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Tutto va veloce, per fortuna c’è<br />
la galleria dei bei ricor<strong>di</strong> gastronomici<br />
Stanno traffi cando, fuori dal mio uffi cio. Sono gli<br />
elettricisti per le luminarie natalizie.<br />
Da ormai tre settimane, appena entrato all’Esselunga<br />
col mio carrello sferragliante, al primo giro <strong>di</strong><br />
scaffali mi trovo in faccia i torroni e i panettoncini.<br />
Mentre Nicola, giovane ma già leggendario rappresentante<br />
<strong>di</strong> Majani, prende nota dell’or<strong>di</strong>ne per addolcire le<br />
festività in arrivo, mi scappa <strong>di</strong> considerare che, porca<br />
miseria, siamo arrivati un’altra volta tra le renne e le<br />
slitte senza accorgersene più <strong>di</strong> tanto. “Stai zitto - confi da<br />
Nicola - che sono in giro da un po’ per<br />
gli or<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> Pasqua!”<br />
Questa nostra frenesia <strong>di</strong> arrivare<br />
presto e <strong>di</strong> vivere un’esistenza da condannati<br />
alla velocità ci sta bruciando<br />
i giorni con un sarcasmo beffardo ed<br />
impressionante.<br />
Siccome questa è l’arrabbiatura, perdonerete<br />
se mi concederò una pausa<br />
<strong>di</strong> rifl essione, da riempire con i bei ricor<strong>di</strong> gastronomici<br />
<strong>di</strong> quest’anno che sta per fi nire e che ha portato una sequenza<br />
<strong>di</strong> dolori che un quarto sarebbero bastati.<br />
Pesco così, a caso, nel cesto dei miei ricor<strong>di</strong> e piazzo<br />
subito in classifi ca la Pastiera del mio amico Ezio<br />
Gritti (Osteria <strong>di</strong> Via Solata), prezioso dono pasquale<br />
riservato a pochi privilegiati. Beato, a proposito <strong>di</strong> privilegi,<br />
colui che mette le mani su un Panzerotto barese<br />
<strong>di</strong> mia zia Anna (fritto e ripieno <strong>di</strong> pomodoro e mozzarella):<br />
quest’anno è capitato <strong>di</strong> rado, ma c’è tutto il<br />
2010 per rifarsi.<br />
Una citazione per i Pesciolini marinati <strong>di</strong> Lorenza Sala<br />
(Il Frate <strong>di</strong> Urgnano), che mi ha viziato anche con i Ravioli<br />
<strong>di</strong> carne col sugo dello stracotto, l’Insalata <strong>di</strong> pesce<br />
spada, una buonissima Paella, un’in<strong>di</strong>menticabile<br />
Finocchiona e una tenerissima Fiorentina coi carciofi<br />
fritti (merito <strong>di</strong> un’escursione toscana <strong>di</strong> Mauro, maritopatron),<br />
oltre ai biscotti, alle meringhe e alle altre portate<br />
della cucina <strong>di</strong> un tempo, quella dei sapori schietti<br />
della nonna, chissà perché così <strong>di</strong>ffi cili, oggigiorno, ad<br />
essere ritrovati sulle nostre tavole.<br />
Reclama spazio Federico Veronesi, chef e gestore del Rifugio<br />
Fos-ce, su a Brentonico, ritiro estivo dell’Atalanta,<br />
del quale citerò il Risotto all’aglio orsino e il Filettino<br />
<strong>di</strong> maiale cotto nella senepe e speck, oltre all’ospitalità<br />
che fa <strong>di</strong> lui un in<strong>di</strong>rizzo da non perdere se si capita da<br />
quelle parti.<br />
PENNA ALL’ARRABBIATA<br />
<strong>di</strong> Pier Carlo Capozzi<br />
Così come, se vi doveste trovare nei <strong>di</strong>ntorni <strong>di</strong> Arezzo,<br />
non fatevi mancare un salto all’Osteria del Borro, a San<br />
Giustino Valdarno: in un borgo completamente ristrutturato<br />
brilla questo grazioso ristorante dove siamo stati<br />
accolti da un giovane staff molto in gamba. Anche qui<br />
bei momenti con Fiorentina e verdure grigliate, brin<strong>di</strong>si<br />
con Borro (merlot, cabernet sauvignon e syrah) e Lamelle<br />
(chardonnay) e il tenerissimo ricordo <strong>di</strong> Peggy che<br />
cenava con noi, felice per la sua vacanza toscana.<br />
Facile ricordare Stefano Arrigoni e l’Osteria della Bru-<br />
gghiera<br />
(Villa d’Almè) per le sue Pap-<br />
ppardelle<br />
al ragù d’anatra, per i Fritti<br />
( (toscano e <strong>di</strong> mare), per le Acciughe<br />
con c peperoni alla brace e pane toscano<br />
al pomodoro, per tante altre<br />
cose e per il nuovo Tortino <strong>di</strong> cioccolato<br />
al riso soffi ato.<br />
Impossibile <strong>di</strong>menticare Frosio (Paolo<br />
e Camillo, in Almè) e la loro, rispettivamente,<br />
cucina e cantina: Tortino <strong>di</strong> cipolle con<br />
tartufo nero <strong>di</strong> Bracca, le Frittelle <strong>di</strong> carciofi e burrata,<br />
gli Spaghetti con acciughe e briciole <strong>di</strong> pane, i Petti <strong>di</strong><br />
quaglia con purea <strong>di</strong> patate, l’Agnello da latte in manto<br />
<strong>di</strong> olive taggiasche e carciofi , tutto quello che propone<br />
Camillo nel bicchiere. E, parlando <strong>di</strong> Frosio, ecco anche<br />
la presidente Nilla e Luisa, su al Posta <strong>di</strong> Sant’Omobono:<br />
Nilla mi vizia e mi fa trovare gli Gnocchi. Anche Peggy<br />
andava via bene e tra le polpette val<strong>di</strong>magnine col sugo<br />
e le crocchette light non aveva dubbio alcuno sulla scelta.<br />
Due ricor<strong>di</strong> <strong>di</strong> Tagliata con le verdure: uno è <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritto<br />
per la Trattoria Visconti <strong>di</strong> Ambivere (Fiorella con Giorgio<br />
e il sempre più bravo Daniele) insieme alla mitica<br />
giar<strong>di</strong>niera <strong>di</strong> casa.<br />
L’altro, recentissimo, è per La Griglia, ristorante <strong>di</strong> Terranova<br />
dei Passerini, nel lo<strong>di</strong>giano: cioè come mangiare<br />
bene a prezzi così onesti da risultare imbarazzanti.<br />
Mi mancano le Foiade al ragù e il Fegato con le cipolle<br />
rosse <strong>di</strong> Beppe del Giubì <strong>di</strong> Almenno San Bartolomeo;<br />
la Zuppa <strong>di</strong> cipolle <strong>di</strong> Mario e i dolci <strong>di</strong> Giovanni del<br />
Collina, stessa località.<br />
Mi manca anche altra roba e, con la promessa che rime<strong>di</strong>erò<br />
se ho <strong>di</strong>menticato qualche ricordo, vi invito ad<br />
affrontare il prossimo periodo <strong>di</strong> festività con animo sereno<br />
e ricco <strong>di</strong> buone intenzioni. E con la voglia <strong>di</strong> <strong>di</strong>videre<br />
insieme momenti <strong>di</strong> gioia. Se mi avete mandato a<br />
quel paese, avete tutta la mia comprensione.<br />
<strong>Affari</strong> <strong>di</strong> <strong>Gola</strong> novembre <strong>2009</strong><br />
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