l'epidemiologia della salute mentale in toscana - Agenzia Regionale ...
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2. L’o s p e da l i z z a z i o n e per di s t u r b i ps i c h i c i<br />
Osserviamo, adesso, la suddivisione per fascia di età delle diverse patologie. Come<br />
prevedibile, i disturbi psico-organici <strong>in</strong>teressano soprattutto gli ultra70enni, con valori<br />
nettamente superiori a carico del genere femm<strong>in</strong>ile. Per le altre patologie dell’adulto,<br />
si conferma, <strong>in</strong>vece, la prevalenza maggiore nella fascia di età compresa fra i 30 ed i 59<br />
anni <strong>in</strong>dipendentemente dal tipo di diagnosi.<br />
Nonostante le modificazioni che abbiamo avuto modo di osservare, negli ultimi<br />
anni il ricovero per disturbi psichici ha visto una progressiva dim<strong>in</strong>uzione che risulta<br />
pr<strong>in</strong>cipalmente a carico dei reparti non specialistici (figura 2.2). Vediamo come si<br />
distribuiscono all’<strong>in</strong>terno delle diverse tipologie di reparto (tabella 2.3).<br />
I disturbi psico-organici (che ricordiamo sono prevalentemente di tipo senile)<br />
vengono ricoverati soprattutto nei reparti non specialistici, <strong>in</strong>dicando la necessità di<br />
<strong>in</strong>terventi sanitari non di tipo psichiatrico. Considerazioni simili possono essere fatte<br />
per il disturbo da sostanze che, <strong>in</strong> caso di ricovero, viene trattato <strong>in</strong> reparti di degenza<br />
specialistici come la tossicologia medica (nei contesti ospedalieri <strong>in</strong> cui è presente).<br />
In l<strong>in</strong>ea con quanto ci aspettavamo, la neuropsichiatria <strong>in</strong>fantile accoglie pazienti<br />
con disturbi che si manifestano <strong>in</strong> questa fascia di età e/o di natura psico-organica,<br />
come i ritardi mentali o altre patologie a forte componente organica; la neurologia<br />
tratta prevalentemente disturbi di natura organica; mentre la psichiatria accetta<br />
pazienti cronici affetti soprattutto da s<strong>in</strong>dromi psicotiche o da episodi acuti.<br />
L’appropriatezza, non solo del ricovero ospedaliero ma anche <strong>della</strong> scelta del reparto<br />
di cura, suggerisce un miglioramento nell’assistenza dei pazienti affetti da disturbi<br />
psichici che, essendo di varia natura, necessitano sempre più di trattamenti specifici.<br />
Oltre al reparto di degenza, l’altra variabile importante riguarda il regime di<br />
ricovero. Sicuramente, la costante riduzione dei tassi di ospedalizzazione, legata sia<br />
alle progressive modificazioni apportate al trattamento <strong>della</strong> <strong>salute</strong> <strong>mentale</strong>, sia alla<br />
necessità di ridurre le spese sanitarie, ha prodotto un <strong>in</strong>cremento nel trattamento<br />
<strong>in</strong> regime di day-hospital che dal 2002 al 2010 è aumentato di 9 punti percentuali<br />
passando dal 17,9% al 26,9%. Tra le patologie per le quali si ricorre <strong>in</strong> misura maggiore<br />
a questa tipologia di ricovero prevalgono i disturbi dell’<strong>in</strong>fanzia (85%; n=747), i<br />
disturbi psico-organici (32,5%; n=606) e i disturbi d’ansia (26,5%; n=475) (tabella<br />
2.4).<br />
Come ultima <strong>in</strong>formazione riguardante la modalità di ricovero, riportiamo alcuni<br />
dati sul ricorso ai Trattamenti sanitari obbligatori (TSO) che, nel corso degli anni,<br />
hanno subito anche <strong>in</strong> Toscana una forte dim<strong>in</strong>uzione, passando da n=552 del 2002<br />
a n=276 del 2010.<br />
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