Turismo del Gusto Magazine - Maggio 2023
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Al termine della degustazione i presenti si sono
trasferiti all’Istituto Agrario “Ciuffelli – Einaudi” di
Todi, il più antico Istituto Agrario d’Italia, fondato nel
1863, in cui si è tenuto un banco di assaggio con alcuni
produttori locali delle cinque sottozone che fanno capo
alla Dop Umbria: Colli di Assisi-Spoleto, Colli Martani,
Colli Amerini, Colli del Trasimeno e Colli Orvietani.
Un momento di grande interesse e importanza
in cui si sono degustati oli di alto livello qualitativo
e organolettico, con notevoli differenze tra le note
aromatiche e di gusto che esaltano il terroir e la tipicità
del prodotto.
La sottozona dei “Colli Assisi Spoleto” è la più
estesa e più difficile da coltivare ma anche una delle
più suggestive da un punto di vista paesaggistico.
Comprende i territori di Terni, Spoleto, Trevi, Spello
e Assisi, arrivando fino a Gubbio. La cultivar più
caratteristica è il Moraiolo, pianta esile ma che dà frutti
pregiati e ricchissimi di polifenoli.I “Colli Martani” si
collocano nella parte centrale dell’Umbria, intorno
ai comuni di Giano dell’Umbria, Gualdo Cattaneo e
Bevagna. La cultivar caratteristica è la Dolce di San
Felice, legata all’omonima abbazia benedettina.
I “Colli Amerini” sono la più piccola delle sottozone,
dove i comuni più rappresentativi sono Amelia e Narni.
La cultivar più caratteristica è il Raio, una pianta longeva
e monumentale, che dà un olio dalle spiccate qualità
aromatiche.
La sottozona “Colli del Trasimeno” abbraccia l’area
dell’omonimo lago, l’alta Umbria e il Comune di Perugia.
È caratterizzata da un’altra interessante cultivar
autoctona, la Dolce Agogia.
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