Trimestrali In perdita i primi sei mesi 2009 di Richemont, che ha subito un calo nell’ebitda <strong>del</strong> 12,4%, a 23 milioni di euro rispetto ai 26,4 <strong>del</strong>la prima metà <strong>del</strong> 2008. In discesa anche il fatturato, che ha registrato 2,3 miliardi di euro, -15% rispetto al corrispondente periodo <strong>del</strong>l’anno precedente. <strong>Il</strong> Gruppo svizzero, che controlla diversi brand <strong>del</strong> lusso come Cartier, Monblanc e Van Cleef & Arpels, ha dovuto ridurre i segmenti merceologici da 5 a 4, <strong>in</strong> seguito ai risultati negativi <strong>del</strong>la semestrale. Infatti, <strong>in</strong> base agli International F<strong>in</strong>ance Report<strong>in</strong>g Standards, i marchi Alfred Dunhill, Lancel e altre realtà <strong>del</strong>la Burberry soffre, ma il fatturato registra un +6% Richemont calano fatturato ed ebitda nel semestre Cattive performance per i primi sei mesi 2009 di Burberry, che ha ottenuto un ebitda <strong>in</strong> calo <strong>del</strong>l’11%, con 18,5 milioni di euro rispetto ai 20,8 <strong>del</strong>la prima metà <strong>del</strong> 2008. In perdita anche l’utile, a -23,3% con 57,3 milioni sui 74,8 <strong>del</strong>l’anno precedente. Cresce <strong>in</strong>vece il fatturato <strong>del</strong> brand <strong>in</strong>glese, con un <strong>in</strong>cremento <strong>del</strong> 6% a 572 milioni rispetto ai 539 da gennaio a giugno 2008. A guidare il buon andamento è stata l’Europa, che ha contribuito con il 37% <strong>del</strong>le vendite, ovvero per 194,8 milioni di euro, esclusa però la Spagna che ha subito un calo <strong>del</strong> 30%. L’America, che <strong>in</strong> questi sei mesi ha adottato il mo<strong>del</strong>lo Sap, ha aumentato i ricavi <strong>del</strong>l’8% e l’area Asia-Pacifico <strong>del</strong> 13%, tra<strong>in</strong>ata da Corea e Hong Kong. pelletteria e degli accessori che fanno capo al colosso svizzero, sono dovuti rientrare sotto la voce “altro”, dato che i bilanci sono troppo bassi aff<strong>in</strong>ché possano mantenere una propria sezione. In territorio positivo i risultati nell’area Asia- Pacifico, che ha registrato un +6%, con 771 milioni di euro. <strong>Il</strong> maggior contributo è stato dato dalla C<strong>in</strong>a, che durante i sei mesi ha <strong>in</strong>ciso per il 32% sul turnover <strong>del</strong> gruppo. Male l’America, con un -35% <strong>in</strong> term<strong>in</strong>i di vendite, ma anche l’Europa, che è caduta <strong>del</strong> 21%, e il Giappone, a -9%. Polo Ralph Lauren, utile a +10,5% nel secondo quarter Cresce Polo Ralph Lauren nel secondo trimestre <strong>del</strong>l’anno fiscale 2010, che si è chiuso lo scorso settembre. L’utile ha <strong>in</strong>fatti totalizzato 178 milioni di dollari rispetto ai 161 <strong>del</strong> corrispondente esercizio 2009, con un +10,5%. “Siamo contenti <strong>del</strong> risultato raggiunto – ha affermato Roger Farah, presidente e coo <strong>del</strong>la company statunitense - e contiamo nei prossimi mesi di migliorare, <strong>in</strong>vestendo su nuove categorie di prodotto e sulla crescita dei mercati <strong>in</strong>ternazionali.” I ricavi <strong>del</strong> periodo sono pari a 1,4 miliardi di dollari, 4% <strong>in</strong> meno rispetto all’anno precedente. L’ebit si è attestato a 246 milioni su 243, subendo un lieve calo, -1,2%. Nel corso <strong>del</strong> secondo quarter il Gruppo ha aperto 5 store a <strong>in</strong>segna diretta e ne ha chiusi 2. Ad oggi, il marchio fondato dallo stilista statunitense nel 1967, conta 87 monomarca Ralph Lauren, 62 a <strong>in</strong>segna Club Monaco, 168 store Polo ed 11 negozi Rugby, tutti a gestione diretta. 20 10 dicembre 2009
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