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10_ottobre - Porto & diporto

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Trieste<br />

economico-produttive.<br />

“Sono ormai decenni che la città di<br />

Trieste attende un progetto in grado<br />

di rivalutare un’area strategica come<br />

quella del <strong>Porto</strong> Vecchio - afferma il<br />

Presidente dell’Autorità Portuale di<br />

Trieste, Claudio Boniciolli - La cultura<br />

del “no se pol” è stata finalmente<br />

oggi superata grazie alla tenacia e<br />

alla costanza dell’attuale Amministrazione<br />

che, giorno dopo giorno, continua<br />

a collezionare grandi successi.<br />

8 - <strong>ottobre</strong> 20<strong>10</strong><br />

L’apertura dell’area portuale alla città<br />

è un passaggio fondamentale e non<br />

più rimandabile, per permettere uno<br />

sviluppo del nostro territorio e dare<br />

nuovi stimoli alla comunità. Desidero<br />

ringraziare vivamente tutti coloro<br />

che hanno collaborato fattivamente<br />

al raggiungimento di tale risultato e<br />

in modo particolare la Regione, la<br />

Provincia e il Comune”.<br />

“L’intera riqualificazione del <strong>Porto</strong><br />

Vecchio – aggiunge Martino<br />

Attivato Wi-Fi nella zona portuale<br />

E’ stato recentemente attivato il nuovo servizio Wi-Fi che permette l’accesso<br />

a Internet dall’intera area antistante le Rive di Trieste. 31 apparati dislocati<br />

in 12 siti su tutta la zona portuale, permettono una copertura complessiva<br />

di una superficie cittadina di ben 1.2<strong>10</strong>.999 metri quadri.La copertura del<br />

segnale Wi-Fi nell’area del <strong>Porto</strong> di Trieste permette, non solo agli operatori<br />

portuali, ma anche a tutti i cittadini e ai turisti di accedere facilmente e in<br />

piena sicurezza al web tramite cellulari, computer e dispositivi portatili. Le<br />

informazioni su come accedere al servizio sono disponibili sul portale wi-fi<br />

“<strong>Porto</strong> di Trieste” liberamente accessibile dalle Rive e sul sito www.portoditriesteservizi.it.<br />

La <strong>Porto</strong> di Trieste Servizi opera, tra l’altro, nel settore<br />

dell’informatica anche applicata alla logistica e alla sicurezza, progetta, realizza<br />

e gestisce sistemi tecnologici che operano nell’ambito del trasporto<br />

e dell’intermodalità con la finalità di migliorare l’efficienza e la sicurezza<br />

dei porti e si occupa della gestione e dell’infrastrutturazione informatica del<br />

<strong>Porto</strong> di Trieste. In particolare segue la realizzazione e l’estensione della<br />

rete in fibra, della dorsale wireless e la realizzazione della rete WI-FI aperta<br />

all’utenza e agli operatori, oltre a supportare l’Autorità Portuale su diverse<br />

tematiche di sviluppo delle moderne tecnologie (ad es. Black Box, AIS - Automatic<br />

Identification System ecc.). “L’immediatezza di accesso e lo scambio<br />

delle informazioni in tempo reale tramite la rete internet – afferma il<br />

Presidente dell’Autorità Portuale, Claudio Boniciolli – è un valore aggiunto,<br />

assolutamente non trascurabile, per assicurare modernità e competitività<br />

al nostro scalo. L’Autorità Portuale ha inteso mettere a disposizione dei<br />

cittadini e di tutti coloro i quali frequentano le aree portuali delle Rive le<br />

possibilità offerte dalle moderne tecnologie, rendendo fruibili per qualsiasi<br />

scopo, sia esso ludico o commerciale o lavorativo, e confermando lo stretto<br />

legame tra porto e città di Trieste e i vantaggi che la presenza del porto può<br />

garantire alla stessa, oltre a quelli già conosciuti e riferibili sinteticamente a<br />

lavoro e sviluppo economico”.<br />

Conticelli, Segretario Generale del<br />

<strong>Porto</strong> di Trieste - sarà un volano di<br />

espansione dell’economia cittadina<br />

e regionale. Favorirà lo sviluppo di<br />

un indotto economico ben superiore<br />

alle attuali previsioni di investimenti<br />

privati, del tutto ragguardevoli, ma<br />

che potenzialmente esprimono per<br />

l’indotto valori multipli che possono<br />

complessivamente superare il<br />

miliardo di euro. Si tratta del primo<br />

esempio di contaminazione urbana<br />

di un’area storicamente riservata alle<br />

attività portuali con l’obiettivo di favorire<br />

il rilancio delle aree in chiave di<br />

portualità allargata”.<br />

Ora la pratica passerà nelle mani<br />

della Soprintendenza ai beni culturali,<br />

poichè la maggior parte degli edifici<br />

presenti nel <strong>Porto</strong> Vecchio è sotto<br />

tutela.<br />

Nel caso dovesse giungere anche<br />

l’ultima autorizzazione, potranno partire<br />

i lavori che interesseranno una<br />

ventina di edifici storici, nella maggior<br />

parte silos e vecchi magazzini,<br />

oltre ad una serie di manufatti di minori<br />

dimensioni.<br />

In questo modo la parte antica del<br />

porto adriatico potrà trasformarsi in<br />

un’area urbana, una vera città nella<br />

città, destinata in gran parte al turismo<br />

e al tempo libero. Nel progetto<br />

iniziale è prevista la realizzazione di<br />

due porti nautici con circa 350 posti<br />

barca, ma anche ristoranti, bar e<br />

strutture ricettive.<br />

Una volta completati gli interventi,<br />

sarà riconsegnata al capoluogo della<br />

regione Friuli Venezia Giulia un’area<br />

da sempre chiusa perchè in regime<br />

di porto franco e da almeno quaranta<br />

anni inutilizzata.<br />

Maurizio De Cesare

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