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Touch Journal n. 03/2023

Il numero 03/2023 (maggio 2023) di Touch Journal. La testata trade di Nelson Srl si innesta in un progetto multiforme che supera il classico concetto di testata trade e mira a creare una nuova piattaforma che mette in relazione sinergica B2B e B2C. Queste due facce del mercato, sempre più complementari e inter-relazionate, sono legate in modo innovativo da Touch Journal (qui di seguito trovate l’edizione digitale del numero cartaceo spedito in distribuzione controllata) al web magazine iGizmo.it attraverso lo storytelling.

Il numero 03/2023 (maggio 2023) di Touch Journal. La testata trade di Nelson Srl si innesta in un progetto multiforme che supera il classico concetto di testata trade e mira a creare una nuova piattaforma che mette in relazione sinergica B2B e B2C. Queste due facce del mercato, sempre più complementari e inter-relazionate, sono legate in modo innovativo da Touch Journal (qui di seguito trovate l’edizione digitale del numero cartaceo spedito in distribuzione controllata) al web magazine iGizmo.it attraverso lo storytelling.

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2<br />

TOUCH<br />

Maggio <strong>2023</strong><br />

Intervista di copertina<br />

di Luca Figini<br />

Honor: “Rispettiamo la catena del valore”<br />

D<br />

a qualche settimana si è insediato in Honor<br />

Italia come commercial director. Pier<br />

Giorgio Furcas ha scelto l’evento “Unleash<br />

the power of magic” a Villa Necchi (Milano) per il<br />

suo exploit pubblico. Ma è nella nuova sede italiana del<br />

brand, che si snoda tra open space moderni e vista mozzafiato<br />

su Milano, che incontriamo Furcas per capire<br />

come si dipaneranno i prossimi mesi del <strong>2023</strong>. Partiamo<br />

dalla frase detta in occasione dell’evento pubblico: “Crederci<br />

e fare”, non solo un richiamo aziendale ma anche<br />

una proposizione personale dato che “PG” si è rimesso<br />

in gioco dopo tanti anni. “Non è un segreto che ho da<br />

poco chiuso un’esperienza importante e, di conseguenza,<br />

ho deciso di affrontare questa nuova sfida, perché di<br />

sfida si tratta”, esordisce Furcas. Che continua: “Il punto<br />

di partenza è buono ma c’è una salita da affrontare: per<br />

prima cosa dobbiamo crederci. Mi piace ripetere che,<br />

per affrontare determinate sfide, molte volte ci si rifà<br />

ai numeri, alle possibilità di raggiungere l’obiettivo preposto,<br />

interrogandosi sugli interlocutori e i competitor.<br />

Però queste analisi, quando ci si cimenta in alcune sfide,<br />

risultano controproducenti. Per dire che i numeri sono<br />

importanti, ma ci sono casi in cui è indispensabile slegarsi<br />

dall’analisi e concentrarsi su ciò che si vuole fare e<br />

su dove si vuole arrivare. Il punto di partenza è dunque<br />

crederci, per poi passare alla seconda fase: partire subito<br />

nelle azioni necessarie. Perché crederci e non iniziare subito<br />

a fare significa che si sta solo tentando. Chi ci crede<br />

in ciò che vuole ottenere si prodiga nel compiere azioni<br />

strategiche, profondendo molta più forza nell’azione e<br />

non perdendosi in proclami. Poi con il tempo vederemo<br />

dove arriveremo e se sbaglieremo chiederemo eventualmente<br />

scusa, ma questo è parte del gioco e solo a questo<br />

punto analizzeremo i numeri per capire dove abbiamo<br />

sbagliato oppure cosa ci ha impedito di traguardare i risultati<br />

preposti. Le analisi servono per comprendere la<br />

portata di ciò che è stato fatto dopo che si è provato tutto<br />

