Trieste, 5 - 6 settembre 2009 - WeDoCARE
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46<br />
i protagonisti<br />
S.E. Eugenio Ravignani<br />
Vescovo di <strong>Trieste</strong><br />
Mons. Eugenio Ravignani è nato a Pola<br />
il 30 dicembre 1932; è stato ordinato sacerdote<br />
a <strong>Trieste</strong> il 3 luglio 1955 e si è laureato<br />
in teologia dogmatica nel 1961. È<br />
stato docente nello Studio teologico del<br />
Seminario vescovile di <strong>Trieste</strong>, di cui divenne<br />
nel 1968 Rettore e Prefetto degli<br />
Studi. Eletto vescovo di Vittorio Veneto il<br />
7 marzo 1983 e consacrato vescovo nella<br />
Cattedrale di San Giusto a <strong>Trieste</strong> il 24<br />
aprile 1983, venne trasferito alla sede di<br />
<strong>Trieste</strong> il 4 gennaio 1997 e fece l’ingresso<br />
in diocesi il 2 febbraio.<br />
È membro della Commissione episcopale<br />
della CEI per l’Ecumenismo e il Dialogo,<br />
Vicepresidente della Conferenza Episcopale<br />
Triveneta, membro della Commissione<br />
Episcopale per la Facoltà Teologica<br />
del Triveneto e vescovo delegato per la<br />
Commissione regionale triveneta del<br />
dialogo ecumenico e interreligioso.<br />
Per raggiunti limiti d’età ha rinunciato<br />
alla guida della diocesi che, dal 4 luglio<br />
<strong>2009</strong> fino all’ingresso del suo Successore,<br />
regge quale Amministratore Apostolico.<br />
...Sull’accoglienza<br />
<strong>Trieste</strong> è una città per tanti aspetti singolare.<br />
La sua posizione geografica, le sue<br />
vicende storiche, ne fanno un crocevia di<br />
lingue, culture e tradizioni diverse. Ma ne<br />
fanno pure il luogo del loro incontro, in<br />
un dialogo rispettoso e aperto, che delle<br />
diversità fa una ricchezza condivisa e diventa<br />
un’esperienza vissuta nella concordia<br />
e nella pace. Ciò che può far provare a<br />
quanti qui viviamo non solo compiacimento<br />
e soddisfazione per una realtà presente,<br />
ma impegna ad assicurarle una continuità<br />
promuovendo un’autentica disponibilità<br />
all’accoglienza rispettosa delle persone e<br />
dei valori di cui sono portatrici, pronti pure<br />
ad ampliare gli spazi dal dialogo al di là dei<br />
confini verso l’Est e il Centro Europa.<br />
La nostra città viene definita multietnica<br />
e multiculturale, e lo è. Ma non possiamo<br />
non tenere presente che essa è pure multi-<br />
religiosa. Ciò che, analogamente a quanto<br />
richiesto dalla diversa composizione etnica<br />
e dalla pluralità delle culture, postula pure<br />
un dialogo ecumenico e interreligioso. Nella<br />
sua storia è attestata, fin dal ‘700, la presenza<br />
della Chiesa Ortodossa nelle due Comunità<br />
greco-orientale e serbo-ortodossa<br />
(recentemente vi si è aggiunta quella romena);<br />
le Chiese evangeliche sono presenti<br />
con la Comunità Luterana di confessione<br />
augustana, la Comunità Elvetica e Valdese<br />
e le Comunità Metodista, Battista e Avventista;<br />
vi sono pure alcuni fedeli della Chiesa<br />
Anglicana. Un posto particolare lo ha la<br />
Comunità Israelitica, che ha conosciuto la<br />
tragedia della persecuzione antiebraica e<br />
nella cui memoria vivono oggi ancora le<br />
vittime dell’Olocausto.<br />
La presenza di religioni diverse nel passato<br />
non creava difficoltà particolarmente