5. Il distress psicologico dei giovani toscani: i risultati dello studio EDIT 2011 83 5.1 Premessa 85 5.2 I risultati dello studio EDIT 2011 87 5.3 Alcune considerazioni conclusive 90 6. Il personale impiegato e la spesa prevista per la <strong>salute</strong> <strong>mentale</strong> 91 6.1 Il personale dei Servizi di <strong>salute</strong> <strong>mentale</strong> 93 6.2 La spesa per la <strong>salute</strong> <strong>mentale</strong> 95
Il Documento <strong>in</strong> s<strong>in</strong>tesi Il presente Documento ha come scopo quello di riunire le pr<strong>in</strong>cipali <strong>in</strong>formazioni riguardanti la <strong>salute</strong> <strong>mentale</strong> <strong>in</strong> Toscana, al f<strong>in</strong>e di fornire un quadro d’<strong>in</strong>sieme non solo su quelle che sono le pr<strong>in</strong>cipali patologie presenti sul nostro territorio, ma anche sui trattamenti e sulle prestazioni erogate ai cittad<strong>in</strong>i. Nello specifico, il primo capitolo analizza gli accessi ai servizi dei Dipartimenti di <strong>salute</strong> <strong>mentale</strong> (DSM) fornendo una caratterizzazione degli utenti e delle pr<strong>in</strong>cipali modalità di presa <strong>in</strong> carico. Secondo i dati tratti dal Sistema <strong>in</strong>formativo regionale sulla <strong>salute</strong> <strong>mentale</strong> (SIRSM), nel 2010 risultano pazienti attivi 77.668 persone alle quali, nel corso dell’anno, è stata effettuata almeno una prestazione. 29.637 di questi, ovvero il 38,2%, risultano essere nuovi utenti, mostrando come, nella nostra Regione, i cittad<strong>in</strong>i facciano un uso maggiore dei Servizi territoriali rispetto ad altre Regioni italiane (Lazio, 34%; Lombardia, 17%). Per quanto riguarda le diagnosi, vengono presentate le pr<strong>in</strong>cipali patologie, suddivise <strong>in</strong> base alla fascia di età, da cui risulta affetta la popolazione prevalente. Come dato conclusivo, sempre per l’anno 2010, vengono riportate le prestazioni erogate, dalle quali emerge chiaramente che un gran numero di <strong>in</strong>terventi sono costituiti da visite di controllo (che per gli adulti costituiscono circa il 70%), mentre un valore simile viene ricoperto dalle riunioni di èquipe per quanto riguarda l’<strong>in</strong>fanzia-adolescenza (71,5%). Il secondo capitolo affronta il tema dei ricoveri ospedalieri. In questo caso, dopo una panoramica italiana, vengono presentati i dati relativi all’anno 2010 tratti dal flusso delle Schede di dimissione ospedaliera (SDO). Globalmente, <strong>in</strong> Toscana, l’andamento dei ricoveri presenta una tendenza alla dim<strong>in</strong>uzione <strong>in</strong> entrambi i generi mostrando, comunque, una ulteriore dim<strong>in</strong>uzione nel corso dell’ultimo anno soprattutto nel genere maschile. Al decrescere dei ricoveri si associa un aumento dei trattamenti <strong>in</strong> regime di day hospital che, dal 2002 ad oggi, sono aumentati di 9 punti percentuali (dal 17,9% del 2002 al 26,9% del 2010). Anche le patologie che portano al ricovero hanno subito un’importante variazione nel corso degli anni, mostrando una netta dim<strong>in</strong>uzione, nel genere maschile, dei ricoveri per disturbo schizofrenico che sembrano lasciare il posto al disturbo bipolare e ai disturbi d’ansia. Nel terzo capitolo viene trattato il tema dell’utilizzo dei farmaci antidepressivi. Come è noto, la Toscana detiene, a livello nazionale, il primato di maggior utilizzatrice, con un consumo di farmaci antidepressivi (espressi <strong>in</strong> Dosi def<strong>in</strong>ite giornaliere/1.000 ab.), per l’anno 2010, di 56,4 rispetto al valore medio nazionale che, per il 2009, risultava essere di 34,6. La prescrizione, da parte dei medici, di questi farmaci mostra una variabilità <strong>in</strong>tra-regionale che lascia supporre l’appartenenza, da parte di quest’ultimi, a scuole di pensiero diverse o all’utilizzo di protocolli terapeutici differenti. 7