quello che era necessario e previsto”.<br />

Gli spazi in Italia stanno cambiando, come?<br />

Lo scenario attuale ci porta a dire che il tempo è maturo<br />

per affrontare le sfide, perché c’è una situazione di<br />

mercato che, se ben sfruttata, potrebbe risultare in opportunità<br />

positive muovendosi negli spazi che si stanno<br />

aprendo tra i brand. Il management italiano e quello in<br />

headquarter sono giunti alla conclusione che è il momento<br />

di iniziare un nuovo percorso per continuare e<br />

rafforzare ciò che è stato fatto finora da Honor in Italia. E<br />

non si tratta di muovere poche unità per capire come reagiscono<br />

consumatore e retail: così il processo di crescita<br />

diventa più lungo e si depaupera il vantaggio competitivo<br />

che pensiamo di avere. Non lo nascondo, useremo<br />

tutte le risorse e tutta la potenzia di fuoco che abbiamo a<br />

disposizione per ottenere i target prefissati scaricando a<br />

terra qualsiasi risorsa. Dopo analizzeremo i numeri.<br />

Cosa colpisce l’attenzione entrando in Honor?<br />

Quando Honor era all’interno di un’altra legal entity aveva<br />

già dimostrato di essere capace di raggiungere quote<br />

di mercato interessanti e di essere ben apprezzato dagli<br />

utenti. Stiamo parlando di un market share 9 e 10 punti<br />

percentuali. Poi c’è stato lo stop causato dalla Pandemia<br />

Pier Giorgio Furcas<br />

commercial director di Honor Italia<br />

e di altre vicissitudini. Ora l’azienda è ripartita ma intessendo<br />

una storia diversa dal passato. In questa fase, il<br />

brand ha ancora necessità di raccontarsi in modo nuovo<br />

ai consumatori e al canale. Stiamo iniziando un percorso<br />

che rappresenta un salto di qualità, se confrontato al “prima”,<br />

ed è questo il messaggio che dobbiamo trasferire ai<br />

partner e agli utenti finali. Per questo dobbiamo essere<br />

attentissimi ai prodotti di fascia alta: trasmettono fiducia<br />

e sicurezza per chi poi sceglie i modelli con prezzi più<br />

aggressivi. Riuscire a comunicare in modo preciso e puntuale<br />

questo valore ci potrebbe aprire le porte per un’accelerazione<br />

nel processo di crescita che Honor Italia si<br />

pone. E che anche io mi pongo come obiettivo primario.<br />

Cosa significa crescita “eco-sostenibile”?<br />

Vuole essere un gioco di parole, perché quando si parla di<br />

ecosostenibilità si punta dritto sull’ambiente. Invece, per<br />

me la parola “eco” è legata alla declinazione “economicamente<br />

sostenibile”. Non sono più i tempi in cui si fanno<br />

degli investimenti e si attende il Roi, non nel breve ma<br />

diciamo nel medio termine. Nel mondo della telefonia,<br />

il breve termine è un anno, il medio sono tre anni e il<br />

lungo tra 5 e 7 anni. Eco-sostenibile significa che dobbiamo<br />

rispondere agli stakeholder che investono nel brand<br />

Honor restituendo profitto. Se Honor Italia guadagna<br />

in modo sano, anche i partner guadagnano: siamo tutti<br />

felici. Per quanto mi riguarda la catena del valore è una<br />

catena della felicità legata al profitto. In questo disegno<br />

tutti sono soddisfatti, grazie alla crescita economicamente<br />

sostenibile. Vogliamo conquistare quote di mercato<br />

a quantità, quindi abbracciare un pubblico sempre più<br />

ampio, ma stiamo anche puntando a elevare progressivamente<br />

il prezzo medio per coltivare la crescita a valore.<br />

Da inizio anno siamo già cresciuti e continueremo a<br />

farlo. Quando cresce il prezzo medio significa che si sta<br />

vendendo più fascia alta, dove ci sono i profitti maggiori.<br />

