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Novembre 2009 - Affari di Gola

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sari che hanno composto le sette commissioni provenienti<br />

da 20 Paesi, 59 le medaglie assegnate con molti<br />

vini arrivati ad un punteggio superiore ad 85 punti<br />

ma che non sono arrivati alla medaglia per la severità<br />

del regolamento che prevede il premio solo al 30%<br />

dei campioni partecipanti.<br />

Entrando più nel dettaglio, per la prima volta nella<br />

breve storia del Concorso, una Gran Medaglia d’oro<br />

premia il lavoro dei viticoltori del centro Italia,<br />

l’Abruzzo, mentre le 58 Medaglie d’oro <strong>di</strong>stribuite a<br />

ben tre<strong>di</strong>ci nazioni testimoniano l’internazionalità<br />

dell’evento.<br />

I sommelier del concorso<br />

vo confessare, da non esperto, un mio certo turbamento<br />

e imbarazzo ad esprimere valutazioni tanto<br />

complesse e accurate <strong>di</strong> vini su ciascuno dei quali<br />

al massimo avrei potuto <strong>di</strong>re: “Mi piace, non mi piace”.<br />

E invece - come mi hanno spiegato gli organizzatori<br />

della manifestazione - era proprio questo che<br />

si chiedeva al giornalista non assaggiatore professionale,<br />

ma solo semplice bevitore. Aggiungere cioè<br />

al giu<strong>di</strong>zio competente dei “professori della degustazione”<br />

anche una valutazione più terra terra, quasi<br />

a compensare e a bilanciare qualche tecnicismo <strong>di</strong><br />

troppo. “In fondo – hanno aggiunto alcuni produttori<br />

<strong>di</strong> vino – il giu<strong>di</strong>zio che più ci interessa è se il vino<br />

piace alla gente comune, al <strong>di</strong> là della valutazione<br />

tecnica degli esperti, comunque importante. Perché<br />

se è giu<strong>di</strong>cato piacevole dai consumatori abituali,<br />

il vino ha più possibilità <strong>di</strong> essere venduto”. Mi sono<br />

tranquillizzato. In ogni caso, per non sbagliare,<br />

mi sono tenuto alla larga dai giu<strong>di</strong>zi troppo estremi<br />

e poi, lo confesso, <strong>di</strong> tanto in tanto ho sbirciato<br />

le schede <strong>di</strong> un assaggiatore tedesco che mi sedeva<br />

non lontano e che aveva l’aria <strong>di</strong> saperla lunga, con<br />

il quale ho inoltre furtivamente scambiato – senza<br />

farmi vedere e sentire da nessuno dato che il regolamento<br />

lo vietava – alcune veloci opinioni sui vini in<br />

concorso. Ma, nonostante ciò, alla fi ne, mi è rimasto<br />

comunque l’atroce dubbio <strong>di</strong> avere osannato un vino<br />

<strong>di</strong>sprezzato dagli esperti. Ma forse è questo il bello<br />

dei concorsi internazionali.<br />

<strong>Affari</strong> <strong>di</strong> <strong>Gola</strong> novembre <strong>2009</strong><br />

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