché alle deroghe ai<br />

sensi dell’ordinanza 2 della LL. Non<br />

sono a mio avviso necessarie e neppure<br />

auspicabili flessibilizzazioni<br />

del telelavoro. Proprio nel telelavoro<br />

servono limiti temporali, affinché il<br />

lavoro al servizio dei datori di lavoro<br />

non conquisti inoltre le ultime riserve<br />

di libertà dei lavoratori.<br />

Il datore di lavoro può sorvegliarmi<br />

durante il telelavoro? Sono ammessi<br />

sistemi come Microsoft Workplace<br />

Analytics o altri strumenti di analisi?<br />

Come in azienda, anche nel telelavoro<br />

il datore di lavoro deve rispettare<br />

i limiti prescritti dalla legge in<br />

materia di sorveglianza consentita.<br />

Questo riguarda da un lato l’art. 26<br />

dell’ordinanza 3 della LL; questa<br />

disposizione vieta il mero controllo<br />

del comportamento e consente la<br />

sorveglianza solo per altri motivi, a<br />

condizione che la sorveglianza non<br />

pregiudichi la salute dei lavoratori.<br />

Dall’altro lato l’art. 328b del CO limita<br />

l’elaborazione consentita dei<br />

dati dei lavoratori da parte del datore<br />

di lavoro (in caso di una sorveglianza<br />

vengono sempre elaborati<br />

dati personali dei lavoratori).<br />

L’art. 328b del CO rimanda alla legge<br />

sulla protezione dei dati (LPD) e<br />

pertanto anche a importanti principi<br />

di elaborazione dei dati come la<br />

trasparenza, l’assegnazione, la sicurezza<br />

dei dati e la proporzionalità.<br />

Tutte queste regole non impediscono<br />

in linea di principio un utilizzo<br />

di strumenti di analisi. Tali strumenti<br />

sono ammessi però solo se e<br />

nella misura in cui le citate barriere<br />

vengono rispettate per la protezione<br />

della personalità dei lavoratori.<br />

In cosa è limitato il diritto? Cosa<br />

deve essere concordato a livello di<br />

partenariato sociale nei contratti<br />

collettivi o nei regolamenti?<br />

Un diritto al telelavoro quantomeno<br />

parziale può e deve essere oggetto di<br />

un regolamento base in un CCL;<br />

hanno senso delle concretizzazioni<br />

a livello aziendale. Anche i regolamenti<br />

previsti dal CO sulla ripartizione<br />

delle spese necessitano di<br />

un’ulteriore concretizzazione, e<br />

questa può senz’altro avvenire<br />

nell’ambito di un CCL. Le soluzioni<br />

di partenariato sociale consentono<br />

di gestire i risvolti negativi del telelavoro,<br />

ad esempio l’isolamento<br />

sociale e il già citato sconfinamento<br />

tra lavoro e tempo libero/tempo in<br />

famiglia. Anche le questioni relative<br />

alla sorveglianza ammessa e alla<br />

protezione della salute possono<br />

essere trattate a livello di CCL.<br />

Come può essere garantito anche<br />

nel telelavoro il diritto all’informazione<br />

dei sindacati?<br />

Secondo il Tribunale federale, quantomeno<br />

nell’ambito del diritto pubblico<br />

e secondo i principali insegnamenti,<br />

i sindacati hanno un diritto<br />

di accesso anche nell’ambito del diritto<br />

privato. Se una gran parte del<br />

personale lavora costantemente o<br />

spesso in telelavoro, un simile accesso<br />

deve essere consentito a livello<br />

virtuale, ad esempio attraverso un<br />

diritto a regolari eventi informativi<br />

digitali e attraverso un diritto alla<br />

pubblicità su «tabelloni» digitali.<br />

Come garantire che anche i lavoratori<br />

in home office non vengano esclusi<br />

dalla partecipazione aziendale?<br />

Gli organi di partecipazione interni<br />

dell’azienda devono e possono essere<br />

attivi anche in modalità telelavoro,<br />

anche le nomine per la composizione<br />

degli organi possono essere<br />

organizzate tramite piattaforme<br />

adeguate.<br />

E, infine, in che modo coinvolgere i<br />

rappresentanti del personale?<br />

In ogni caso, le soluzioni funzionano<br />

al meglio laddove le persone interessate<br />

vengono coinvolte nelle<br />

decisioni.<br />

I risultati del sondaggio di <strong>syndicom</strong><br />

<strong>syndicom</strong>.ch/telelavoro

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