Bollettin - Diocesi di Rimini
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<strong>Bollettin</strong>o Diocesano 2012 - n.2<br />
Gesù <strong>di</strong> Nazaret" (At 10,38). Questo evento si verificò al Giordano, quando "il<br />
cielo si aprì e <strong>di</strong>scese sopra <strong>di</strong> lui lo Spirito Santo in forma corporea, come una<br />
colomba, e venne una voce dal cielo: Tu sei il Figlio mio, l'amato; in te ho posto<br />
il mio compiacimento" (Lc 3,21s). Si può quin<strong>di</strong> <strong>di</strong>re che, se nell'Incarnazione il<br />
Verbo "<strong>di</strong>viene" Gesù, nel battesimo al Giordano Gesù "<strong>di</strong>viene" il Cristo.<br />
Nella Chiesa l'unzione è presente come sacramento, che ripropone il segno<br />
preso dalla figura - l'unzione - e dall'evento del Giordano riproduce il significato.<br />
Ecco ad esempio quanto si legge in una antichissima catechesi mistagogica,<br />
rivolta ai neofiti:<br />
"Divenuti partecipi <strong>di</strong> Cristo, giustamente voi siete chiamati 'cristi', perché avete<br />
ricevuto il sigillo dello Spirito Santo (...). Dopo che Gesù fu battezzato nel Giordano<br />
e comunicò alle acque il profumo della sua <strong>di</strong>vinità, ne risalì e <strong>di</strong>scese personalmente<br />
su <strong>di</strong> lui lo Spirito Santo. Anche a voi, quando siete risaliti dalla piscina delle<br />
sacre fonti, fu conferito il crisma, che è figura <strong>di</strong> quello che unse Cristo, cioè dello<br />
Spirito Santo" (Catechesi mistagogiche, III, 1 - PG 33,1088).<br />
Questa unzione-consacrazione, come sappiamo, è presente interamente<br />
nei sacramenti della cresima e della unzione degli infermi, e come parte <strong>di</strong><br />
sacramenti, abbiamo l'unzione battesimale e l'unzione nel sacramento dell'or<strong>di</strong>ne,<br />
nel suo triplice grado dell'episcopato, del presbiterato e del <strong>di</strong>aconato.<br />
2. Vorrei innanzitutto parlare dell'unzione battesimale e crismale. Nel brano<br />
appena citato san Cirillo <strong>di</strong> Gerusalemme in buona sostanza <strong>di</strong>ceva che<br />
come Gesù <strong>di</strong>venne pienamente Cristo, cioè consacrato, per la sua unzione nel<br />
battesimo al Giordano, così i credenti in lui <strong>di</strong>ventano e sono chiamati 'cristi'<br />
cristiani, per la loro unzione, me<strong>di</strong>ante la quale partecipano alla unzione <strong>di</strong> Cristo.<br />
Cristiani, per i primi padri della Chiesa, non significava tanto "seguaci della<br />
dottrina <strong>di</strong> Cristo", come era per i pagani che, per primi, ad Antiochia dettero<br />
loro questo nome (cfr At 11,26), ma significava "unti, consacrati", a imitazione<br />
e per partecipazione della unzione <strong>di</strong> Cristo, il consacrato per eccellenza. "Per<br />
questo ci chiamiamo cristiani, perché siamo unti con l'olio <strong>di</strong> Dio" (Teofilo <strong>di</strong><br />
Antiochia, Ad Autolico, 1,12).<br />
La conseguenza che scaturisce da ciò è che abbiamo in noi lo stesso Spirito<br />
che fu in Gesù <strong>di</strong> Nazaret. Che gioia dà il pensiero che in me c'è lo stesso Spirito<br />
che era in Gesù, nei giorni della sua vita terrena; che colui che fu "il suo compagno<br />
inseparabile" (san Basilio) è ora anche il mio compagno inseparabile, il<br />
dolce ospite della mia anima. Quando sentiamo una ispirazione, è la voce <strong>di</strong><br />
Gesù che ci parla, ci consiglia, ci esorta attraverso il suo Spirito. Quando sentiamo<br />
il fiotto della preghiera che ci sgorga dal cuore, è lo Spirito <strong>di</strong> Gesù che prega<br />
in noi. Quando ci sentiamo spinti e sbilanciati nel donarci agli altri, a costo <strong>di</strong><br />
rinunce e <strong>di</strong> pesanti sacrifici, è lo Spirito Santo che forma in noi gli stessi sentimenti<br />
che furono in Cristo Gesù.<br />
Ecco il sacerdozio universale o comune, che ci unisce tutti, presbiteri, religiosi<br />
e laici. Nella costituzione Lumen gentium del Vaticano II, si legge:<br />
"Per la rigenerazione e l'unzione dello Spirito santo i battezzati vengono consacrati<br />
a formare un tempio spirituale e un sacerdozio santo per offrire, me<strong>di</strong>ante tutte<br />
le opere del cristiano, sacrifici spirituali... Tutti, quin<strong>di</strong>, i <strong>di</strong>scepoli <strong>di</strong> Cristo, perse-<br />
Atti del Vescovo