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Autobus febbraio 2024

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CONFRONTO 12 metri elettrici Consip<br />

Otokar e-Kent C<br />

In diretta da Desio<br />

Gare vinte in<br />

Toscana e Puglia,<br />

l’acquisizione di<br />

Mauri: Otokar ha<br />

messo radici in<br />

Italia e cerca spiragli<br />

per il suo e-Kent C.<br />

Partner tecnologici?<br />

Voith e Webasto.<br />

Performance<br />

al top<br />

Il 2023 è stato un anno campale per Otokar<br />

in Italia. Non tanto per i 91 autobus<br />

immatricolati, in crescita del 50 per cento<br />

sul 2022, ma soprattutto per l’aggiudicazione<br />

di ordinativi per ben 148 macchine (alcune<br />

delle quali a onor del vero assegnate a<br />

fine 2022) tra Toscana e Puglia e, dulcis in<br />

fundo, per l’inaugurazione di una presenza<br />

diretta nel nostro paese. Acquisendo l’ex distributore<br />

Mauri Bus System, Otokar va ad<br />

L’e-Kent C presenta<br />

motore elettrico fornito<br />

da Voith e sistema<br />

batteria firmato<br />

Webasto. A bordo c’è<br />

posto per un massimo<br />

di 108 persone,<br />

ma naturalmente<br />

tutto dipende dalla<br />

capacità batteria<br />

scelta, dal momento<br />

che la tara, in caso<br />

di batteria maxi, non<br />

è propriamente ai<br />

vertici del segmento<br />

(14 ton abbondanti).<br />

Fino a 25 i passeggeri<br />

seduti.<br />

aggiungere una controllata italiana alle sue<br />

attività europee. L’Italia si affianca a Francia<br />

e Romania tra i paesi in cui l’azienda del<br />

gruppo Koç ha una presenza diretta.<br />

Del resto, l’export rappresenta oltre il 70<br />

per cento del fatturato di un costruttore che<br />

dal 2020 ha in essere un accordo di collaborazione<br />

produttiva con Iveco Bus, sotto<br />

il cui ombrello trova posto una gamma (lo<br />

Streetway recentemente presentato anche<br />

in declinazione elettrica) e un’offerta di<br />

‘ospitalità’ negli stabilimenti di Sakarya<br />

per quantitativi di Crossway in esubero da<br />

un plant pressoché saturo come quello di<br />

Vysoké Mýto (da cui escono qualcosa come<br />

20 Classe II al giorno). Ecco, le versioni<br />

tradizionali con motore diesel possono ora<br />

essere realizzate anche in Turchia.<br />

In cerca di spazio<br />

Otokar ha lanciato il 12 metri e-Kent C nel<br />

2021. Un mezzo che non ha ancora sbancato,<br />

se è vero che la prima gara aggiudicata in<br />

Italia è quella recentissima di Star Mobility<br />

a Lodi (nel frattempo il corto e-Centro C<br />

sarà consegnato in Italia in 29 unità). L’e-<br />

Kent C presenta motore elettrico fornito da<br />

Voith e sistema batteria firmato Webasto. Ci<br />

torniamo tra poco.<br />

A bordo c’è posto per un massimo di 108<br />

persone, ma naturalmente tutto dipende dalla<br />

capacità batteria scelta, dal momento che la<br />

tara, in caso di batteria maxi, non è propriamente<br />

ai vertici del segmento (14 ton<br />

abbondanti). Fino a 25 i passeggeri seduti.<br />

Dicevamo, le batterie sono quelle sviluppate<br />

da Webasto. La dotazione è all’insegna della<br />

flessibilità, a partire da un minimo di sei<br />

moduli per un totale di 210 kWh fino a un<br />

massimo di dieci moduli per 350 kWh. Densità<br />

energetica? 118 Wh/kg. In tempi non<br />

sospetti il costruttore ha dichiarato l’ingresso<br />

a listino, entro fine 2023, di una versione<br />

con 450 kWh di capacità di accumulo.<br />

La scommessa Voith<br />

I moduli sono suddivisi tra tetto (massimo<br />

sei) e parte sinistra del retro, dove nella sede<br />

del fu motore termico è alloggiato anche<br />

l’inverter. Il ‘pacchetto’ fornito da Webasto<br />

comprende anche il ‘Vehicle interface box’,<br />

interfaccia tra batteria e Can bus. Al momento<br />

l’e-bus Otokar non prevede ricarica<br />

rapida a pantografo. Capitolo motore. Otokar,<br />

sia sull’e-Kent C che sullo Streetway<br />

brandizzato Iveco Bus, monta propulsore<br />

Voith. Un componente finora ampiamente<br />

scelto oltremanica (dove Voith è il partner<br />

di Wrightbus e di Alexander Dennis per la<br />

gamma elettrica sviluppata internamente),<br />

meno baciato dal successo alle latitudini<br />

centro europee. Il Veds (acronimo per<br />

Voith electrical drive system) è posizionato<br />

centralmente a ridosso dell’assale motore<br />

posteriore. È di tipo sincrono a magneti<br />

permanenti e offre la bellezza di 410 kW di<br />

potenza di picco. Un valore di tutto rispetto.<br />

La stabilità termica è garantita dall’integrazione<br />

di componenti complementari<br />

come convertitori e inverter. Zf ci mette<br />

gli assali: davanti l’Rl82 Ec a ruote indipendenti,<br />

dietro l’Av 133/80 a portale. E<br />

sempre Zf (tramite Wabco) è responsabile<br />

dell’impianto frenante, di tipo pneumatico.<br />

Il pianale dell’autobus è completamente ribassato<br />

e i sedili sono montati a cantilever.<br />

Il frontale è ispirato a quello del Kent con<br />

motore a combustione. Cambia la disposizione<br />

dei gruppi luce, con ‘ciliegina’ di<br />

design fornita dall’innesto di sottili fari led<br />

nella parte inferiore della calandra.<br />

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