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10_ottobre - Porto & diporto

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mobilitytech / porto&<strong>diporto</strong><br />

sto salendo sulla metro. Devo chiudere,<br />

ci sentiamo più tardi”. Quante volte abbiamo<br />

“Scusa,<br />

pronunciato o sentito questa frase entrando<br />

in un vagone della metropolitana, certi che la conversazione<br />

con il cellulare sarebbe caduta una volta entrati nel<br />

tunnel? Ebbene, se ciò succede a Napoli sulle varie linee<br />

dell’underground cittadino, a Torino e a Milano parlare al<br />

telefonino si può.<br />

Anzi, Torino ha fatto da apripista:<br />

già dal 2006 i passeggeri della linea<br />

1 possono usare il cellulare<br />

per iniziativa del locale Gtt<br />

(Gruppo torinese trasporti) in<br />

collaborazione con il comune<br />

di Torino e di Collegno e<br />

dell’Arpa Piemonte. E i passeggeri<br />

possono navigare<br />

anche in Internet. La città<br />

della Mole è stata la prima<br />

in Italia ad aver completato<br />

la copertura della rete per gli<br />

apparecchi di telefonia mobile<br />

in metropolitana. Questa<br />

infrastruttura di trasporto garantisce<br />

non solo il segnale<br />

di Tim, Vodafone, Wind e 3<br />

Italia, ma anche la copertura<br />

Gsm e Umts per le videochiamate<br />

e la navigazione<br />

in Internet sul cellulare durante<br />

il viaggio. Lo sforzo<br />

maggiore per assicurare ai<br />

viaggiatori tale possibilità lo<br />

ha fatto anche l’Atm di Milano<br />

con i 74 chilometri di rete<br />

e le 88 stazioni abilitate alla<br />

comunicazione con il telefonino.<br />

La città della Madonnina<br />

ha di fatto anticipato<br />

altre grandi metropoli, tra<br />

le quali New York e Londra<br />

(dove i viaggiatori hanno<br />

espresso malcontento per<br />

la perdita di uno degli ultimi<br />

posti dove si poteva stare al<br />

sicuro dall’incessante trillo<br />

dei telefonini e le conversazioni<br />

dei loro maleducati proprietari)<br />

e, comunque, è stata<br />

da capofila in Europa per quanto<br />

riguarda l’estensione della rete e la<br />

velocità d’installazione, nonostante le difficoltà che l’iniziativa<br />

presentava. Sono significativi in merito alcuni dati<br />

del progetto: dopo appena due mesi dai primi interventi<br />

sulla rete, era possibile parlare al cellulare in cinque sta-<br />

34 - <strong>ottobre</strong> 20<strong>10</strong><br />

Il cellulare conquista<br />

anche la metropolitana<br />

zioni; in meno di due anni è stato attivato il servizio in<br />

75 stazioni. Oggi è possibile inviare messaggi e fruire di<br />

tutti i servizi offerti dagli operatori telefonici lungo tutta la<br />

rete, comprese le gallerie, grazie alla connettività Hsdpa<br />

che consente di navigare in Internet trasferendo dati ad<br />

alta velocità. Parlare al cellulare sarà possibile anche a<br />

Roma. Entro il 2011 sarà coperta la tratta della linea A da<br />

Battistini ad Anagnina, con l’eccezione di alcune stazioni<br />

e di Termini che verrà “lavorata”<br />

in seguito con la stazione Colosseo<br />

della linea B. Entro il<br />

2012 il segnale sarà attivato<br />

anche lungo il percorso<br />

della linea B, oltre alle stazioni<br />

Termini e Colosseo.<br />

A Napoli di treni della metropolitana<br />

ce ne sono ad<br />

iosa. Ma il segnale arriva<br />

solo su quelli della linea 2<br />

di Trenitalia che fanno servizio<br />

urbano da Mergellina<br />

fino a Piazza Garibaldi e<br />

su alcuni tratti della Circumvesuviana.<br />

Sui convogli<br />

della Cumana e Circumflegrea<br />

in gestione alla<br />

Sepsa, su quelli della linea<br />

1 “collinare” di Metronapoli<br />

e di MetroCampaniaNordEst<br />

parlare al cellulare è<br />

ancora un miraggio. Se ne<br />

riparlerà quando ci saranno<br />

le necessarie risorse<br />

finanziarie che, allo stato,<br />

mancano.<br />

Parola delle aziende.<br />

Eduardo Cagnazzi

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