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Autobus febbraio 2024

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LA NUOVA FRONTIERA DI TESLA<br />

Post-it<br />

Elon Musk si lancia sul bus?<br />

LA SUGGESTIONE, TRA CONFERME E SMENTITE<br />

IVECO E BASF FANNO SQUADRA<br />

Tecno<br />

Una questione di chimica<br />

RICICLAGGIO DELLE BATTERIE PER I VEICOLI ELETTRICI<br />

Un colosso della chimica mondiale<br />

per il riciclaggio virtuoso delle<br />

batterie. Iveco Group, infatti, ha<br />

scelto un gigante come Basf come primo<br />

partner per il riciclaggio delle batterie<br />

agli ioni di litio dei veicoli elettrici.<br />

Questo passo rientra nella strategia di<br />

economia circolare di Iveco Group, che<br />

segue il modello delle 4R - Repair, Refurbish,<br />

Repurpose e Recycling, ovvero<br />

riparare, rimettere a nuovo, riutilizzare e<br />

riciclare - per incrementare la durata di<br />

vita delle batterie riducendone l’impatto<br />

ambientale complessivo.<br />

Non è il primo passo mosso dal gruppo<br />

in questo senso. Infatti, già nei mesi<br />

scorsi la divisione powertrain di Iveco<br />

Group, Fpt Industrial, aveva stretto un<br />

accordo con la startup italiana e torinese<br />

Reefilla per il lancio di un progetto<br />

pilota per dare una seconda vita alle batterie<br />

dei veicoli commerciali elettrici, in<br />

particolare al modello eBS37 installato<br />

nell’Iveco eDaily.<br />

Nello specifico di questo progetto in salsa<br />

italiana, la startup si impegna a recu-<br />

L’accordo prevede la<br />

raccolta, l’imballaggio, il<br />

trasporto e il riciclaggio<br />

delle batterie in vari Paesi<br />

europei<br />

perare i moduli delle batterie e oltre il<br />

50 per cento dei loro componenti interni,<br />

che saranno poi installati nei power bank<br />

mobili Fillee di Reefilla, per la ricarica<br />

dei veicoli elettrici dei suoi clienti.<br />

Utilizzando i componenti delle batterie<br />

eBS37, Reefilla conta di aumentare significativamente<br />

la capacità di carica dei<br />

suoi power bank.<br />

Tornando al patto stretto con Basf, la realtà<br />

tedesca ha recentemente inaugurato<br />

a Schwarzheide, in Germania, il primo<br />

centro europeo di produzione e riciclaggio<br />

di materiali per batterie. L’azienda<br />

organizzerà e gestirà l’intero processo di<br />

riciclaggio delle batterie agli ioni di litio<br />

utilizzate su furgoni, autobus e camion<br />

elettrici targati Iveco. L’accordo prevede<br />

la raccolta, l’imballaggio, il trasporto e<br />

il riciclaggio delle batterie in vari Paesi<br />

europei. Dopo la raccolta, Basf trasformerà<br />

meccanicamente le batterie in massa<br />

nera, da cui potranno essere estratte<br />

e recuperate le materie prime essenziali<br />

- come nichel, cobalto e litio - da utilizzare<br />

per la produzione di nuove batterie.<br />

CUMMINS, PACCAR , DAIMLER<br />

Elon Musk e la sua Tesla saranno<br />

nuovi attori nel mercato dell’autobus,<br />

in particolar modo quello elettrico?<br />

È un tema su cui aleggia un certo<br />

mistero e tante speculazioni.<br />

A partire dalle fotografie pubblicate a<br />

fine 2023 su account di fan Tesla, dove<br />

hanno fatto capolino immagini (render,<br />

per l’esattezza) di un Tesla Bus.<br />

A voler mettere i puntini sulle ‘i’, negli<br />

ultimi anni Musk ha a più riprese<br />

espresso dubbi sull’eventualità di ideare,<br />

progettare e commercializzare un autobus<br />

elettrico, nonostante avesse anche<br />

fatto filtrare informazioni contrastanti,<br />

non escludendo del tutto la possibilità<br />

di vedere un minibus targato Tesla. Magari,<br />

‘addirittura’ a guida autonoma. In<br />

passato Musk ha anche accennato all’oportunità<br />

di lavorare a quattro mani con<br />

Daimler Buses per dare alla luce un van<br />

elettrico.<br />

Ciò detto, vuoi per il carattere istrionico,<br />

vuoi per mera provocazione (?), Musk<br />