Un target: 600mila unità nel <strong>2023</strong>. Perché?<br />

Ci siamo posti un obiettivo minimo, un’ambizione: da<br />

bambino si sogna, da adulto si ambisce a qualcosa. Quindi<br />

perché non 610mila o 590mila? Ho scelto un numero<br />

che desse la direzione e concretizzasse il nostro impegno.<br />

Inoltre, è frutto di un’equazione matematica di una serie<br />

di valori che vogliamo raggiungere. Serve indicare<br />

questo numero perché, facendo le dovute proporzioni,<br />

significa che Honor affronta un quarto trimestre <strong>2023</strong> in<br />

un certo modo e pongo le basi per il 2024. L’obiettivo a<br />

tendere è diventare parte del podio degli smartphone in<br />

Italia. In Italia manca un terzo polo serio e affidabile che<br />

bilanci gli equilibri: puntiamo a diventarlo nel futuro.<br />

In che modo volete farvi riconoscere?<br />

Vogliamo tornare a dare valore al prodotto, ai negozi che<br />

lo espongono, ai consumatori che lo usano. Abbiamo una<br />

storia nuova da raccontare, per questo possiamo permetterci<br />

di valorizzare la nostra gamma e di coinvolgere il<br />

canale e i consumatori in questo nostra storia. Guardando<br />

i dati della telefonia mobile in Italia, emerge che il<br />

mercato perde a quantità ma cresce a valore. C’è ampio<br />

margine di sviluppo per Honor. Per vari motivi. Da una<br />

parte l’utente è sempre più interessato ai modelli premium,<br />

dall’altra la fascia bassa cresce meno velocemente<br />

di quella alta. Dalla dicotomia emerge l’esigenza del<br />

cliente finale di affidarsi a un brand che genera interesse,<br />

che risulta coerente e che trasmette fiducia. Questi tre<br />

ingredienti, insieme ad altri, spostano le scelte dell’acquirente.<br />

L’ambizione è raccontare questa nostra storia,<br />

anche grazie al retail. Con i partner di canale attueremo<br />

operazioni e attività che aumentino il valore percepito<br />

dei nostri prodotti agli occhi dei consumatori. Ribadisco,<br />

tutte iniziative volte a creare valore, per aumentare il<br />

prezzo medio e per incentivare i consumatori.<br />

Nel 2024 Honor amplierà l’ecosistema, quando?<br />

Andremo ad arricchire i segmenti di mercato nel quale<br />

Honor è presente nel corso del 2024, quando i tempi saranno<br />

maturi e opportuni. Intanto, oltre alla gamma di<br />

smartphone possiamo annoverare i tablet. Arriveremo<br />

anche con i wearable e nel modo notebook, ma vogliamo<br />

presentarci in questi contesti con la stessa qualità e con il<br />

medesimo impegno che stiamo profondendo sugli smartphone.<br />

Anche in questi segmenti di prodotto, racconteremo<br />

la nostra storia in modo eco-sostenibile.<br />

Invece i foldable che prospettiva offrono a Honor?<br />

In questo momento è il Magic Vs è una rappresentazione<br />

concreta delle capacità innovative di Honor. Un messaggio<br />

puntuale sulle ambizioni di Honor. Proprio perché<br />

vogliamo una crescita sana, abbiamo studiato e attueremo<br />

strategie di distribuzione oculate per trasferire al<br />

canale e ai consumatori un prodotto di valore riconducibile<br />

al brand Honor. In questo modo, trasferiamo interesse<br />

e awareness ai modelli delle altre fasce di prezzo.<br />

Ma stiamo anche anticipando il futuro degli smartphone<br />

Android, con l’innovazione effettiva rappresentata da un<br />

modello foldable che si apre per amplificare l’uso personale<br />

e lavorativo del dispositivo. Questa è la vera innovazione:<br />

quella che permette alle persone a fare cose che<br />

prima poteva solo immaginare.<br />

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