Trieste, 5 - 6 settembre 2009 - WeDoCARE
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prof. Maria Teresa Bassa Poropat<br />
Presidente della Provincia di <strong>Trieste</strong><br />
Ogni iniziativa che consenta alla gente<br />
della nostra Provincia di avvicinarsi a tradizioni<br />
e culture diverse, a stili di vita che<br />
non ci appartengono, a modi diversi di<br />
concepire la spiritualità deve essere sostenuta<br />
e promossa. Ecco perché la Provincia<br />
di <strong>Trieste</strong> ha voluto essere vicina alla Comunità<br />
Ebraica che propone un tema così<br />
straordinariamente attuale come quello<br />
della conoscenza e accoglienza dell’altro<br />
all’interno delle celebrazioni Triestine della<br />
Decima Giornata Europea della Cultura<br />
Ebraica, per cercare di sensibilizzare una<br />
nuova coscienza multiculturale. Il nostro<br />
è un territorio che per la sua posizione geografica,<br />
la sua morfologia ed ovviamente<br />
la sua storia è particolarmente sensibile ai<br />
temi della convivenza e dell’accoglienza<br />
attraverso la conoscenza delle molteplicità<br />
delle identità. La nostra Provincia deve<br />
essere un esempio per far sì che non si<br />
parli più di tolleranza ma di accoglienza.<br />
Occorre oggi affermare il concetto di inclusione<br />
nelle diversità a cui associare quello<br />
di ospitalità. L’Altro deve essere parte integrante<br />
del nostro territorio rispettando regole<br />
di comportamento, e al tempo stesso<br />
noi dobbiamo accoglierlo senza pregiudizi.<br />
Purtroppo, in molti casi, la politica avanza,<br />
chiusa nel suo individualismo esasperato<br />
mentre l’etica dovrebbe manifestarsi con<br />
la rivelazione del volto dell’Altro. Nel momento<br />
in cui l’Altro si mostra, con il suo volto,<br />
e questo volto solleva in noi un enigma,<br />
si rende esplicita l’etica, ossia, il farsi carico<br />
della vita degli altri. Sono profondamente<br />
addolorata per quello che sta accadendo<br />
in Italia, com’è possibile che la politica assista<br />
inerme alle tragedie di migliaia di immigrati<br />
abbandonati al largo delle nostre<br />
coste, com’è possibile restare insensibili a<br />
tragedie come quella accaduta al largo di<br />
Lampedusa alcuni giorni fa? Come facciamo<br />
a non vedere gente in fuga dalla guerra,<br />
dalla fame, dalla miseria in cerca di serenità<br />
e pace? Le morti assurde di bambini,<br />
donne, innocenti gettati in mare è davvero<br />
la visione di una società che decade e che<br />
ha perso il senso dell’esistenza umana. La<br />
nostra Provincia deve essere promotrice di<br />
pace e convivenza e quello che possiamo<br />
fare è cercare di informare, sensibilizzare e<br />
educare l’opinione pubblica, a partire dalle<br />
giovani generazioni, affinché siano strumento<br />
di promozione di una nuova era, di<br />
una nuova società globale, in cui siano rispettati<br />
i diritti umani di tutti, senza distinzione<br />
di razza, sesso o religione. Educare<br />
significa conoscere; conoscere le diverse<br />
realtà che ci circondano, scoprirle ed apprezzarle<br />
proprio in virtù della loro diversità<br />
e della possibilità di un reciproco arricchimento.<br />
Ecco perché voglio ringraziare<br />
La Comunità Ebraica di <strong>Trieste</strong> per questo<br />
importante evento che ci consentirà momenti<br />
di approfondimento e conoscenza.<br />
Nata il 23 novembre 1946 a <strong>Trieste</strong>.<br />
Laureata in Psicologia presso l’Università degli<br />
Studi di <strong>Trieste</strong> e specializzata in Psicopedagogia<br />
presso l’Università degli Studi di Torino Scienze<br />
dell’educazione, insegna presso la Facoltà di Psicologia<br />
dell’Università di <strong>Trieste</strong>.<br />
Dal 1989 al 2003 ha presieduto il Comitato pedagogico<br />
ed organizzativo dei nidi della Regione Friuli<br />
Venezia Giulia ed è stata responsabile della formazione<br />
regionale dei nidi; ha coordinato la Scuola di<br />
Specializzazione per l’handicap; ha svolto attività di<br />
consulenza e formazione per gli operatori dei servizi<br />
socioeducativi e sanitari.<br />
Iscritta all’albo degli psicologi, è stata Giudice privato<br />
del Tribunale dei minori della provincia di <strong>Trieste</strong><br />
e Consulente psicopedagogico dell’Area educativa<br />
del Comune di <strong>Trieste</strong>.<br />
Dal 1996 al 2001 è stata Assessore all’Educazione,<br />
Condizione giovanile e Pari opportunità del Comune<br />
di <strong>Trieste</strong>, per la Giunta Illy.<br />
Nel 2003 è stata eletta in Consiglio Regionale nella<br />
lista civica “Cittadini per il Presidente”; ha fatto parte<br />
di due Commissioni consiliari quella relativa alle<br />
Politiche sociali, sanità e istruzione e quella relativa<br />
alle Attività produttive, commercio, industria e turismo.<br />
Nell’aprile 2006 è stata eletta Presidente della Provincia<br />
di <strong>Trieste</strong>, mantenendo le seguenti deleghe:<br />
Cultura, Università e Ricerca, Marketing territoriale,<br />
Pari Opportunità, Rapporti Istituzionali. È stata Presidente<br />
dell’Unione delle Province del Friuli Venezia<br />
Giulia. È un componente del Fondo <strong>Trieste</strong>, organismo<br />
del quale è stata Presidente.<br />
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