non ha neanche mai nascosto il proprio<br />

scetticismo sul trasporto pubblico definendolo<br />

- addirittura! - ‘penoso’.<br />

E non solo, visto che ha calcato la mano:<br />

«È uno schifo. Perché qualcuno dovrebbe<br />

voler salire su qualcosa con un sacco<br />

di altre persone, qualcosa che non parte<br />

dove vuoi tu, non inizia dove vuoi tu,<br />

non arriva dove vuoi tu? E non va neanche<br />

sempre...». Insomma, un commento<br />

Sembra più una<br />

suggestione che una reale<br />

possibilità: Tesla starebbe<br />

lavorando al lancio di un<br />

autobus elettrico nel 2025<br />

non molto ‘lusinghiero’ (eufemismo) sul<br />

mondo del trasporto collettivo di persone.<br />

Che, peraltro, denota un punto di<br />

vista più che discutibile (per utilizzare<br />

un altro eufenismo...) in termini di concezione<br />

del valore della sostenibilità.<br />

Ma lasciamo i commenti e i tweet coloriti<br />

e strampalati dell’uomo più ricco<br />

del mondo e torniamo ai post social sulle<br />

pagine fan Tesla, dove, come detto, è<br />

spuntato più di un render di un autobus<br />

con il logo Tesla sul muso.<br />

«Ci aspettiamo che il Tesla Bus prenda<br />

pesantemente in prestito dal Tesla Semi<br />

(un modello truck, ndr) non solo in termini<br />

di design, ma anche di propulsione<br />

e architettura», si legge in un video dettagliato<br />

pubblicato sul canale Youtube<br />

Tesla Car World.<br />

Nello stesso video, peraltro, si afferma<br />

che la data di uscita del veicolo sarà il<br />

2025. Staremo a vedere…<br />

HITACHI ENERGY FA ACQUISTI<br />

Mississipi, la terra promessa delle batterie<br />

di Cummins, Paccar e Daimler Truck, che<br />

hanno infatti scelto la contea di Marshall<br />

per la casa del loro primo impianto di produzione<br />

di celle di batteria, dopo l’annuncio<br />

del piano fatto nel settembre 2023. Il sito<br />

dovrebbe creare più di 2.000 posti di lavoro<br />

nel settore manifatturiero statunitense, con<br />

la possibilità di un’ulteriore espansione in<br />

base alla crescita della domanda. La fabbrica<br />

da 21 gigawattora dovrebbe iniziare<br />

a produrre celle per batterie nel 2027.<br />

Hitachi Energy rafforza la propria posizione<br />

nel settore della mobilità elettrica con l’acquisizione<br />

del produttore italiano Coet. La<br />

società con sede nel milanese è specializzata<br />

nella progettazione e produzione di apparecchiature<br />

di potenza destinate alla mobilità<br />

elettrica, al settore ferroviario e all’industria.<br />

L’operazione mira ad espandere la<br />

capacità produttiva di Hitachi Energy per le<br />

infrastrutture di ricarica dei veicoli elettrici e<br />

per altre applicazioni di rete, mantenendo<br />

allo stesso tempo Coet come un’azienda<br />

Accelera (che di Cummins è la divisione<br />

a zero emissioni), Daimler Truck e Paccar<br />

deterranno ciascuna il 30 per cento e controlleranno<br />

congiuntamente l’azienda, che si<br />

concentrerà sulla tecnologia delle batterie al<br />

litio-ferro-fosfato (vale a dire: Lfp).<br />

Una quarta azienda, Eve Energy (che si<br />

occupa di produzione di celle per batterie<br />

per l’industria automobilistica) sarà il partner<br />

tecnologico della joint venture con il 10 per<br />

cento di proprietà e contribuirà alla progettazione<br />

e produzione.<br />

autonoma. Questo progetto si concentra<br />

sullo sviluppo delle infrastrutture di ricarica<br />

Grid-eMotion di Hitachi Energy per flotte di<br />

autobus e camion elettrici ed è già stato<br />

implementato con successo in vari Paesi.<br />

La flotta Grid-eMotion, introdotta nel 2020,<br />

utilizza container standard che contengono<br />

tutti i sistemi di connessione alla rete e di<br />

ricarica. La sua capacità di ricarica, variabile<br />

da 50 a 600 kW a seconda della configurazione,<br />

offre diversi caricatori a pantografo,<br />

oltre alla ricarica CCS cablata.<br />

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