Bollettin - Diocesi di Rimini
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<strong>Bollettin</strong>o Diocesano 2012 - n.2<br />
La cultura eucaristica richiede a noi cristiani <strong>di</strong> essere non i cortigiani dei potenti,<br />
ma i servitori dei poveri; ricorda ai responsabili della cosa pubblica che occorre<br />
dare gambe a quel piano strategico con cui si è voluto <strong>di</strong>segnare il futuro della<br />
città nel segno della solidarietà e della fraternità, e all'insegna <strong>di</strong> una pacifica e<br />
civile convivenza; esige che il baricentro della nuova <strong>Rimini</strong> sia il bene comune<br />
e non il profitto dei pochi o il privilegio dei pochissimi a spese dei molti, dei<br />
moltissimi. Nessuno ci può strappare dal cuore la tenace persuasione del<br />
potenziale umanizzante <strong>di</strong> questo vangelo. E nessuno abbia paura: è solo per<br />
amore della città e <strong>di</strong> quanti non credono o credono <strong>di</strong>versamente, che noi<br />
dobbiamo e vogliamo fare la nostra parte perché nella nostra città si instauri la<br />
civiltà dell’amore, la cultura dell’accoglienza, della con<strong>di</strong>visione, della fraternità.<br />
In particolare vorrei richiamare il valore civile e umano, oltre che ecclesiale,<br />
della domenica, giorno libero, festivo, speciale, che va preservato dall'obbligo<br />
invadente del lavoro, del vendere e del comprare. Unisco pertanto la mia voce a<br />
quella <strong>di</strong> Benedetto XVI, <strong>di</strong> altri vescovi e del mondo del lavoro per incoraggiare<br />
cattolici e uomini <strong>di</strong> buona volontà a <strong>di</strong>re no alla liberalizzazione selvaggia degli<br />
orari dei negozi nei giorni <strong>di</strong> domenica. Noi riteniamo che "commercializzare" la<br />
domenica sia offendere la <strong>di</strong>gnità dell'uomo, della famiglia, delle lavoratrici e dei<br />
lavoratori. Vorrei essere chiaro: la nostra denuncia contro la profanazione della<br />
domenica è motivata non solo dal fatto che una domenica così violentata non è<br />
cristiana, ma anzitutto perché non è umana, perché è idolatra, immorale e ingiusta.<br />
Ora preghiamo per la nostra Città:<br />
O Dio nostro Padre, nelle tue mani sono le speranze dei popoli e i <strong>di</strong>ritti <strong>di</strong> ogni<br />
uomo; ascolta la preghiera che ti rivolgiamo per la nostra Città: fa' che fiorisca la<br />
giustizia e la concor<strong>di</strong>a, e per l'onestà dei citta<strong>di</strong>ni e la saggezza dei governanti<br />
si promuova una pace duratura, il progresso sociale e la libertà religiosa. Amen.<br />
Atti del Vescovo