Trieste, 5 - 6 settembre 2009 - WeDoCARE
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40<br />
i protagonisti<br />
Drago Jančar<br />
Autore e drammaturgo<br />
Nato a Maribor, Slovenia, nel 1948, Drago<br />
Jančar è lo scrittore sloveno più conosciuto<br />
nella sua terra e all’estero. Ha<br />
studiato Legge e ha lavorato come giornalista,<br />
redattore editoriale e scrittore.<br />
Durante il regime comunista, è stato<br />
condannato per “propaganda al servizio<br />
del nemico”. Nel 1985 è stato Fulbright<br />
fellow negli Stati Uniti, e nel 1988 in Germania.<br />
Come Presidente del Slovenian P.E.N.<br />
Center (1987-91) ha avuto parte attiva<br />
nella crescita della democrazia in Slovenia<br />
e in Jugoslavia.<br />
I romanzi ed i racconti di Drago Jančar<br />
sono stati tradotti e pubblicati in vari<br />
lingue europee e negli Stati Uniti, cosi<br />
come le sue opere teatrali che sono state<br />
prodotte spesso all’estero e sono considerate<br />
il punto di forza della stagione<br />
teatrale slovena.<br />
Nel 1993 lo scrittore ha ricevuto il premio<br />
Preseren (il più prestigioso premio<br />
letterario sloveno).<br />
Nel 1994 ha vinto il premio Europeo della<br />
città di Arnsberg (Germania), per il miglior<br />
racconto dell’anno. Nel 2003 Jančar<br />
ha ricevuto il premio Herder per la letteratura<br />
e nel 2007 ha vinto il premio Jean<br />
Amery per la saggistica alla Fiera del Libro<br />
di Francoforte.<br />
Oggi Drago Jančar risiede a Lubiana. Tra<br />
i suoi romanzi si ricordano Il galeotto,<br />
1978; Aurora boreale, 1984; Brama Schernitrice,<br />
1994; Catarina, il pavone e il gesuita,<br />
2000; Il Costruttore, 2006; L’albero senza<br />
nome, 2008. Le sue novelle più famose<br />
sono Del pallido malfattore, 1978; Morte<br />
a Santa Maria delle Nevi, 1985; Lo sguardo<br />
dell’angelo, 1992. I saggi: Terra incognita,<br />
1989; Il vaso in cocci, 1993; Ricordi sulla<br />
Jugoslavia, 1991; La Disputa (con Adam<br />
Michnik), 1993; Pentole di carne egizia,<br />
1995; Un rapporto corto da una città assediata<br />
a lungo, 1996; Brioni, 2002; L’anima<br />
d’ Europa, 2006. Gli scritti per il teatro: Il<br />
dissidente Arnoz e i suoi, 1982; Gran valzer<br />
brillante, 1985; Pedinando Godot, 1987;<br />
Dedalus, 1988; Hallstatt, 1994; Cavalleria<br />
leggera, 2008; L’orologio batte in silenzio,<br />
<strong>2009</strong>. In italiano sono stati tradotti: Aurora<br />
boreale, tradotto da Enrico Lenaz e<br />
Darja Betocci. Milano: Bompiani, 2007; Il<br />
ronzio, tradotto da Roberto Dapit. Udine:<br />
Forum Editrice, 2007; L’allievo di Joyce,<br />
tradotto da Veronika Brecelj. Firenze: Ibiskos<br />
Editrice Risolo, 2006.