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Trieste, 5 - 6 settembre 2009 - WeDoCARE

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tradizioni e musica<br />

L’Havdalah<br />

Havdalah è il nome del rito che segna<br />

l’uscita dal giorno santo e il rientro nel<br />

tempo ordinario (le 20.31 è l’orario di<br />

uscita dalla festività del Sabato).<br />

“Osservare il Sabato significa anche<br />

“santificarlo” (in ebraico Kidush), cioè<br />

“tenerlo separato” (in ebraico, appunto,<br />

Havdalà) dalle altre giornate. "Ricordati<br />

del giorno di Sabato per santificarlo”<br />

(Esodo 20, 10). Si tratta di fare<br />

del sabato un giorno completamente<br />

differente dagli altri giorni della settimana,<br />

“un giorno di riposo e di santità”<br />

che comincia con il rito del Kidush e<br />

termina con il rito del Havdalah.<br />

Nella religione ebraica, l’andamento<br />

della casa e della vita familiare ruota<br />

attorno allo Shabbat: i cibi migliori, i<br />

canti più gioiosi, la compagnia, l’attenzione<br />

dei genitori verso i figli: tutto ciò<br />

che colpisce e rallegra i cuori si ritrova<br />

insieme in queste ventiquattro ore. Ma<br />

il momento più toccante della giornata<br />

è forse proprio la sua conclusione;<br />

quando la famiglia riunita da’ l’addio<br />

alla festa celebrando il rito della Havdalah.<br />

La luce della candela che illumina<br />

la stanza buia, il vino e i profumi<br />

sono l’ultima immagine dello Shabbat<br />

che rimarrà nel cuore e negli occhi dei<br />

padri e dei figli e li guiderà nel loro<br />

rapporto durante la settimana entrante.<br />

“Ecco io mando a voi il profeta Elia<br />

prima che venga il giorno del Signore,<br />

grande e venerando. E ricondurrò il<br />

cuore dei padri verso i figli ed il cuore<br />

dei figli verso il loro padre” (Malachì 3°,<br />

22-23).<br />

Come l’inizio dello Shabbat è segnalato<br />

da alcuni atti che devono essere<br />

eseguiti secondo norme rigorosamente<br />

codificate (l’accensione dei<br />

lumi e il Kidush) che ne sottolineano<br />

l’importanza e la particolare sacralità,<br />

così la sua fine viene accompagnata<br />

dalla cerimonia - breve e di origine<br />

antichissima – che costituisce appunto<br />

l’Havdalah che marca la differenza<br />

tra il sabato che sta per terminare e i<br />

giorni feriali che stanno per iniziare. La<br />

celebrazione consiste nel recitare delle<br />

brevi benedizioni su una coppa di<br />

vino, su delle erbe profumate e sulla<br />

luce del fuoco.<br />

Il cuore più profondo e simbolico del<br />

significato dell’Havdalah è insito proprio<br />

nell’idea della separazione: separare<br />

per distinguere tra il sabato e<br />

i giorni della settimana, separare per<br />

distinguere la luce e il buio, il sacro e<br />

il profano.<br />

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