Trieste, 5 - 6 settembre 2009 - WeDoCARE
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Ron Fremder<br />
Fondatore dell’associazione <strong>WeDoCARE</strong><br />
(progetto e realizzazione della Decima Giornata Europea<br />
della Cultura Ebraica “Conoscere e accogliere l’altro”)<br />
<strong>WeDoCARE</strong>: “a noi importa, interessa”; ma<br />
anche “noi ci prendiamo cura”. Un’associazione<br />
che ha scopi concreti, che a <strong>Trieste</strong><br />
mette a frutto – di concerto e con la preziosa<br />
collaborazione della Comunità Ebraica –<br />
in un’occasione importante e significativa<br />
come quella della celebrazione europea<br />
della cultura ebraica.<br />
La scelta di parlare oggi di accoglienza è<br />
una necessità. In un mondo dove l’”ignoranza”<br />
(intesa letteralmente come mancata<br />
conoscenza) permette che la diversità diventi<br />
conflitto anziché ricchezza, la conoscenza<br />
è lo strumento vincente per mettersi<br />
in relazione con se stessi e con gli altri.<br />
Perché conoscere significa comprendere,<br />
ascoltare, osservare, rispettare, accettare<br />
qualcosa di diverso da sé. Conoscere e accogliere,<br />
in questo senso, possono diventare<br />
la stessa cosa.<br />
Ecco perché, dunque, questo evento che<br />
abbiamo creato insieme con la Comunità<br />
Ebraica di <strong>Trieste</strong> e con la collaborazione<br />
della Fondazione Glocal Forum Italy e la<br />
Cattedra Unesco “Giovanni XXIII” sul pluralismo<br />
religioso e la pace, è particolarmente<br />
emozionante per noi.<br />
Esserci quando un’istituzione come la Comunità<br />
Ebraica apre le proprie porte e fa<br />
conoscere i propri luoghi, disponendosi<br />
all’incontro.<br />
Esserci quando la preghiera accomuna;<br />
esserci quando protagonisti di spicco della<br />
cultura, dei media, delle istituzioni, delle<br />
religioni, si incontrano per “riflettere” e<br />
spiegare cosa significa per loro oggi, ben<br />
lontanamente da ogni facile retorica, accogliere<br />
l’altro.<br />
E ancora esserci quando cantanti e musicisti<br />
che delle proprie tradizioni hanno fatto<br />
ricerca, pregio, vanto e soprattutto arte si<br />
dispongono a cantare insieme, a fondere i<br />
loro suoni, le loro emozioni, le loro radici<br />
per uscirne più ricchi.<br />
Anche la città di <strong>Trieste</strong> è sembrata da subito<br />
una “necessità”, il luogo giusto per dire<br />
ed amplificare: “a noi importa” comprendere<br />
e conoscere, perché la sua fisionomia è<br />
tra le più variegate e affascinanti che la storia<br />
abbia mai disegnato; perché il suo crogiuolo<br />
di etnie, religioni, culture ha dietro<br />
a sé un percorso complesso e molto forte<br />
di interculturalità, di convivenza e sovrapposizione.<br />
Un percorso che va compreso,<br />
vissuto e condiviso.<br />
Che sia dunque, questo, il primo passo,<br />
verso un percorso di approfondimento di<br />
cui <strong>Trieste</strong> e tutti gli “attori” di questa manifestazione<br />
siano solo i primi protagonisti.<br />
L’augurio è di essere tutti più aperti e consapevoli<br />
e di poter dire tutti veramente “we<br />
do care”.<br />
<strong>WeDoCARE</strong> è un’associazione senza scopo<br />
di lucro che nasce a <strong>Trieste</strong> all’inizio del<br />
<strong>2009</strong> con lo scopo di favorire, divulgare e<br />
sollecitare la sensibilità dell’opinione pubblica<br />
nei confronti delle tematiche dell’accoglienza<br />
e della convivenza, del rispetto e<br />
dell’accettazione delle diversità siano esse<br />
di tipo culturale, religioso, ideologico, sociale,<br />
fisico o di altra natura.<br />
Diverse le strategie che l’associazione si<br />
prefigge di mettere in atto nella sua attività.<br />
Dalla proposta di attività culturali di varia<br />
natura (spettacoli musicali e di teatro, mostre<br />
d’arte visiva, incontri e convegni di studio,<br />
meeting tra personalità dell’opinione<br />
pubblica, del giornalismo, della letteratura,<br />
del mondo politico, universitario e scientifico),<br />
fino a iniziative didattiche, sportive e<br />
sociali che si occupino di approfondire di<br />
volta in volta diverse situazioni di conflitto,<br />
di intolleranza, di non accettazione che<br />
affliggono diverse comunità a livello internazionale.<br />
Particolare attenzione <strong>WeDoCARE</strong> vuole<br />
dedicare, inoltre, al mondo dell’infanzia<br />
meno fortunato: a quei bambini che si vedono<br />
costretti a una vita “diversa” a causa<br />
di malattie, di ingiuste e trascurate condizioni<br />
di vita, di soprusi e costrizioni. Anche<br />
in questo caso le intenzioni volgono alla<br />
creazione di progetti locali ed internazionali<br />
comuni tra fondazioni, ospedali, centri<br />
specializzati che dedicano le loro attività ai<br />
bambini ed ai loro diritti.