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Il nuovo Eldorado del Made in Italy - Italpyme

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S<br />

SPECIALE CINA<br />

ALLA RICERCA DEL PARTNER<br />

In C<strong>in</strong>a si entra con shop <strong>in</strong> shop e corner nei department<br />

store oppure con boutique all’<strong>in</strong>terno dei mall.<br />

Per <strong>in</strong>trodursi con una certa competenza e fl essibilità,<br />

la via più seguita dalle imprese è la partnership con un<br />

operatore locale, liaison che consente anche di ridurre<br />

i costi di market entry. “Però non bisogna fare l’errore<br />

– <strong>in</strong>terviene Massimo Carraro – di scegliere un partner<br />

locale e poi non seguirlo. Si rischia altrimenti di<br />

non qualifi care la distribuzione, e qu<strong>in</strong>di non bisogna<br />

presc<strong>in</strong>dere da una forte presenza diretta <strong>del</strong>l’azienda.<br />

Noi contiamo 38 store nel Paese e abbiamo fondato<br />

nel 2007 una jo<strong>in</strong>t venture per la distribuzione<br />

<strong>del</strong> brand <strong>in</strong> C<strong>in</strong>a. Si chiama Morellato Shoaotai e il<br />

capitale è al 50% nostro e al 50% posseduto personalmente<br />

da Zhu Shuiq<strong>in</strong>g e da sua moglie Nadia Yi Li.<br />

Insieme abbiamo avviato il progetto retail. Ho capito –<br />

cont<strong>in</strong>ua – che bisogna evitare un altro errore, e cioè la<br />

presunzione di poter fare da soli pensando che i valori<br />

tipici <strong>del</strong>le nostre aziende possano essere trasferiti senza<br />

adattamenti. Al contrario, non basta essere marchi<br />

italiani per accreditarsi, bisogna prestare attenzione<br />

alla qualità <strong>del</strong> prodotto e alle richieste specifi che dei<br />

consumatori, che tra l’altro hanno fi tt<strong>in</strong>g diversi, ma<br />

anche gusti, cultura, tradizioni da rispettare”: Nel 2009<br />

il Gruppo Morellato & Sector si prefi gge il traguardo di<br />

4 milioni di euro <strong>in</strong> C<strong>in</strong>a, <strong>in</strong> forte crescita rispetto ai 3<br />

milioni <strong>del</strong>lo scorso anno, ancora comunque una quota<br />

esigua su un fatturato consolidato di 230 milioni.<br />

<strong>Il</strong> Gruppo Miroglio <strong>in</strong>vece ha avviato <strong>in</strong> C<strong>in</strong>a due<br />

attività: la prima è una jo<strong>in</strong>t venture paritetica con<br />

l’azienda c<strong>in</strong>ese di abbigliamento femm<strong>in</strong>ile Elegant<br />

52 10 dicembre 2009<br />

Giuseppe Miroglio e il<br />

negozio Elegant Prosper<br />

di Jiax<strong>in</strong>g<br />

Prosper. “L’abbiamo avviata nel 2004 – ci ha spiegato<br />

Giuseppe Miroglio - e a fi ne 2008 abbiamo raggiunto<br />

un fatturato di 70 milioni di euro a marchio Elegant<br />

Prosper, con tassi di crescita tra il 40% e il 50%. E’<br />

un’attività importante perché ci permette di sviluppare<br />

l’esperienza <strong>del</strong> mercato dall’<strong>in</strong>terno, cioè di fare<br />

i c<strong>in</strong>esi <strong>in</strong> C<strong>in</strong>a. L’azienda locale <strong>in</strong>oltre ha anche la<br />

licenza di produrre e distribuire Elena Mirò nel Paese,<br />

ma con un progetto ad hoc e vestibilità mirate per la<br />

corporatura orientale. La seconda attività, avviata nel<br />

2007, riguarda la distribuzione <strong>del</strong>la l<strong>in</strong>ea Motivi. Attualmente<br />

– cont<strong>in</strong>ua l’a.d. <strong>del</strong> Gruppo – <strong>in</strong> C<strong>in</strong>a abbiamo<br />

aperto 14 monomarca, ma vogliamo superare<br />

i 150 nei prossimi 5 anni. In questo caso si tratta di<br />

una gestione diretta, ma non posso nascondere che per<br />

farlo abbiamo sicuramente benefi ciato <strong>del</strong>l’esperienza<br />

precedente con la jo<strong>in</strong>t venture, che ci ha permesso di<br />

fare le scelte strategiche corrette nella gestione <strong>del</strong>la<br />

distribuzione Motivi. La Repubblica Popolare copre<br />

attualmente il 7,8% <strong>del</strong> giro d’affari, ma l’<strong>in</strong>tenzione a<br />

medio term<strong>in</strong>e è di farla diventare il nostro pr<strong>in</strong>cipale<br />

mercato, dopo l’Italia”.<br />

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