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Touch Journal 07/2022

Il numero 07/2022 (ottobre 2022) di Touch Journal. La testata trade di Nelson Srl si innesta in un progetto multiforme che supera il classico concetto di testata trade e mira a creare una nuova piattaforma che mette in relazione sinergica B2B e B2C. Queste due facce del mercato, sempre più complementari e inter-relazionate, sono legate in modo innovativo da Touch Journal (qui di seguito trovate l’edizione digitale del numero cartaceo spedito in distribuzione controllata) al web magazine iGizmo.it attraverso lo storytelling

Il numero 07/2022 (ottobre 2022) di Touch Journal. La testata trade di Nelson Srl si innesta in un progetto multiforme che supera il classico concetto di testata trade e mira a creare una nuova piattaforma che mette in relazione sinergica B2B e B2C. Queste due facce del mercato, sempre più complementari e inter-relazionate, sono legate in modo innovativo da Touch Journal (qui di seguito trovate l’edizione digitale del numero cartaceo spedito in distribuzione controllata) al web magazine iGizmo.it attraverso lo storytelling

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26<br />

TOUCH<br />

Ottobre <strong>2022</strong><br />

di Luca Figini<br />

Story<br />

Abbiamo chiesto a Fabrizio Marazzi di GfK di fotografare il mercato<br />

della consumer electronics, ponendo l’accento sull’audio/video<br />

Mercato in equilibrio costante<br />

l mercato è entrato nel trimestre più intenso<br />

e ricco di opportunità di sell-out,<br />

I<br />

tra il periodo del Black Friday, anche se<br />

le promo con il prefisso “black” stanno<br />

spopolando, e quello Natalizio. Saranno<br />

settimane intense, per chiudere il <strong>2022</strong> con il sorriso<br />

dopo alcuni mesi tra alti e bassi così repentini da non<br />

poter essere gestiti se non con estrema pazienza, massima<br />

flessibilità e una buona dose di saggezza. Il comparto<br />

della consumer electronics arriva da due anni di<br />

exploit intensi, generati dalla pandemia, dalla diffusione<br />

dell’home working e della mobilità e da esigenze spesso<br />

nevrotiche dei consumatori.<br />

L’andamento del <strong>2022</strong> è stato meno esplosivo, per alcuni<br />

reparti, ma tutt’altro che poco interessante. I primi otto<br />

mesi di quest’anno secondo Fabrizio Marazzi, regional<br />

lead market intelligence West & South Europe di GfK,<br />

sono sintetizzati così: “Il dato consolidato gennaio/agosto<br />

per l’elettronica di consumo mostra un fatturato di<br />

circa 10,4 miliardi di euro in Italia, equivalente a un -0,4%<br />

(a valore) rispetto al 2021 ma con trend diversi all’interno<br />

delle varie categorie”.<br />

I trend delle categorie<br />

La cifra in negativo non deve né spaventare né scoraggiare:<br />

ci sono mesi e tempo sufficiente per invertire la<br />

rotta e chiudere in bellezza. Per farlo è necessario scandagliare<br />

gli andamenti dei singoli settori merceologici.<br />

Spiega Fabrizio Marazzi: “Il comparto audio/video fa segnare<br />

un +8% a valore rispetto all’anno scorso più per<br />

l’apporto del video, perché i primi 6 mesi dell’anno sono<br />

stati fortemente influenzati dalla sostituzione del Tv<br />

per adeguarsi ai nuovi standard di trasmissione. A generare<br />

questo dato hanno contribuito anche i decoder.<br />

Un altro segmento in crescita, seppure leggera, è quello<br />

fotografico: +2% a valore sul 2021. La stessa percentuale<br />

di crescita ha caratterizzato il Ped, mentre il grande elettrodomestico<br />

ha avuto un andamento sostanzialmente<br />

identico al medesimo periodo dello scorso anno. Anche<br />

la telefonia mobile ha avuto un andamento flat (+1%), in<br />

linea con il 2021.<br />

Un altro comparto che è cresciuto molto è stato quello<br />

dell’home comfort (+29%), che ingloba le soluzioni per<br />

l’aria condizionata, perché l’estate è stata abbastanza<br />

lunga e piuttosto calda. Ai poli opposti c’è principalmente<br />

il comparto IT/office, in virtù del fatto che lo<br />

scorso anno c’è stata l’esplosione dell’agile working,<br />

dell’home working e della didattica on-line (che hanno<br />

decretato record di vendite di questi prodotti nel<br />

biennio 2020/2021), e quindi nel <strong>2022</strong> il confronto fa<br />

segnare un -12% a valore. Però paragonando i dati di<br />

quest’anno dell’IT/Office al 2019 si noterebbe una crescita<br />

a valore a doppia cifra percentuale, segno che comunque<br />

il giro d’affari è sostenuto”.<br />

L’andamento dal punto di vista dei prodotti<br />

Osservando questi dati dal punto di vista dei prodotti,<br />

Marazzi conferma i trend visti per le categorie ma si individuano<br />

alcuni sotto insiemi peculiari: “In termini di<br />

crescita segnalo Tv, condizionatori, ventilatori e decoder<br />

Fabrizio<br />

Marazzi<br />

in primis a cui si sommano alcuni prodotti del bianco,<br />

tra cui frigoriferi e lavatrici. L’on-line è anch’esso cresciuto<br />

come importanza: rispetto al 2021 ha guadagnato il<br />

7,5% a valore, con un’incidenza del 25,4% sul totale fatturato<br />

dell’elettronica di consumo nel <strong>2022</strong> (nel 2021 lo<br />

share era al 24,2%). Siamo nel mezzo dell’alta stagione<br />

dell’on-line quindi l’e-commerce è destinato a conquistare<br />

ancora più terreno nella parte finale del <strong>2022</strong>”. In Europa<br />

