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Bollettin - Diocesi di Rimini

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<strong>Bollettin</strong>o Diocesano 2012 - n.2<br />

pre-matrimoniale; in una cultura che guarda con sospetto e timore forestieri<br />

e immigrati, delle famiglie che si offrono per accogliere fratelli meno fortunati<br />

e case-famiglia che si aprono per dare un focolare a chi non ce l'ha; sposi e<br />

genitori che partono per attività missionarie, portandosi insieme anche i figli...<br />

questi e tanti altri casi <strong>di</strong> testimonianza <strong>di</strong> vivibilità del vangelo delle betatitu<strong>di</strong>ni,<br />

permettono ad altri credenti e a non credenti non solo <strong>di</strong> sentir parlare <strong>di</strong><br />

Gesù, ma quasi <strong>di</strong> farlo vedere e <strong>di</strong> toccare con mano.<br />

2. Cari Fratelli e Sorelle, se è vero che la crisi che ferisce le nostre città e<br />

paesi è una crisi spirituale e morale, se è vero che stiamo <strong>di</strong>lapitando gli ultimi<br />

spiccioli dell'immenso patrimonio che l'alleanza del cristianesimo e dell'umanesimo<br />

aveva accumulato in Europa, non possiamo non sintonizzarci con papa Benedetto:<br />

dobbiamo ritornare ad evangelizzare. La Chiesa che esce dal cenacolo<br />

è una Chiesa missionaria. Il libro degli Atti degli apostoli lo racconta in lungo e in<br />

largo, ma al vangelo secondo Marco basta una riga per <strong>di</strong>re che i <strong>di</strong>scepoli "partirono<br />

e annunciarono il vangelo dappertutto, mentre il Signore agiva insieme<br />

con loro e confermava la Parola con i segni che l'accompagnavano" (Mc 16,20).<br />

Evangelizzare, ecco la nostra missione: annunciare, celebrare, testimoniare l'amore<br />

<strong>di</strong> Dio, che per mezzo <strong>di</strong> Gesù Cristo vuole salvare tutti gli uomini.<br />

Con l'ardore e l'audacia dei testimoni appassionati del loro Signore crocifisso<br />

e risorto, sì il messaggio cristiano ha incen<strong>di</strong>ato tutto il bacino del Me<strong>di</strong>terraneo<br />

e si è <strong>di</strong>ffuso velocemente sulle vie dell'impero romano, soprattutto<br />

per l'impegno spontaneo dei credenti, da persona a persona. Nessuno si tirava<br />

in<strong>di</strong>etro. Ancora nel II secolo un filosofo pagano, Celso, pensando <strong>di</strong> scre<strong>di</strong>tare<br />

la nuova religione, osserva che tra i suoi <strong>di</strong>vulgatori abbondando "cardatori <strong>di</strong><br />

lana, calzolai, lavandai, gente senza istruzione e <strong>di</strong> maniere grossolane" (Contro<br />

Celso, 3,55,5). Sebbene i mezzi <strong>di</strong> trasporto e <strong>di</strong> comunicazione fossero ben<br />

poca cosa, l'annuncio evangelico raggiunse in breve tempo i confini del mondo<br />

allora conosciuto e arrivò anche da noi ad Ariminum. "E si trattava della religione<br />

<strong>di</strong> un uomo morto in croce, 'scandalo per gli ebrei e stoltezza per i pagani'.<br />

Alla base <strong>di</strong> un tale <strong>di</strong>namismo missionario c'era la santità dei primi cristiani e<br />

delle prime comunità" (Red. Missio, 90).<br />

3. Anche oggi è tempo <strong>di</strong> evangelizzazione. C'è da fare un grande lavoro<br />

<strong>di</strong> costruzione <strong>di</strong> una nuova umanità, dentro e attorno a noi. Dalla chiesa alla<br />

piazza, dall'altare alla strada. Anche le nostre città e paesi, frazioni e quartieri<br />

possono assomigliare a deserto, desolazione e solitu<strong>di</strong>ne. Hanno bisogno <strong>di</strong><br />

amore e perdono. Hanno sete <strong>di</strong> vangelo. C'è tanta non-umanità in giro; una<br />

non-umanità generata da non risposta a bisogni primari, quali cibo, vestito,<br />

salute, casa, lavoro, stu<strong>di</strong>o. E' una povertà generata da non risposta a bisogni<br />

relazionali a causa <strong>di</strong> solitu<strong>di</strong>ne, abbandono, trascuranza, <strong>di</strong>menticanza. E' una<br />

povertà causata da non senso, da non valore dato alla propria vita e all'altrui:<br />

droga, alcol, spericolatezze, gioco d'azzardo, shopping compulsivo, <strong>di</strong>pendenza<br />

da lavoro, cyber<strong>di</strong>pendenza. E' una povertà provocata dalla crisi economicofinanziaria<br />

che sta paurosamente intaccando non solo singole persone, ma interi<br />

nuclei familiari.<br />

Atti del Vescovo

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