Trieste, 5 - 6 settembre 2009 - WeDoCARE
Trieste, 5 - 6 settembre 2009 - WeDoCARE
Trieste, 5 - 6 settembre 2009 - WeDoCARE
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
60<br />
BESA, UN CODICE D’ONORE<br />
ALBANESI MUSULMANI CHE SALVARONO GLI EBREI DALLA SHOAH<br />
Un’esposizione a cura di Yad Vashem,<br />
il museo dell’Olocausto di Gerusalemme<br />
In mostra fino al 15 ottobre al Museo<br />
ebraico Carlo e Vera Wagner di <strong>Trieste</strong><br />
Negli anni drammatici della seconda<br />
guerra mondiale fu un rigido codice<br />
d’onore, detto Besa, a decretare la<br />
salvezza degli ebrei di Albania. Mentre<br />
nel resto d’Europa la persecuzione<br />
mieteva le sue vittime lì gli ebrei<br />
vennero infatti considerati ospiti e in<br />
quanto tali da proteggere e preservare.<br />
Fino al punto di donare loro abiti e<br />
nomi musulmani.<br />
A raccontare questa vicenda, ancora<br />
poco nota all’opinione pubblica occidentale,<br />
è la mostra “Besa, un codice<br />
d’onore. Albanesi musulmani che salvarono<br />
gli ebrei dalla Shoah” in esposizione<br />
per la prima volta in Italia al Museo<br />
ebraico Carlo e Vera Wagner fino al<br />
15 ottobre.<br />
Realizzata da Yad Vashem, il museo<br />
dell’Olocausto di Gerusalemme, la rassegna<br />
propone le suggestive immagini<br />
del fotografo americano Norman Gershman<br />
che per cinque anni ha percorso<br />
l’Albania recuperando le testimonianze<br />
di questo straordinario salvataggio che<br />
riguardò quasi 2 mila ebrei e documentandolo<br />
attraverso i ritratti dei salvatori<br />
e dei loro discendenti.<br />
La storia appare ancora più sorprendente<br />
se si considera che nei primi decenni<br />
del Novecento l’Albania, paese<br />
a maggioranza musulmana, contava<br />
una popolazione di 803 mila abitanti di<br />
cui solo 200 erano ebrei. Dopo l’ascesa<br />
al potere di Hitler nel 1933 molto ebrei<br />
trovarono però rifugio in Albania. Diverse<br />
fonti stimano che vi affluirono da<br />
600 a 1800 a rifugiati ebrei provenienti<br />
da Germania, Austria, Serbia, Grecia e<br />
Jugoslavia nella speranza di proseguire<br />
alla volta d’Israele o di altri paesi.<br />
Dopo l’occupazione nazista nel 1943<br />
gli albanesi, con un atto di grande<br />
generosità, rifiutarono di consegnare<br />
le liste degli ebrei che vivevano nel<br />
paese. Varie agenzie governative fornirono<br />
a molti ebrei documenti falsi<br />
che consentirono loro di mescolarsi al<br />
resto della popolazione. E gli albanesi<br />
non solo protessero i loro cittadini<br />
ebrei ma diedero rifugio ai tanti ebrei<br />
giunti in Albania quando ancora era<br />
sotto il dominio italiano, che ora rischiavano<br />
la deportazione nei campi<br />
di sterminio.