l’on-line è in fase di contrazione, perché ha raggiunto<br />

il picco nel 2021 con una quota sul fatturato di oltre il<br />

40% e nel <strong>2022</strong>, sempre nel periodo gennaio/agosto, non<br />

è andata oltre il 35%: manca ancora il picco stagionale di<br />

fine anno però è interessante valutare questo andamento<br />

anche alla luce degli equilibri che si stanno creando<br />

tra canali fisici e on-line.<br />

I dati dell’audio<br />

Chiediamo a Fabrizio Marazzi, visto anche il Dossier dedicato<br />

all’audio/video, di entrare nel dettaglio di queste<br />

categorie. Risponde: “Se prendiamo in considerazione<br />

gli smart speaker, che sono cresciuti rapidamente negli<br />

scorsi anni, nel periodo gennaio/agosto si è registrata<br />

una contrazione: -10%. Viceversa, gli smart display (ossia<br />

lo smart speaker a cui è stato aggiunto uno schermo) totalizzano<br />

un +16% rispetto al 2021. Il combinato disposto<br />

dei due determina una leggera decrescita a valore sullo<br />

scorso anno”. Avviciniamoci ulteriormente al mondo descritto<br />

nel nostro Dossier: “Le soundbar nel <strong>2022</strong> hanno<br />

un andamento del -1,5% a valore rispetto al 2021. Anche<br />

in questo caso aumentando il livello di dettaglio della categoria<br />

si nota che le soundbar con il modulo subwoofer<br />

crescono del 4%, mentre quelle standard stazionano su<br />

un -8%. Gli altri prodotti dell’audio hanno trend variegati:<br />

gli speaker Bluetooth crescono a valore del 2,4%<br />

(nel 2021 erano al +10% rispetto al 2020). Mentre guardando<br />

nell’universo degli auricolari, con cavo e wireless,<br />

il mercato fa registrare a valore -12% (nel 2021 cresceva<br />

dell’11%) ma bisogna tenere in considerazione che le dinamiche<br />

di acquisto del consumatore sono cambiate e<br />

l’incidenza dell’home working in questi primi otto mesi<br />

è stata meno evidente rispetto al medesimo periodo dello<br />

scorso anno. Dall’altro lato, è interessante notare che<br />

prendendo in considerazione solo i modelli Tws si registra<br />

un rallentamento: gennaio/agosto del <strong>2022</strong> a valore<br />

è cresciuto del 2%, nello stesso arco temporale del 2021<br />

la crescita era del 10% rispetto al 2020. Sono tutti mercati<br />

che però crescono a unità: le Tws generano un +10%<br />

a volume rispetto al 2021”. Viene spontaneo chiedere a<br />

Fabrizio Marazzi quali siano le opportunità rimaste nel<br />

<strong>2022</strong> per riportare alcuni comparti in territorio positivo:<br />

“Ci aspettiamo che i Mondiali di calcio dovrebbero<br />

generare un indotto tanto sul Tv quanto sulle soundbar,<br />

seppure con dinamiche diverse tra i due segmenti di prodotto<br />

e rispetto agli eventi sportivi del passato. La parte<br />

audio, però, torna a essere centrale quando si osservano<br />

le partite in famiglia e con gli amici: la qualità di ascolto<br />

diventa importante”. A proposito di condivisione dell’audio,<br />

i sistemi Hi-Fi e home system presi nel loro insieme<br />

nei primi otto mesi del <strong>2022</strong> sono in decrescita, con un<br />

-11% a valore rispetto al 2021”. Insomma, anche l’audio si<br />

sta comportando come le altre categorie: dopo due anni<br />

di forte crescita, generate da un cambio nella modalità<br />

di vivere la casa, lavorare in remoto, fruire il multimedia<br />

e di condividere gli spazi, i dispositivi audio tendono a<br />

frenare rispetto all’exploit del 2021 e del 2020.<br />

L’attach rate in Italia, inferiore rispetto alla media<br />

degli altri Paesi europei<br />

L’ultimo tassello che chiediamo a Fabrizio Marazzi di<br />

GfK relativamente all’audio riguarda l’attach rate, perché<br />

come le Tws stanno agli smartphone, così le soundbar<br />

stanno alle Tv. Secondo Marazzi, “l’attach rate in Italia<br />

è storicamente abbastanza basso rispetto agli altri Paesi<br />

europei, in cui Tv e soundbar vanno a braccetto. In<br />

entrambi i casi, anche in virtù del potere di spesa del<br />

consumatore, si predilige separare gli acquisti: prima il<br />

dispositivo principale e poi l’accessorio. Soprattutto per<br />

il Tv, il consumatore si concentra prima sul televisore e<br />

poi valuta la soundbar. Le cuffie, cablate e Tws, possono<br />

invece contare sul fatto che alcuni brand di telefonia non<br />

le forniscono più di serie. In più, l’abitudine alle call e al<br />

lavoro da casa ha generato una domanda spontanea che<br />

si è mantenuta, seppure riducendo la sua entità”. •

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