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IL CONCORSO<br />
“Merlot e Cabernet insieme”,<br />
medaglia d’oro<br />
a cinque vini bergamaschi<br />
Igt Bergamasca Cabernet Sauvignon Satiro 2006<br />
della Tallarini <strong>di</strong> Gandosso; Valcalepio Doc Montecroce<br />
2007 della Bertoli Angelo <strong>di</strong> Castelli Calepio;<br />
Valcalepio Doc Riserva Rossa Passione dell’azienda<br />
La Collina <strong>di</strong> Grumello del Monte; Valcalepio Doc<br />
2001 Riserva della Costa della Cantina Sociale Bergamasca<br />
<strong>di</strong> San Paolo d’Argon; Valcalepio Doc Barbariccia<br />
2006 dell’azienda Castello degli Angeli <strong>di</strong> Carobbio<br />
degli Angeli.<br />
Questi i cinque vini bergamaschi che - grazie a un punteggio<br />
compreso tra 85 e 90/100 - hanno conquistato<br />
la Medaglia d’oro all’ultima e<strong>di</strong>zione del Concorso internazionale<br />
«Emozioni dal mondo: Merlot e Cabernet<br />
insieme» tenutasi nelle scorse settimane al Palamonti<br />
<strong>di</strong> Bergamo. Lo stesso premio è andato ad altri 53 tagli<br />
LA TESTIMONIANZA - <strong>di</strong> Pierluigi Saurgnani<br />
Pensavo <strong>di</strong> concedermi in tutto relax un’allegra<br />
degustazione chiacchierando amabilmente con<br />
gli altri commissari d’esame e mangiucchiando salatini<br />
e tartine. Niente affatto. Il Concorso internazionale<br />
“Emozioni dal mondo: Merlot e Cabernet insieme”,<br />
tenutosi in ottobre a Bergamo, cui ho preso parte per<br />
la prima volta (e, con tutta probabilità, anche l’ultima)<br />
in veste <strong>di</strong> giu<strong>di</strong>ce, è tutto fuorché una spensierata<br />
rimpatriata tra compagni <strong>di</strong> bevute. È una cosa<br />
molto seria. Il regolamento dei concorsi internazionali<br />
patrocinati dall’Oiv, l’Organisation Internationale<br />
de la Vigne et du Vin, è infatti rigi<strong>di</strong>ssimo, le regole sono<br />
ferree e guai a <strong>di</strong>sattenderle. Si è trattato <strong>di</strong> un vero<br />
e proprio “tour de force”, iniziato alle 9 del mattino<br />
e terminato alle 14 con due<br />
sole brevi pause. Ognuna<br />
delle commissioni, guidata<br />
ciascuna da un severo e<br />
compunto presidente, ha assaggiato<br />
qualcosa come 34<br />
campioni <strong>di</strong> Merlot e Cabernet<br />
più un’aggiunta <strong>di</strong> altri<br />
7. E nella sala del Palamonti<br />
22 <strong>Affari</strong> <strong>di</strong> <strong>Gola</strong> novembre <strong>2009</strong><br />
bordolesi (33 italiani, 8 croati, 4 austriaci, 3 argentini,<br />
2 serbi e uno ciascuno per Sudafrica, Turchia, Israele,<br />
Francia, Malta, Slovacchia, Germania e Australia)<br />
mentre la Gran Medaglia d’oro è stata assegnata al<br />
«Colli Aprutini Igt Merlot Marina Cvetic 2006», vino<br />
prodotto dall’azienda Masciarelli <strong>di</strong> San Martino sulla<br />
Marrucina (Chieti).<br />
Se i numeri servono per valutare il successo <strong>di</strong> una<br />
manifestazione, quelli della quinta e<strong>di</strong>zione confermano<br />
il trend <strong>di</strong> crescita del concorso bergamasco.<br />
Sono stati infatti ben 204 i campioni iscritti al concorso,<br />
198 i campioni ammessi (provenienti da 16 Paesi:<br />
Italia, Sudafrica, Serbia, Croazia, Argentina, Turchia,<br />
Slovacchia, Malta, Francia, Israele, Australia, Germania ,<br />
Austria, Spagna, Cile, Repubblica Ceca), 65 i commis-<br />
Io, per la prima volta giu<strong>di</strong>ce,<br />
sorpreso dalla severità del concorso<br />
scelto come sede del concorso regnava un’atmosfera<br />
austera, con i commissari scrupolosamente e silenziosamente<br />
concentrati sui loro assaggi. Si doveva provare<br />
i campioni <strong>di</strong> vino e compilare velocemente articolate<br />
schede <strong>di</strong> analisi sensoriale che prevedevano<br />
valutazioni sulle sensazioni visive (aspetto, limpidezza),<br />
olfattive (franchezza, intensità e qualità), gustative<br />
(franchezza, intensità, persistenza, qualità) e retrolfattive,<br />
per concludere con un giu<strong>di</strong>zio complessivo<br />
fi nale. Non era concessa la minima <strong>di</strong>strazione, per<br />
non perdere il ritmo delle degustazioni. Io purtroppo,<br />
l’ho perso e, nel marasma, ho consegnato due schede<br />
(per fortuna non troppo <strong>di</strong>verse tra loro) su uno stesso<br />
vino. Sbagli che possono fare i debuttanti. La mia presidente<br />
– un’argentina – mi<br />
ha fatto notare l’errore, ho<br />
balbettato qualche giustifi -<br />
cazione e sono stato perdonato,<br />
più che altro perché, in<br />
fondo, non ero un assaggiatore<br />
professionista ma solo<br />
un intruso semianalfabeta<br />
in fatto <strong>di</strong> degustazioni. De-