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in seno all’opera schubertiana, a quella Sonata faci<strong>le</strong><br />

in do maggiore, K 545, per il Mozart, che dura<br />

solo nove minuti. Forse Schubert vol<strong>le</strong> ripartire<br />

da quel modello e scrivere una sonata senza tante<br />

ambizioni tecniche né musicali, accessibi<strong>le</strong> ai<br />

principianti. La prossimità di Mozart e di Haydn<br />

è sensibi<strong>le</strong> anche sul piano più esteriore: è l’unica<br />

sonata di Schubert che non sorpassa l’ambitus di<br />

cinque ottave fa1-fa5, tipico del<strong>le</strong> composizioni per<br />

pianoforte di Mozart e che Beethoven conservò<br />

fino all’Op. 31 compreso. Visto sotto quest’angolo,<br />

il prob<strong>le</strong>ma della tonalità potrebbe essere considerato<br />

in un altro modo: c’era solo quella tonalità di<br />

mi bemol<strong>le</strong> maggiore perché questo Fina<strong>le</strong>, come<br />

l’aveva concepito Schubert, potesse “entrare” senza<br />

difficoltà nella stesura del pianoforte viennese<br />

anteriore al 1800. Se si cerca a posteriori di trasportarlo<br />

per esempio in la bemol<strong>le</strong> maggiore, ciò<br />

implica di tagliare la parte superiore di certe linee<br />

melodiche o di sorpassare questa stesura di una<br />

quarta, andando fino al si bemol<strong>le</strong>3.<br />

Schubert è nato per la sonata. Come in Mozart<br />

o Beethoven, il matrimonio fra tema principa<strong>le</strong> e<br />

tema secondario all’interno di una stessa unità<br />

di misura forma in lui, come i principi maschi<strong>le</strong><br />

e femmini<strong>le</strong>, una coppia idea<strong>le</strong>. Se il primo tema<br />

è meditativo, contemplativo, il gruppo del secondo<br />

tema sarà danzante o brillante, “capriccioso”.<br />

Qui, con un primo tema attivo, accentuato ritmicamente,<br />

avremo un secondo tema calmo e<br />

cantabi<strong>le</strong>, che svolge regolarmente <strong>le</strong> sue crome.<br />

Fin dall’esposizione del primo movimento, del<strong>le</strong><br />

concatenazioni armoniche inusitate destano l’attenzione.<br />

Lo sviluppo che segue è semplicemente<br />

177 English Français Deutsch Italiano<br />

magistra<strong>le</strong>. Procede solo a partire da un “motivo<br />

di canto d’uccello” caratteristico che si era sentito<br />

proprio dopo il tema inizia<strong>le</strong>, al qua<strong>le</strong> porta una<br />

luce armonica continuamente rinnovata. Lo scivolare<br />

verso tonalità lontane si fa apparentemente<br />

senza sforzo, come in sogno: un segreto essenzia<strong>le</strong><br />

della creatività di Schubert. Una sonata apparentemente<br />

“mozartiana” come questa non è quindi<br />

affatto una prova d’ec<strong>le</strong>ttismo, ma rivela, fin dall’età<br />

giovani<strong>le</strong> di Schubert, l’indipendenza del genio.<br />

il punto nevralgico della sonata è tuttavia il<br />

secondo movimento, Andante ma senza <strong>le</strong>ntezza.<br />

All’inizio ci sembra di sentire due corni con <strong>le</strong> loro<br />

quinte tipiche: qualcosa di così familiare che<br />

possiamo crederci in una sinfonia di Haydn o di<br />

Mozart. Eppure l’invenzione è tutta schubertiana:<br />

i periodi sono irregolari, comp<strong>le</strong>tamente a-convenzionali.<br />

Fin dall’inizio, troviamo una frase di<br />

cinque misure, poi, dopo quattro misure, del<strong>le</strong> frasi<br />

di 5, 6, 7, e 9 misure, il tutto combinato con una<br />

scrittura armonica molto prolissa ma che ritrova<br />

sempre con una sicurezza infallibi<strong>le</strong> il tono principa<strong>le</strong><br />

di mi bemol<strong>le</strong> maggiore. Nella parte centra<strong>le</strong><br />

in minore, scoppia un piccolo tempora<strong>le</strong>. Si entra<br />

nei campi oscuri ed esaltati del sentimento, poi <strong>le</strong><br />

apparizioni finiscono col dissiparsi: dopo il ral<strong>le</strong>ntamento<br />

di un diminuendo, il tema inizia<strong>le</strong> torna<br />

nella sua serenità, ma questa volta un’ottava più<br />

bassa che all’inizio, incupito. L’esplosione appassionata<br />

del tempora<strong>le</strong> ha lasciato del<strong>le</strong> tracce. Poi<br />

la gioia serena s’impone a poco a poco, sebbene<br />

mescolata con un’ombra di nostalgia: un esempio<br />

di psicologia musica<strong>le</strong> come la s’incontra nei maggiori<br />

maestri. il significato poetico si sovrappone

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