Samuel Johnson - Kindergarten und Schule in Südtirol

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parlo italiano … tedesco … tu parli una lingua strana perché?” “Anche nel paese di tua nonna parlano
così?”
Il primo incontro quindi era dedicato al conoscersi ed a suscitare la curiosità dei bambini. Quali erano i
temi degli altri incontri?
Negli incontri successivi abbiamo affrontato molteplici aspetti legati alla cultura del Senegal come il
canto, gli strumenti musicali, le fiabe, i racconti, la cucina … i bambini hanno imparato una danza e
una canzone tipica aiutati anche dai loro compagni senegalesi, che parlando nella loro lingua d’origine,
dopo un primo momento di imbarazzo hanno acquistato il ruolo di protagonisti.
Questo momento apparentemente poco significativo, ha invece rappresentato una vera concretizzazione
dell’intercultura in quanto siamo riusciti a far “vivere le diversità” anche attraverso i bambini
stessi.
Durante un altro incontro, il mediatore ha portato con se lo strumento tipico senegalese: lo djembé.
I bambini entusiasti hanno provato a suonarlo, diventando a loro volta i protagonisti attivi.
Accanto alla sfera musicale, abbiamo successivamente affrontato la tematica della comunicazione
raccontando e poi drammatizzando delle fiabe tipiche, prima sempre in lingua originale, poi in italiano
con l’aiuto di diverse immagini da mettere in sequenza.
Uno dei temi preferiti dai bambini è stato quello relativo agli animali, hanno imparato i loro nomi in
Wolof e li hanno rappresentati graficamente riproducendo con materiale di recupero l’animale che più
li aveva colpiti.
In un altro incontro il mediatore si è vestito con abiti tipici del suo paese, destando grande curiosità e
interesse. Alla fine del progetto è stata organizzata una festa del “Senegal”, alla quale hanno partecipato
anche i genitori, con canti, danze e cibi tipici.
Siete riusciti a raggiungere gli obiettivi prefissati? Quali punti critici deve affrontare chi organizza un
progetto interculturale di questa durata?
Molteplici e specifici sono stati gli obiettivi, mirati particolarmente alla conoscenza ed al rispetto delle
diversità di ognuno … Importante è stata un’attenta intenzionalità educativa tra scuola e mediatore
per la scelta del percorso, la circolarità delle informazioni e la collaborazione con le famiglie.