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Novembre 2009 - Affari di Gola

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L’Accademia<br />

del Pizzocchero <strong>di</strong> Teglio<br />

premia il ristorante<br />

“Al Faro” <strong>di</strong> Dalmine<br />

il secondo ristorante a livello<br />

È nazionale, dopo quello premiato<br />

a Roma, ad essere inserito nell’Albo<br />

dell’Accademia del Pizzocchero<br />

<strong>di</strong> Teglio, sodalizio nato otto anni fa<br />

per <strong>di</strong>fendere ed esaltare il piatto tipico<br />

valtellinese e che raggruppa i<br />

ristoranti tellini pala<strong>di</strong>ni della tra<strong>di</strong>zione.<br />

Un traguardo <strong>di</strong> cui Caterina<br />

Moraschinelli, originaria dell’ Aprica,<br />

e il marito nonché chef Celeste<br />

26<br />

DI FABRIZIO PIROLA<br />

Passera - insieme alla guida del ristornate<br />

“Al Faro” <strong>di</strong> Dalmine - vanno<br />

più che fi eri. E non potrebbe essere<br />

altrimenti viste le origini valtellinesi<br />

mai <strong>di</strong>menticate, anzi rilanciate<br />

nel locale aperto nel 2001 nella<br />

frazione Brembo (in via Bernareggi<br />

6) grazie ad una proposta gastronomica<br />

legata a doppio fi lo alla terra<br />

d’origine. Il menù classico a base <strong>di</strong><br />

pesce e specialità della cucina ber-<br />

gamasca (a mezzogiorno la proposta<br />

è modulata sui pranzi <strong>di</strong> lavoro e<br />

anche sulla pizzeria) la sera amplia<br />

il ventaglio <strong>di</strong> sapori sconfi nando<br />

volentieri in Valtellina, con in testa<br />

gli immancabili pizzoccheri presenti<br />

nel menù della casa sin dagli<br />

anni 70 quando all’Aprica fu avviata<br />

la prima attività <strong>di</strong> ristorazione. Sono<br />

preparati così a regola d’arte, nel<br />

solco della tra<strong>di</strong>zione, da aver attira-<br />

E il gioiellerie <strong>di</strong>venne ristoratore<br />

Marco Cornali, dell’omonima orefi ceria, ha aperto a Dalmine l’ “Osteria del Conte”. In cucina Fiorella Freschi<br />

<strong>Affari</strong> <strong>di</strong> <strong>Gola</strong> novembre <strong>2009</strong><br />

Il titolare lo <strong>di</strong>chiara simpaticamente: “Sì,<br />

mi sono fatto il ristorante sottocasa”.<br />

Considerazione assolutamente veritiera, visto<br />

che Marco Cornali (uno dei due titolari,<br />

l’altro è Tiziano Brembilla), abita al piano<br />

superiore del condominio dov’è ubicato il<br />

locale. Frutto, <strong>di</strong>ciamolo subito, <strong>di</strong> un’idea<br />

coraggiosa, visti i tempi, e che <strong>di</strong>mostra come<br />

in un certo tipo <strong>di</strong> proposta ancora qualcuno<br />

per fortuna intende investire. Il nuovo<br />

ristorante l’ “Osteria del Conte” è a Dalmine,<br />

in via J.F. Kennedy 18. Il nome Cornali nella<br />

nostra provincia è da sempre abbinato al<br />

mondo dell’orologeria e gioielleria, ma Marco<br />

non ha mai nascosto il suo interesse anche<br />

per i piaceri enogastronomici della tavola.<br />

“La buona cucina è sempre stata una<br />

mia passione - ci <strong>di</strong>ce - e quando mi si è presentata<br />

l’opportunità <strong>di</strong> rilevare una struttura<br />

vicina alla mia abitazione ho deciso <strong>di</strong><br />

entrare in questo nuovo mondo e ho costruito<br />

uno staff che ritengo professionalmente<br />

qualifi cato”. Il ristorante - realizzato dall’ar-<br />

Da sinistra Celeste Passera,<br />

la moglie Caterina Moraschinelli<br />

e i fi gli Alessandra e Luca<br />

chitetto Luigi Baroli in stile moderno ed elegante,<br />

con il bianco come colore predominante<br />

e dalle originali maniglie alle porte a<br />

forma <strong>di</strong> forchette - <strong>di</strong>spone <strong>di</strong> circa 50 posti<br />

spaziosi e como<strong>di</strong>. La tipologia <strong>di</strong> piatti presenti<br />

nel menù non concede certo spazio<br />

alla tendenza “molecolare e sperimentale”,<br />

ma come afferma Fiorella Freschi, che cura<br />

la cucina coa<strong>di</strong>uvata da Valentina Cortesi,<br />

affonda le ra<strong>di</strong>ci “nel nostro territorio, con i<br />

suoi prodotti, i suoi vini, le sue tipicità e la<br />

sua fedeltà alle ra<strong>di</strong>ci”. “Ho fatto una scelta<br />

<strong>di</strong> campo ben precisa - puntualizza Fiorella -<br />

puntando su una tipologia <strong>di</strong> carne, il fassone<br />

piemontese che recepiamo dalla prestigiosa<br />

macelleria Cazzamali <strong>di</strong> Romanengo<br />

(in provincia <strong>di</strong> Cremona), che mi permette<br />

<strong>di</strong> offrire ai nostri clienti il massimo dalla<br />

qualità, certifi cata e garantita all’origine”. Ed<br />

il fassone infatti è il vero protagonista della<br />

tavola, essendo presentato in molteplici<br />

varianti: dalla battuta al coltello alle tagliatelle<br />

al ragù <strong>di</strong> fassone fi no alle bistecche

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